Pola. Dolcevita, 8 facciate a nuovo

A Palazzo municipale è stato sottoscritto il contratto di compartecipazione finanziaria per il rinnovo degli edifici di vecchia data in stato di deterioramento. Alcuni si trovano raso carreggiate o all’angolo dei più movimentati incroci del centro cittadino

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Pola. Dolcevita, 8 facciate a nuovo
La casa da recuperare nella storica Castropola. Foto: Giuliano Libanore

Sono in tutto 8 le nuove facciate di altrettanti caseggiati del centro che la Città intende recuperare con proprio sforzo derivante dalla programmazione Dolcevita e a detta del sindaco Filip Zoričić e degli amministratori di condominio, nonché dell’investitore che ieri hanno sottoscritto il contratto di compartecipazione finanziaria, le cose starebbero volgendo al meglio al punto da veder progredire il piano di salvezza per case, cornicioni, finestre e porte come mai fatto prima. Tante sono state le espressioni di (auto)compiacimento e soddisfazione al momento della sottoscrizione ufficiale dei documenti contrattuali che hanno visto protagonisti al tavolo del cerimoniale il primo cittadino, quindi Goran Pereša direttore della Castrum 97 s.r.l., Klaudio Ferlin in rappresentanza della Stambeni inženjering, Suzana Stanković direttrice dell’Eurostyle s.r.l. ed Eduard Cinkopan dell’Eki inženjering s.r.l. cui si è associata Mirjana Berečić Hall in qualità di investitore privato. Tutti pronti ad avviare imprese di lifting salvavita dagli scrostamenti e dall’inarrestabile processo di lenta decadenza urbana.

Klaudio Ferlin, Goran Pereša, Suzana Stanković, Filip Zoričić, Eduard Cinkopan e Mirjana Berečić Hall.
Foto: Arletta Fonio Grubiša

Spese non indifferenti
Gli inquilini di 8 palazzine e condomini, disponibili a compiere lo sforzo di partecipare alle spese per un’azione congiunta assieme alla Città, hanno premiato la collaborazione instauratasi tra residenti responsabili e amministratori che continuano a intraprendere iniziative, stabilire accordi, fornire risposte e delucidazioni in merito ai dettagli sulle modalità d’adesione e alla dinamica d’attuazione dei recuperi spesso costosissimi ed esigenti, data l’età degli edifici d’epoca italiana e austro-ungarica. Una bacchettata, ieri, da parte degli amministratori nei confronti dei cittadini di Pola che non si danno da fare per ristrutturare le proprie case trattate alla pari di bimbi trascurati. Dunque, oltre al danno costituito dall’impossibilità di innumerevoli polesi (anziani soprattutto), di investire in maxi interventi edilizi in centro e città vecchia, anche la beffa del colpevolizzare la mancata partecipazione a un programma che comunque richiede un’inclusione finanziaria privata altrocché pesante. Il sindaco da parte sua ha voluto porre in evidenza la complessità del processo di ristrutturazione architettonico-urbana che realmente finisce frenato e anche completamente bloccato da numerose circostanze aggravanti: i costi estremi, spesso dettati dall’Ufficio ministeriale di sovrintendenza dei beni architettonico-culturali con sede a Pola, le difficoltà di reperire le maestranze edili per le opere più esigenti o affacciate verso strade molto trafficate, gli stop al settore edile imposti giocoforza dalla stagione turistica. È per tale motivo che regna la contentezza di poter far decollare altre otto imprese di rinnovo oltre alle cinque già avviate nel corso dell’anno fiscale 2023.

Rinascita alle porte
La rinascita è alle porte per gli edifici di via Rakovac 6 e 17, Krmpotić 10, Jeretov 9, Kamenjak 2, Castropola 1, Epulo 14 e Flanatica 31. Non è una lista di grattaceli né di grossi condomini, ma di palazzine di vecchia data dabbene scrostate, di cui molte raso carreggiate o all’angolo di incroci tra i più movimentati del centro. Tra queste anche la “signora” villa di via Kamenjak 2, che verrà ricostruita da capitale privato nel rispetto dei dettami stilistico-architettonici dell’epoca d’appartenenza. Una presentazione blitz in formato power point ha, intanto, permesso di esibire i risultati avuti finora dalle ultime programmazioni Dolcevita. Vedi gli “abiti nuovi” in via Tartini 6, Motika 21, Dobrich 26 e Castropola 41 che costituiscono degli esempi di recuperi andati in porto al punto da spiccare tra altre facciate storiche in condizioni di degrado e mancata valorizzazione. In definitiva, il recupero del nucleo storico di Pola viene ritenuto un processo talmente complicato, che per proseguire richiederà anche in futuro la preziosa pecunia, tempo, energie e tutta la più buona collaborazione tra proprietari, amministratori di condominio, uffici cittadini e sovrintendenti al patrimonio storico culturale.

Risparmio energetico
Il sindaco di Pola ha approfittato dell’occasione di ieri per dare pubblicità anche al programma cittadino di partecipazione finanziaria alle spese e agli investimenti nel campo del risparmio energetico, rinnovando l’invito ai cittadini di concorrere per l’assegnazione di contributi pro acquisto elettrodomestici a basso consumo e allestimento dei sistemi fotovoltaici nei propri domicili.

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