Pola. Al Castello con l’ascensore

«Il sistema di fortificazione quale prodotto turistico culturale». Questo il nome dell’iniziativa che vede coinvolti anche la Città e il Ministero dello Sviluppo regionale. I lavori dovrebbero venire ultimati entro il mese di aprile dell’anno prossimo

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Pola. Al Castello con l’ascensore

Qualcosa si muove dopo tutto. Tre mesi di paralisi della vita pubblica hanno fatto il loro danno, certo, ma alcune attività progettate con la proverbiale disciplina germanica per avere i finanziamenti europei, sono arrivate troppo lontano nei preparativi per lasciare che si perdesse e si sacrificasse tutto. Ricapitolando, lo scorso 30 gennaio la Città di Pola aveva stipulato un contratto col Ministero dello Sviluppo regionale e con la Direzione centrale di coordinamento e contrattazione dei programmi europei (SAFU) per il progetto del “Sistema di fortificazione quale prodotto turistico culturale”. In base a questo contratto, a Pola spettano esattamente 9 milioni di kune su 23,3 milioni, quanto vale il progetto complessivamente. In tre mesi di paralisi generale della vita pubblica, la realizzazione è rimasta bloccata, ma siccome i soldi ci sono, e le politiche europee hanno un loro corso indipendente (preferenziale) rispetto a quelle locali, ora è possibile riprenderlo dal punto in cui tutto era rimasto in sospeso. Pertanto tra le ordinanze emesse dal sindaco il mese scorso (tutte in varia misura aventi a che fare con l’emergenza Covid), si trova anche quella poco attesa della nomina dei membri del Team progettistico incaricato di vigilare sull’andamento dei lavori e della spesa. Ne faranno parte per decisione del sindaco, Lorena Dropulić, Tatjana Kancelar e Marina Sabanagić a nome della Città di Pola, Marinela Kolić dell’Ente municipale al turismo e Graciano Kešac, direttore del Museo di storia e marineria che finora ha avuto il massimo dei finanziamenti a suo favore (opera di recupero del Castello veneziano).

Tunnel da ristrutturare e dotare di impianti e infrastrutture. Foto Dusko Marusic/PIXSELL

La prossima delle attività previste è una delle più costose e più attraenti dell’intero progetto. Si tratta della costruzione di un ascensore turistico (panoramico) che collegherà i rifugi antiaerei del Colle Castello (Zero Strasse), con la sommità del colle medesimo e il suo Castello veneziano che domina la pianta a raggiera del centro storico. L’opera è stata suddivisa in due parti programmatiche distinte che contemplano, la prima, il recupero dei tunnel sotterranei, che saranno dotati di impianti elettrici, luci, sistema di drenaggio delle acque meteoriche, wi-fi, sistema di idranti, sistema d’allarme antincendio, sistema antifurto e sistema computerizzato di gestione delle visite (entrate e uscite, biglietti ecc). La seconda fase del progetto riguarderà appunto la costruzione dell’ascensore turistico dalla portata di 12 persone, con tre fermate corrispondenti ad altrettanti livelli di altitudine: la parte bassa (Zero Strasse), la parte sotterranea intermedia e la parte alta ovvero il punto d’arrivo nel Castello veneziano.

Una visione grafica del futuro ascensore panoramico a tre livelli

Il ruolino di marcia prevede un corso delle attività dall’aprile 2020 all’aprile del 2021, per cui la finale del progetto dovrà coincidere con la messa in funzione dell’ascensore panoramico. Oltre all’ascensore, il programma include anche l’allestimento di mostre permanenti e presentazioni multimediali delle fortezze e delle batterie del sistema di fortificazione polese, delle strutture e delle navi del porto militare austroungarico, entro la fine del 2022.

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