Due buone notizie in un giorno solo, come i proverbiali due piccioni e la fava: a breve torneranno transitabili due importanti arterie stradali: la regionale Pola-Fasana e via Altura sul pendio di Monvidal. Nel primo caso la scadenza è fissata al primo maggio. Parola dell’Ente strade della Regione istriana che gestisce il cantiere. Il primo maggio dunque, giorno di festa, tra l’altro, la Pola-Fasana sarà riaperta alla circolazione benché con l’ausilio di segnaletica provvisoria, come aggiungono le autorità municipali. Il cantiere è stato aperto lo scorso autunno per potenziare le reti fognarie e idriche, nell’ambito del progetto Agglomerazione Pola-Nord, generosamente sostenuto dall’Unione europea. A questo punto gli abitanti di Valbandon, Fasana, Peroi e Barbariga che fanno i pendolari dalle rispettive località a Pola per ragioni di lavoro e studio, possono tirare un sospiro di sollievo: tra pochi giorni finiranno anche le deviazioni di percorso, le rotte alternative, le code agli incroci e tutti gli altri disagi dovuti ai cantieri che si sono moltiplicati ultimamente tra Montegrande e Valbandon.

Per quanto attiene a via Altura, bisognerà attendere ancora un paio di settimane perché la consegna del cantiere e la riapertura della strada al traffico avrà luogo soltanto il 10 maggio. In via Altura si scava, si ripara e si costruisce da otto mesi suonati, con notevole ritardo rispetto alla scadenza fissata dal contratto d’appalto. Inizialmente il termine ultimo per la fine dei lavori era stato fissato al 15 marzo ma ecco che si arriverà a metà maggio, come si è sentito dire “causa maltempo e imprevisti”, giustificazioni dell’appaltatore che i due committenti (la Città di Pola e la società idrica Vodovod) hanno preso per valide. Quindi l’apertura slitta di due mesi ma sempre in tempo per l’alta stagione. Si ricordi che in via Altura sono stati ricostruiti o sostituiti 600 metri di carreggiata e marciapiedi da piazza Zlatić all’incrocio con le vie dei Giapidi e Giorgio Diacono, le reti di drenaggio urbano (acque nere e meteoriche), i cavi elettrici e ottici, l’illuminazione stradale. Il valore dell’opera è di 1,4 milioni di euro, di cui 844.700 a carico della società idrica Vodovod Pula-Labin che copre le spese del potenziamento delle reti idrico-fognarie.