
Si sono presi la rivincita i consiglieri della maggioranza (SDP e HDZ) contro la piattaforma “Možemo!” che in tre anni ha trasformato l’arena politica in una diatriba permanente intorno alla costruzione dell’albergo a Valcane. Inevitabile questa piccola soddisfazione alla 37esima sessione del Consiglio municipale di Pola, la prima dopo la sentenza della Corte amministrativa suprema e il parere della Facoltà di Giurisprudenza, che hanno confermato, ciascuna nel proprio ambito di competenza, la legalità dell’investimento e l’”innocenza” della Città di Pola, entrambe duramente contestate sia in piazza che in aula. Igor Belas (SDP) è stato molto chiaro nel prendersi la rivalsa, anche a nome del sindaco, ieri assente per impegni personali inderogabili: “La sentenza del Tribunale amministrativo contro l’Iniziativa civica per il Lungomare era l’unica che ci si potesse aspettare e l’unica possibile. Non voglio puntare il dito contro gli ispiratori della crociata ma spero che provino almeno un po’ di vergogna e che in futuro facciano politica in maniera più costruttiva. Inoltre vorrei congratularmi con i dipendenti pubblici che sono stati umiliati per avere fatto il proprio lavoro e non hanno avuto nemmeno la possibilità di difendersi, e col sindaco, che se non altro ha potuto controbattere. A questo punto bisogna chiedersi se siamo o non siamo una città credibile nei confronti dei committenti che chiedono di investire capitali a Pola, perché ostacolare un’opera di queste proporzioni in questa fase di avanzamento non è la migliore delle credenziali” ha detto Belas.
Preoccupazione per gli attivisti
Sean Soldatić (HDZ) gli ha fatto eco e rincarato la dose evitando i mezzi termini: “A proposito delle denunce dell’Iniziativa per il Lungomare, ora respinte, vedo che ora il mandante politico della manovra, la piattaforma “Možemo!”, si lava le mani e cerca di prendere le distanze dall’esecutore, al punto che comincio a preoccuparmi seriamente per gli attivisti dell’Iniziativa che non hanno i mezzi per pagare le spese legali, mentre la Piattaforma non pensa di dovere loro almeno la copertura dei danni. Insomma, quello che sto cercando di chiedere al sindaco è di aiutare i nostri concittadini visto che il mandante se la sta svignando”. La chiamata in causa, Dušica Radojčić non ha preso parte alla disputa. Ne ha preso le difese il collega Noel Mirković accusando Soldatić di seminare bugie e vetriolo, ma dalle file della maggioranza si è sentito dire che “non vi sono bugie in una sentenza di Tribunale, anche se non gli va a genio”.
Una base militare francese a Pola?
Effettivamente dopo il parere della Facoltà di giurisprudenza e il verdetto della Corte amministrativa, “Možemo!” ha improvvisamente mollato la presa (su Valcane) per entrare in conflitto con l’azienda dei parcheggi Pula Parking. Anche ieri Mirković ha infierito contro Branislav Bojanić in difesa della collega Radojčić, chiedendo quante sono state le denunce per diffamazione del direttore e quanti i soldi pubblici spesi a questo titolo dal 2021 in qua. In assenza di Bojanić, il sostituto Dubravko Kolec ha dichiarato che la risposta sarebbe stata recapitata al consigliere in forma scritta appena possibile. È noto infatti che Bojanić ha citato in tribunale Radojčić per diffamazione e che il sindaco gli abbia dato ragione. Frattanto, Radojčić, Mirković e Ana Fonović della formazione politica rosso-verde hanno ampliato il ventaglio degli argomenti da proporre (o rinfacciare) all’esecutivo avendo perso il perno del Lungomare: Radojčić ha scoperto che l’aeroporto militare di Pola è destinato a diventare una base militare francese e pertanto chiede al sindaco se ne sia al corrente e che cosa propone di fare in proposito, giacché “turismo e aeronautica militare non possono assolutamente convivere condividendo lo stesso spazio ridotto e fin troppo affollato”. La sua interpellanza – ha detto – andrà anche in Parlamento perché la questione è troppo importante per lasciarla cadere. Mirković e Fonović si sono invece soffermati su alcuni punti nevralgici della viabilità polese dove gli incidenti stradali cominciano a moltiplicarsi in maniera preoccupante (vie Palisa e Mardegani) o sono poveri di illuminazione stradale (via Castropola). Tra gli altri argomenti affrontati durante l’ora delle interpellanze le opere stradali (Pola-Fasana, Pola-Dignano e via Flavia), i risultati del lavoro della Sorveglianza municipale durante la stagione di punta (anche in riferimento al problema di Valsaline), la puzza che si sprigiona in estate dai contenitori seminterrati per i rifiuti e la qualità dell’acqua, che secondo il consigliere Siniša Gordić è satura di calcare. Il direttore della società idrica Vodovod Edo Krajcar gli ha risposto che l’acqua polese soddisfa tutti i requisiti igienico-sanitari della potabilità mentre la presenza di calcare è una proprietà naturale da cui non è possibile prescindere.
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