Pola. Nuova luce per le antiche porte e la cinta muraria

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Pola. Nuova luce per le antiche  porte e la cinta muraria

Non s’illuminano d’immenso come nella “Mattina” di Ungaretti, ma si accendono discretamente con la complicità della notte offrendo agli occhi una visione inedita, splendida, un’immagine che il nucleo storico si meritava da tempo. Pola ha finalmente scoperto i vantaggi permanenti delle lampadine di nuova generazione. In uno dei tratti più suggestivi del centrocittà che va dai Giardini verso la Riva, un altro impianto di illuminazione si è messo al servizio delle mura antico-medievali, di Porta Ercole, di Porta Gemina, dell’imponente edificio del Museo archeologico rifatto a nuovo e soprattutto dei cittadini e visitatori che possono così riappropriarsi in sicurezza, anche nelle ore serali, di uno spazio urbano importante e prestigioso.

Valore storico e monumentale

L’intervento pienamente all’altezza del valore storico e monumentale della zona, passa per via Carrara e via San Giovanni regalando un’immagine artistica che esalta la bellezza finora spenta dei resti della storia conferendone l’impronta di una modernità rispettosa e non invasiva. Vedere, ovvero passeggiare, per credere nel miracolo compiuto dal nuovo impianto di illuminazione, che ha sostituito quello preesistente, ormai obsoleto, ripristinando i vecchi punti luce con corpi illuminanti a LED, ad alta resa cromatica e alta efficienza energetica. Artefice del progetto “Illuminotecnico “è l’impresa polese “Vintijan” che ha portato a frutto 1,4 milioni di kune assegnate dalla Città allo scopo di riqualificare una parte del nucleo urbano iscritto nel Registro dei beni culturali della Repubblica di Croazia, migliorandone la visibilità notturna. A parte l’installazione dei nuovi lampioni dotati di lanterne Led e il potenziamento dell’impianto, quello che rappresenta l’aspetto più eccellente sono i proiettori ad incasso, che riflettono fasci di luce da terra e rendono smagliante l’imponenza monumentale che si ha di fronte: i resti di storiche mura di difesa e le loro Porte, appena liberate dall’ultima sterpaglia che ne imbrattava la visuale.

La tecnologia Smart

La collocazione della tecnologia Smart in questi punti strategici era iniziata ancora lo scorso novembre per essere ultimata ora, in contemporanea con l’arrivo della stagione estivo-vacanziera. Tredici nuovi corpi illuminanti, alti 10 metri ciascuno, due dispositivi su pali da 12 metri e due applique su facciata hanno contribuito letteralmente a cambiare il volto di quest’angolo di città, potenziando a Pola la nuova cultura della luce. Quella che con differente modalità d’effetto coloristico, ha già conferito falsa potenza alle gru “disoccupate” di Scoglio Olivi. E c’è anche un altro aspetto vantaggioso della nostra rinnovata luce diventata chiave di racconto moderna per far risplendere e riportare in evidenza una storia millenaria che non tutte le città possono vantare. Il lavoro della “Vintijan” è stato eseguito di concerto con criteri innovativi e sostenibili. L’uso della luce Led ha fatto coniugare il risparmio energetico con la riqualificazione di spazi urbani, la sicurezza con la vivibilità di un’area che nello stesso tempo è veicolare e pedonale e che accomuna al patrimonio artistico anche il parco antistante in un percorso appartenente alla vita della comunità cittadina. D’ora in poi si avrà modo di detenere il telecontrollo dell’illuminazione, che permetterà di gestire le luci dell’impianto in maniera efficiente e sostenibile riducendo dabbene la spesa d’utenza.

Parte di un progetto più vasto

Quest’opera compiuta dopo costanti intralci, ricerche archeologiche e controlli della Sovrintendenza del patrimonio storico-monumentale, è parte integrante di un progetto “multiplo”. Nello stesso sono inseriti i lavori conclusivi di costruzione dell’ascensore che dai rifugi sotterranei farà salire al Castello; gli interventi finali che riguardano l’edificio museale e il suo circondario e l’appena avviata impresa di recupero e valorizzazione del Piccolo teatro romano. Non si possono ignorare nemmeno la ricostruzione della pavimentazione del parco vicino e il rifacimento del manto stradale davanti agli sbocchi di via Kandler e Castropola, in salita per via della Confraternita ragusea. Oltre che di luce c’è di che accendersi d’ottimismo.

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