Pola. La piscina appena inaugurata si sta sgretolando

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Pola. La piscina appena inaugurata si sta sgretolando

Sorpresa. L’impianto della piscina pubblica di Pola presenta i primi acciacchi. Lungi dal vedere spandere la vasca, o realizzato un progetto che non sia in grado di assicurare un’efficace omogenizzazione dell’acqua, oppure di assistere allo stand by delle pompe, alla cilecca degli impianti di filtrazione, di quelli del dosaggio e disinfezione. Nessuno si lamenta. In nemmeno un mese, tutto è filato liscio e la struttura adibita alla ricreazione acquatica è stata visitata da ben 11mila frequentatori, il che supera l’interesse dimostrato nei confronti della vicina pista di ghiaccio, che da piazza Re Tomislav ha fatto la gioia dei bimbi e giovani (adulti compresi) di Pola nel periodo delle vacanze invernali. Il problema è un altro. Ed è da classificarsi nella categoria degli imprevisti… tecnici. Sta di fatto che non rendono onore a chi ha commissionato la costruzione (la Città) come nemmeno a coloro che hanno lavorato alla stesura del progetto, alla successiva costruzione e al collaudo. Le pareti esterne dell’impianto dipinte in un intenso colore nero, come dettato dallo stile della più moderna architettura, risultano bell’e rigate da vernice bianca che cola abbondantemente dalla struttura del sottotetto. Le lacrime di pittura ben visibili sulla facciata stanno contrassegnando e ponendo la propria imbarazzante firma su quello che rappresenta il più costoso investimento pubblico del Municipio compiuto nel corso del 2018.

Oltre a tanto, a completare il quadro della difettosità contribuisce anche la scritta pubblica “Gradski bazeni Pula-Pola” che in parte è finita per staccarsi dall’edificio. Minimizza nel frattempo il direttore dell’ente municipale “Pula Sport”, Ivan Glušac, che ha commentato la faccenda asserendo che non si sono verificati danni materiali all’impianto e che alle tracce comparse all’esterno verrà posto rimedio nell’ambito dei regolari interventi di manutenzione e pulizia della struttura. La “colpa” del motivo zebrato, che si è dipinto sulla facciata, va attribuita al fenomeno chiamato condensazione. Le acque meteoriche vengono incanalate dalle grondaie verso il sistema di scolo urbano. Pur essendo collocate in posizione esterna all’edificio, le condizioni meteorologiche avrebbero influito sulla condensazione dell’aria, il che avrebbe provocato il conseguente sgocciolamento dell’acqua piovana lungo la tettoia e la facciata esterna della struttura edile. Gli addetti alla gestione dell’impianto assicurano che non si è verificato un problema di deflusso o cedimento del sistema di scolo. Si asserisce tra l’altro, che al momento della progettazione, gli esperti in materia si erano detti convinti che la condensazione sarebbe stata del tutto evitata, dal momento che si tratta della parte esterna del tetto. E pertanto non si è fatto in modo di applicare il sistema termoisolante a quello di scolo, cosa che non era stata preventivata nemmeno dal progetto. É andata a finire, invece, che l’umidità invernale ha compiuto la sua rea opera e dimostrato che gli esperti dell’ingegneria edile avrebbero dovuto ragionare con più prudenza e cognizione di causa. Quel che non è stato messo in conto di previsione, verrà inserito dopo, ragionando con il senno di poi.

Infatti, si annuncia la prossima collocazione di materiali termoisolanti, per evitare ulteriori chiaroscuri, lavori artistici ad opera della natura pluviale. E il rimedio, a danno fatto dovrebbe essere eseguito con effetto permanente. Almeno si spera. Quanto alla scritta distaccata, basterà intervenire con colla. Manovre o non manovre, la piscina ad uso collettivo continuerà ad accogliere il pubblico in vena di nuotare e socializzare dentro e attorno alla piscina. Un po’ come alle antiche terme (esistenti anche a Pola in via Kandler), che magari, rispetto a quelle moderne, avrebbero presentato una ben più solida struttura. Non resta che sperare che la durata dell’impianto polese riesca ad eguagliare il ventennale periodo previsto per la restituzione del mutuo (65 milioni di kune), attinto dalla Zagrebačka banka a titolo di costruzione della piscina con annessi e connessi.

 

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