Pola. Il turismo viaggia col vento in poppa

Dall’inizio dell’anno alla prima decade di marzo il numero dei vacanzieri in città è salito del 36 p.c.

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Pola. Il turismo viaggia col vento in poppa
L’escursionismo è già protagonista nel porto di Pola. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

A Pola vigono il turismo e l’escursionismo in… cappotto. Sarà anche un fine inverno dalle temperature primaverili e al di sopra della media, tuttavia ciò non permette ancora di togliere gli indumenti pesanti nelle ore mattutine e crepuscolari. Lo sanno bene le innumerevoli comitive che circolano in questi giorni per la città e che salgono sui battelli del porto quando la Riva fa a malapena in tempo di liberarsi dai suoi banchi di nebbia e dell’umidità notturna. E, intanto, assieme ai valori termici, a superare la media ci sono anche le presenze turistiche. Sono già inconvenienti in vista per il cittadino semplice che non vive dell’industria dell’ospitalità? Se gli antichi traevano presagi dal numero degli uccelli in volo, allora Pola può lanciarsi liberamente in previsioni sullo svolgimento di eventi futuri, prendendo i dati sulle presenze turistiche relative ai primi mesi dell’anno quali veri segni premonitori. Sono preavvisi di una stagione di punta da turismo di massa per la gioia degli operatori del settore e la disperazione dei residenti? Prima di trovare risposta vediamo i dati esatti. Dall’inizio dell’anno al 12 marzo, Pola è stata visitata da 10.415 ospiti, un numero non eclatante, che non regge il paragone con le presenze che si registrano d’estate, però colpisce eccome il dato di fatto che rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, c’è un aumento, eccome incisivo, del 36 per cento. Risulta poi non trascurabile nemmeno il bilancio dei pernottamenti, superiore nella misura di un solido 26 per cento, parola della Pro loco cittadina, attualmente protagonista indiscussa dei preparativi per le attività di promozione turistica volte alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico, turistico e culturale locale.

Sanja Cinkopan Korotaj.
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

I turisti di casa
Dal suo indirizzo di Piazza Foro si comunica pure che a incidere maggiormente sugli anzidetti dati sono i turisti nazionali che hanno realizzato il 41 p.c. di arrivi in più, nonché quantificato una maggiorazione dei pernottamenti pari al 50 per cento. Hanno però inciso con un più visibile sbarco nella più grande città d’Istria, ospiti provenienti dalla Bosnia ed Erzegovina, quindi dalla Slovenia, dalla Serbia, dalla Germania e in parte anche dall’Italia. Ne ha giovato l’attività turistico ricettiva extra-alberghiera? Certamente. Il più grande numero di pernottamenti – 12.586 in tutto – è stato realizzato dagli affittacamere privati anche se si tratta di una riconferma del settore, ossia di un mantenimento dei medesimi risultati avuti nello stesso periodo invernale del 2023.
Al secondo posto in quanto a numero di giornate di permanenza ci stanno le strutture alberghiere che, comunque, stavolta hanno segnalato il 50 p.c. in più degli arrivi e il 64 p.c. in più dei pernottamenti. Seguono nella classifica dei prescelti quali strutture ricettive: gli ostelli, i bread and breakfast, gli appartamenti delle imprese e le sistemazioni non commerciali.

Prenotazioni in aumento
Torniamo al dubbio di prima. Sarà turismo di massa insostenibile? “ In base a questi dati no di certo”, asserisce la direttrice dell’ente turistico di soggiorno di Pola, Sanja Cinkopan Korotaj. “A mio avviso, il tempo bello e mite oltre ad ogni aspettativa ha contribuito al raggiungimento di questi buoni risultati. Quanto fornito sono cifre ancora molto piccole rispetto ai mesi turistici, quando si sogliono verificare 20mila arrivi in un solo giorno, battendo i risultati di un intero mese di gestione turistica invernale.
D’altra parte siamo molto soddisfatti di poter vedere incrementato il tasso di prenotazioni, sfruttate le nostre potenzialità turistiche nei mesi più freddi, di vederci in grado di coronare le aspettative e le esigenze dei potenziali ospiti nonché di intercettare e attirare turisti in virtù di una proposta destagionalizzazione turistica”.
Che cosa ci aspetta nel periodo a venire? Secondo la dirigente della Pro loco, una stagione vacanziera più anticipata rispetto a prima, dal momento che la festa di Pasqua cade già nell’ultimo giorno di marzo.
D’altronde, prendendo in considerazione il programma concertistico-culturale all’Arena, mai così ricco, e gli europei di calcio, regna la convinzione che l’estate farà fioccare gli affari e che tutti coloro che si occupano di accoglienza turistica e alberghiera possono indubbiamente godersi una piacevolissima aspettativa.

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