Pola, capitale dello skate

Dopo quello nel parcheggio del Centro sociale Rojc un altro parco per gli amanti di questa disciplina è stato allestito nell’area dell’ex Idroscalo. L’opera è venuta a costare 1,7 milioni di kune e s’inserisce ottimamente in un paesaggio con vista sulle Isole Brioni

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Pola, capitale dello skate

Pola ama lo skateboarding, non è una novità. Né l’amministrazione municipale si lascia implorare per creare nuovi spazi urbani idonei alla pratica di questo tipo di svago. Le notizie per gli appassionati sono sempre più belle. L’ultima è stata l’apertura di un nuovo skate park all’ex Idroscalo tra Stignano e Valbandon, sul confine amministrativo tra la Città di Pola e il Comune di Fasana. L’idroscalo è quel genere d’investimento brownfield che ridisegna completamente l’immagine di un’area e opera un taglio netto nella morfologia e nella destinazione d’uso d’una determinata porzione di territorio. Nel giro di un paio d’anni, infatti, da rudere industrial-militare del Novecento, negli anni Dieci e Venti del nuovo secolo la fascia costiera tra Puntisella e Valbandon ha preso ad assumere forme molto docili e accoglienti in funzione dell’ospitalità, dello svago e del tempo libero (anche in previsione della costruzione di nuovi alberghi e villaggi turistici ai piedi di Stignano). L’ultimo degli investimenti che l’amministrazione cittadina polese ha promosso in questo luogo è per l’appunto quello dello skate park, il secondo sul territorio urbano dopo quello allestito nel cortile esterno del Centro sociale Rojc. La pista si estende su un’area di 580 metri quadrati grazie a un investimento dell’ordine di 1,7 milioni di kune. Certamente non si tratta di spiccioli e naturalmente gli skater esultano.

 

Migrazione verso Stignano

I due circoli di Pola e Fasana guardano con soddisfazione l’opera che è valsa loro una seconda casa. Lo skateboarder polese Nino Fanuko ci dice: “La pista dell’idroscalo è più piccola del nostro skate park nel Centro sociale di circa 200 metri quadrati, ma è comunque stata realizzata molto bene ed è un valido apporto allo sport in quanto tale. Ora è difficile dire quale delle due sia migliore: c’è stata una migrazione dei soci verso Stignano, ma non è detto che poi non rientrino. Ogni novità attira, ma poi l’interesse torna a distribuirsi secondo altre logiche, diverse da quelle della novità. Il nostro skate park al Rojc ha già più di cinque anni ed è meglio articolato, ma l’Idroscalo ha altri vantaggi: la spiaggia, il mare, la natura. Per me vanno bene entrambi e va benissimo averne due piuttosto che uno solo. Quanti sono gli skateboarder a Pola? Difficile a dirsi. Direi dai 70 in su, ma ci sono ragazzi che preferiscono restare in disparte, ciascuno nei rispettivi quartieri urbani: saranno timidi, chissà. Ultimamente ci sono anche molte ragazzine che cominciano a praticare lo skate. Tuttavia non si fanno trovare al Rojc quando ci siamo non più grandi”.

Più piccolo e “piatto” rispetto alla struttura del Rojc, ma piace lo stesso

Anche in bici e monopattino

Interessante: lo skateboarding comincia a tingersi di rosa, seppure timidamente. Nell’immaginario collettivo lo skater tipo è un uomo giovane dalla fisionomia e dal vestire “urban”, tra i 20 e i 30 anni. Ma la definizione sfugge di mano. Nikola Racan del circolo di skateboarding “August Šenoa” di Fasana ci dice che la pista all’Idroscalo è frequentata anche dai ragazzini e dalle ragazzine che indossano pattini a rotelle o in linea, vanno in bici e in monopattino. Ogni mezzo va bene purché si rispetti i diritti degli altri a usare i propri. Quella di Racan è un’associazione nata allo scopo di promuovere lo sport in Istria e l’Istria come culla di questo sport in Europa, ma finora non è riuscita a convincere il Comune a dotare Fasana di un campo di skateboarding. In compenso ne hanno avuto uno in regalo da Pola, al vicino Idroscalo e in cambio hanno dato una mano nella progettazione e nella costruzione del parco. Oggi sono soddisfatti. In mancanza di una pista sul territorio di Fasana frequentano entrambe le strutture di Pola e non si lamentano.

Nel centro sociale le acrobazie sono sempre più spettacolari

Una location eccezionale

”L’idroscalo è una location eccezionale – ci dice Racan –. La sua sistemazione tra due località, col mare davanti, la vista sulle Brioni, la spiaggia, le pinete circostanti, eccetera, è semplicemente magnifica e ora anche questo skate park è un ulteriore vantaggio per tutta la zona. Ben venga. Anzi, ce ne fossero di più, sarebbe ancora meglio”. Resta un sogno senza seguito invece la costruzione di uno skate park sul territorio del Comune di Fasana. Stando a Racan, sono più di 7 anni che i soci stanno cercando di convincere l’amministrazione comunale a darsi una mossa, ma senza riscontro. Inizialmente era stato proposto un lotto vicino al campeggio Bi Village, poi un altro accanto al nuovo supermercato “Plodine”, ma il sindaco Korać non si è deciso di passare dalle parole ai fatti. Eppure gioverebbe anche al turismo, ai campeggi, agli alberghi, agli affittacamere privati. Chissà, forse dopo aver visto Pola fare uno sforzo di questo genere all’Idroscalo, anche Fasana potrebbe decidersi a seguire l’esempio.

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