Pola. Con l’ascensore la città su un palmo della mano

La messa in funzione dell’elevatore che collegherà via Carrara con il Colle castello è ormai questione di giorni

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Pola. Con l’ascensore la città su un palmo della mano

Ormai è questione di giorni. L’ascensore costruito per il collegamento in verticale tra i sotterranei (Zerostrasse), il Museo archeologico e il Castello veneziano (Museo di storia e marineria), è sul punto di accogliere i primi visitatori. L’opera è compiuta, manca solo l’agibilità, ma è proprio questione di giorni. La sua utilità è indiscutibile. Uno dei “buchi neri” del centro storico polese, con questa triplice opera di recupero (Museo archeologico, Teatro romano e ascensore), uscirà finalmente allo scoperto dopo che per decenni è stato uno dei covi preferiti dai tossicodipendenti in centro, al fianco del vecchio ospedale in via Zagabria e di altri relitti edili (Mehanika, Porer, ecc) in attesa di recupero.

 

A detta della direzione del Museo storico, l’ascensore funzionerà un po’ come una navetta tra la città “bassa” e quella “alta”, e precisamente tra via Carrara e la sommità del Castello veneziano, con vista e sosta sulla stazione intermedia: quella del Piccolo Teatro Romano, per cui l’ascensore è non solo turistico, ma anche panoramico. Le “corse” sono previste in due direzioni oppure una sola, a scelta. Si potrà salire al piano superiore (Museo storico) al costo di 20 kune e poi scegliere di scendere a piedi, oppure di acquistare il biglietto di andata e ritorno al costo di 40 kune. Vero è che l’ascensore risparmierà una fatica non indifferente ai turisti che con le massime tendenti ai 35 gradi Celsius visitano Pola, ma è anche vero che il biglietto d’andata e ritorno preclude al visitatore curioso il piacere di scoprire le salite lastricate e una passeggiata tutto sommato gradevole attraverso via Castropola che sale e scende la china del colle a chiocciola. Ma l’importante è avere sul piatto la facoltà di scelta. E poi, i turisti anziani e tutti quelli che si spostano in sedia a rotelle oppure presentano altre difficoltà motorie, avranno finalmente una ragione in più per non trascurare una delle zone di Pola più ricche di storia e reperti archeologici.

Un ascensore a tre livelli con vista sul Teatro romano nella stazione intermedia

Indubbiamente d’ora in avanti i due punti focali degli itinerari turistici polesi (Arena e Foro) avranno una stazione intermedia da cui non sarà più possibile prescindere: quella, appunto, del ristrutturato Museo archeologico, del Teatro romano col suo circondario in via di recupero e della sommità del Castello veneziano da cui sarà possibile godere l’illusione di avere “la città su un palmo della mano”. Con l’ascensore panoramico in attesa d’apertura al pubblico sta volgendo al termine il progetto europeo “Il sistema difensivo polese quale nuovo prodotto turistico-culturale” che vale 23,2 milioni di kune. Se ne sono fatti carico la Città di Pola con i due Musei coinvolti e la Pro loco. L’ultima sua tappa da realizzare rimane quella del 2022 che riguarda un’esposizione permanente sulle fortificazioni austriache e altre attività promozionali. Gran parte dei mezzi utilizzati a questo fine proviene dal Programma operativo Coesione e concorrenza 2014-2020 con finalità specifica la valorizzazione del patrimonio monumentale e l’incentivazione dell’impiego per la popolazione locale. Inutile dire che con la ristrutturazione del Museo archeologico e della sua anticamera in via Carrara (la messa in rilievo di Porta Gemina e della cinta muraria), il centrocittà e il suo colle centrale cominciano a guadagnare un aspetto affatto diverso e quindi migliori prospettive per attirare in città un pubblico di vacanzieri più esigente e più sofisticato. Va da sé che anche i polesi ne sapranno trarre vantaggio per sè.

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