Pola. Il magico mondo della Biblioteca

I bambini della IVa dell’elementare italiana hanno fatto visita al rinnovato reparto per l’infanzia

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Pola. Il magico mondo della Biblioteca
Liana Diković spiega le regole su come ci si deve comportare nelle sale della Biblioteca. Foto: ArlettA Fonio Grubisa

“Wow che bello!”. Senza inchiestine di sorta, senza consultare l’opinione pubblica, senza esprimere giudizi lusinghieri dettati dalla convenienza e dalla buona educazione, bastano queste tre spontanee parole di meraviglia lasciate sfuggire dalla bocca di un ragazzino, allievo dell’elementare italiana Giuseppina Martinuzzi di Pola, per capire quant’è bello e gradito l’ambiente del Reparto dedicato alle letture dell’infanzia alla Biblioteca civica di Pola. Per un attimo, il silenzio cattedratico delle sale è stato interrotto, giungendo come un toccasana per un’istituzione che ha sofferto dei disastri dell’incendio capitato la scorsa estate e che è appena uscita quasi incolume dopo un grande progetto di recupero generale di libri e ambienti. Il salotto dei ragazzi è uno di quelli che ha visto un rinnovo generale, programmato esattamente come tale indipendentemente da quanto capitato, e, 24 allievi della IVa, guidata dalla capoclasse Anna Giugno, sono stati tra i primi ad accomodarsi in cima ai morbidi gradini imbottiti di questo soggiorno letterario. Quale luogo migliore per alimentare l’amore per lettura? Il medesimo può iniziare dalle storielle proposte dai genitori, da quella maestra/insegnante che ha saputo trasmettere la passione per i racconti e anche da una casa piena di libri come questa. Ad accompagnare gli alunni alla scoperta di questo spazio speciale che racchiude tanti volumi, requisiti e opportunità pensati proprio per i ragazzi (libri, musica, film, fumetti, videogiochi, angoli per sedere e gattonare, sale per leggere e studiare, postazioni per navigare), è stata Liana Diković, responsabile del Servizio bibliotecario centrale per le istituzioni della Comunità nazionale italiana.

Un libro muore se non viene letto
Dunque, ci si è affidati a una vera esperta, bibliotecaria di professione per compiere un percorso che si è posto l’obiettivo di scoprire il mondo della biblioteca e diffondere il valore della lettura non solo dentro, ma anche fuori dalla scuola, attraverso un laboratorio con temi connessi alla finalità principale. Tutto è incominciato da una frase incompiuta: “La biblioteca è…” che i ragazzini dovevano completare senza alcun timore di ricevere un brutto voto. Le frasi raccolte su foglietti introdotti in un cestello hanno espresso di tutto e di più di simpatico e di fantasioso. La Biblioteca è un posto magico, un luogo dove si legge, si sta in silenzio, si prestano libri, un paradiso di storie interessanti, un luogo dove ci si diverte e rilassa. E qualcuno l’ha anche sparata grossa scambiando l’ambiente per cartolibreria (è il luogo dove si comprano libri) o proclamato, in stile horror, che questo è il “cimitero dei libri”. Pronta la reazione poetica di Liana Diković nel dire che un libro realmente muore se non viene letto e nel raccontare il grande guaio capitato la scorsa estate che realmente avrebbe potuto generare un grande sepolcro per volumi. La lettura del libro di Anna Lavatelli, “Chi ha incendiato la biblioteca”, quella di via Canigatti a Milano ha quanto mai reso l’idea della vulnerabilità del patrimonio librario e della necessità di averne rispetto e cura. Il piccolo viaggio in Biblioteca si è concluso con una sbirciatina in tutti gli altri reparti, per capire che la Biblioteca è… davvero meravigliosa. Lo stesso programma di scoperta verrà riproposto domani (giovedì), per un’ulteriore sezione scolastica dell’italiana Martinuzzi.

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