Pola, entrata nord: investimento per il futuro

Parte tra breve l’intervento chiave per la viabilità verso la città. Lavori, stimati a 18,5 milioni di euro. Il progetto prevede rotatorie, cavalcavia, sottopassaggi e quattro corsie dalla tangenziale a Montegrande

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Pola, entrata nord: investimento per il futuro
Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Con la firma del contratto d’appalto tra l’ente committente (Hrvatske ceste), la Città di Pola e le aziende di servizi pubblici, oggi, lunedì 14 ottobre, nell’aula consiliare, è iniziato il conto alla rovescia per la maggiore opera stradale polese dopo i due raccordi autostradali (Pola-Stanzia Pelicetti e Stanzia Pellicetti-Pomer), tra l’altro organicamente collegate: tra non più di due settimane inizierà la ricostruzione con allargamento a due corsie per direzione di marcia (quattro in tutto) della tangenziale nord e l’ultimo tratto della Pola-Dignano, appena superato Montegrande. L’ente nazionale strade ha bisogno di un anno e mezzo per portare a termine il progetto, ma Pola ha bisogno delle sue strade integre e carrabili per l’arrivo dei turisti, e quindi si andrà avanti per due anni suonati, con due arresti dei lavori in corrispondenza delle due estati 2025 e 2026.

Due anni sono tanti per 1,4 chilometri di strada, ma sono tante e complesse anche le nuove opere stradali: oltre alla carreggiata, i marciapiedi e le piste ciclabili, il costruttore GP Krk dovrà edificare un’isola rotazionale in sostituzione dell’attuale incrocio con via Trieste, un secondo cavalcavia per la strada costiera e la ferrovia (Tivoli), un’altra rotatoria per il raccordo di Vallelunga e infine un sottopassaggio a Montegrande.

Foto pula.hr

Infrastrutture… più in là

Montegrande è e resterà il nodo nevralgico della Pola-Dignano, ma con queste due modifiche di rilievo, appunto: la rotatoria della Pola-Fasana si sposterà di una cinquantina di metri in là per non avvicinarsi troppo alla scuola elementare, e l’attuale incrocio con le vie Cherso e Padul scenderà a un livello inferiore come sottopassaggio stradale rispetto alla D-75 allargata. Questa soluzione aprirà la via all’integrazione delle due zone abitate di Montegrande (Padul e Tivoli), ora divise da una strada veloce che ha bisogno di crescere ulteriormente per assorbire le automobili dell’anello polese e dei turisti. Oltre a tutto, l’ente energetico nazionale HEP andrà a potenziare la sua rete per le località in via di sviluppo a settentrione di Pola (Santa Caterina, Monumenti, Vallelunga e Idroscalo) e lo stesso vale per le aziende controllate o partecipate dalla Città di Pola per l’acqua, la rete fognaria e il gas naturale. Naturalmente, la Città di Pola farà da tramite, da coordinatore di enti e appaltatori, seguirà lo stato di avanzamento delle opere e vigilerà sulla viabilità urbana per evitare paralisi di circolazione e ridurre i tempi di transito al minimo necessario. La complessità, la complementarietà e la contemporaneità delle opere è un fattore d’intralcio, bisogna dirlo, ma per questo sono state predisposte vie di comunicazione alternative, tra cui un bypass sterrato a fare da scorciatoia tra Montegrande e la zona industriale di Siana.

Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Questo, in estrema sintesi, il quadro delle opere stradali e infrastrutturali da cantierare a giorni. Non stupisce, dunque, il tono solenne della firma del contratto d’appalto alla presenza del Ministro del Mare, traffico e infrastrutture, Oleg Butković, del presidente della Regione istriana, Boris Miletić, del sindaco di Pola, Filip Zoričić, di Željana Šikić e Alen Leverić per l’ente strade (Hrvatske ceste), Zvonko Liović (HEP, Elektroistra), Roberto Drandić (Plinara), Edo Krajcar (Vodovod) e Sanjin Purić (GP Krk). A Pola il ministro Butkovic ha dichiarato che le istanze degli enti locali e regionali nei confronti del suo ministero sono sempre più pressanti, perché lo sono le esigenze del traffico e dei trasporti di merci e passeggeri, ma ritiene che nonostante tutto “Pola e l’Istria hanno motivo di essere realmente soddisfatte delle opere infrastrutturali realizzate sul loro territorio”, a cominciare dalla nuova galleria del traforo del Monte Maggiore, agli interventi che stanno per partire in questi giorni. Ma le cortesie del governo centrale verso l’Istria non sembrano fermarsi a questo punto: “Faremo in modo di allungare l’Ipsilon da Gimino ad Albona per farne una X” e completare la rete stradale istriana senza difetti di fabbricazione, ha aggiunto il ministro.
“Con la firma del contratto – ha detto Željana Šikić – apriamo una nuova fase di sviluppo dell’infrastruttura stradale in ques’area. Il progetto è uno dei più importanti in termini di aumento dei flussi e di sicurezza nel traffico, in primo luogo in ambiti di migrazioni quotidiane. Si vuole, inoltre, diminuire gli ingorghi, elevate l’efficienza di transito e creare condizioni ottimali per chi si muove su questo tragitto. Il contratto ha un valore di 18,5 milioni di euro IVA esclusa. Siamo certi della serietà dei soggetti inclusi e nel rispetto dei termini, oltre che nella qualità dei lavori. Questo non è un investimento nell’infrastruttura ma è un investimento nel futuro”.

Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Il sindaco Zoričić ha commentato la “strage di cipressi” sulla Pola-Fasana, anche se in questo caso il cantiere è di competenza della Regione: “Bisognerebbe ricordare quanti giovani sono morti su quella strada negli ultimi decenni anche per via di quegli alberi. La progettazione delle strade chiede questi sacrifici. Ricordatevi che all’epoca della sua costruzione si viaggiava a bordo di automobiline come le Seicento e le Zastava, mentre oggi le automobili sono aumentate di volume e le strade devono stare al passo con i tempi. La Pola-Fasana allargata avrà marciapiedi, ciclopiste e un nuovo filare di alberi. In ogni caso, quella carreggiata doveva essere allargata”, ha concluso il sindaco.
Boris Miletić ha detto di aver atteso questo giorno dal 2007 e che oggi è un uomo doppiamente felice, sia come presidente della Regione, ma anche come cittadino di Pola. “Due anni possono sembrare davvero troppi, ma ne varranno la pena perché i problemi nel traffico sono tali che esigono una soluzione che duri”, ha concluso.

In mattinata, il ministro ha visionato i lavori sulla statale DC 44 a Pinguente e quelli all’area di stazionamento all’aeroporto polese.

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