La maggior parte dei 16mila pensionati di Pola, al pari degli altri in Croazia, potrebbe meritarsi un’elezione a ministri della finanza, per il solo fatto di riuscire a gestire la propria vita con 200-300-400 euro al mese. La sopravvivenza sarà anche più facile o meglio sopportabile per coloro che vivono in una casa di proprietà, che si coltivano l’orto (per campare di insalate minestroni), ammesso di poter accumulare l’acqua piovana nelle botti per irrigare, giacché quella di rubinetto costa quasi come il vino, conducono un’esistenza frugale, rinunciano a determinate cure dentali, mettono da parte l’orgoglio, accettano l’aiuto dei figli o enti sociali e hanno ancora la fortuna di non dover ingerire più prodotti farmaceutici (costosissimi, non sovvenzionati o mutuati), che cibo. Quanto al resto, praticamente tutto il resto, è disagio puro, povertà reale. Un malessere che l’organizzazione regionale e cittadina del Partito croato dei pensionati (HSU), cerca di contrastare alla bell’e meglio, in varie maniere e occasioni, senza lasciarsi scoraggiare dalla scarsa considerazione che la mentalità odierna riserva alla terza e quarta età e tentando di risalire la china grazie a una politica dei piccoli passi che spesso, per la categoria in parola, rappresentano comunque delle conquiste. Mentre l’estate cuoce mortificando le iniziative, il prossimo mese di settembre si prospetta più vivace e foriero di novità. Nulla di eccelso, ma sicuramente di considerevole per i pensionati di Pola. Al cospetto dei consiglieri cittadini arriverà la proposta di introdurre dei tesserini di riconoscimento per tutti i pensionati di Pola o meglio per tutti quei quiescenti che vorranno richiederlo per trarne dei benefici.
Agevolazioni per la categoria
La formazione politica che si batte a favore di un’esistenza più serena per la categoria, non è riuscita ad accaparrarsi l’ingresso nel Consiglio cittadino. In compenso, però, c’è l’ha fatta a ottenere udienza dal sindaco di Pola, Filip Zoričić, specificatamente dall’assessore alle Attività sociali i giovani e lo sport, Ivana Sokolov con la quale si sono avute decine di contatti e incontri di lavoro. A confermarcelo è la vicepresidente della formazione polese HSU, Vesna Petrović, diversi anni or sono anche vicesindaco di Pola e persona sempre attenta alle necessità dei cittadini più anziani e fragili. “Prima ancora di sbarcare in Consiglio con la nostra proposta, abbiamo ottenuto già disco verde dal vertice cittadino che è disposto a introdurre la prassi dell’utilizzo di tesserini, nei colori tradizionali verde-oro della Città, con cui i pensionati di Pola avranno modo di dimostrare il proprio status in maniera immediata a titolo di ottenimento di varie agevolazioni offerte e praticate da enti, istituzioni, negozi o fornitori di servizi pubblici. Per questo non vogliamo arrogarci alcun merito. Quanto da noi suggerito è ormai diventata a tutti gli effetti una misura adottata e sostenuta dalla Città e come tale andrà riconosciuta. Un principio di fondo che noi vogliamo vedere rispettato senza dubbi di sorta è quello per cui le agevolazioni – anche quelle concesse in rapporto alle entrate pensionistiche – non vanno rivolte sempre ed esclusivamente ai cittadini d’età superiore dei 65 anni, ma a tutti i pensionati, indistintamente e senza eccezioni. Un pensionato è semplicemente un pensionato, al di là dell’età. Nel caso di Pola ci sono persone che per motivi di salute, problemi di vario genere, fallimenti aziendali – vedi il caso di Scoglio Olivi e altro – hanno chiuso con l’attività lavorativa in modalità eccome anticipata…”.
Servizi sovvenzionati
In sostanza, il fatto di poter esibire i tesserini – che la Città si dovrebbe prendere l’incarico di stampare e distribuire a centinaia gratuitamente – vorrà tradursi nell’opportunità di ottenere direttamente e immediatamente qualche utile garantito: trasporto bus gratuito o sovvenzionato; spettacoli a ingresso libero o agevolato per il Cinema Valli e il Teatro Popolare Istriano; benefici per la frequenza della piscina pubblica e altro ancora concesso da diversi negozi. “Quello che vorremmo ottenere, quale valore aggiunto da parte della Città, è che la medesima si applichi per l’estensione delle facilitazioni e sostegni ai pensionati facendo leva pure su altri soggetti del settore pubblico e privato fino a inserire nel sistema delle facilitazioni anche il settore terapeutico-sanitario, i servizi d’assistenza e cura – ad esempio le terme – o piccoli aiuti attestanti la buona volontà, quali sconti minimi dai veterinari per i beniamini domestici che nel caso dei pensionati rappresentano un bisogno di compagnia e consolazione.
Case di riposo
I tesserini di riconoscimento, però, non saranno l’unica proposta che andrà presto al vaglio dei consiglieri. In allegato alla medesima ci sarà anche la misura relativa alla sovvenzione pubblica dei costi di sistemazione provvisoria in Casa di riposo che si rende più che spesso necessaria dopo determinate cure ospedaliere. Un traguardo già raggiunto, dopo che il Partito dei pensionati di Pola si era premurato di smuovere le acque, è anche quello dell’aumento della soglia delle entrate pensionistiche necessarie per ottenere la salita a bordo dei bus cittadini senza pagare il biglietto alla Pulapromet. Se a suo tempo il diritto era limitato soltanto ai quiescenti che percepivano meno di 199 euro al mese, ora il limite è quello di 332 euro di pensione. Stando a quanto rivelato da Vesna Petrović, la battaglia continua. “Provvederemo a espandere il diritto all’usufrutto del trasporto pubblico a tutta la categoria di pensionati. Per noi è un’idea già radicata e su cui si sta ragionando più al dettaglio e in termini concreti. Vogliamo tenere conto anche della popolazione scolastica che usa abbondantemente le corriere per fare la spola tra casa e scuola, e, pertanto se il numero dei pensionati viaggiatori gratuiti dovesse aumentare, si pensa a limitare loro il libero usufrutto soltanto in determinati orari di punta”. Tanto di riflessioni sono state già dirottate in direzione del Municipio. Attendere per vedere l’esito.
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