Peroi. Addio al bagolaro di 354 anni

Il tronco dell’albero era affetto da marciume che con il passare dei tempo si è esteso anche ai rami

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Peroi. Addio al bagolaro di 354 anni
Ciò che resta del maestoso albero. Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

Non resta che un ceppo, come monumento alla memoria del plurisecolare bagolaro o spaccasassi della piazza centrale di Peroi, abbattuto giorni fa. Un albero che non esiste più, arrivato a “fine ciclo”, come si legge sulla pagina Facebook “Vodnjan-Dignano: Grad prica – Città da raccontare”, i cui amministratori sostengono che la spettacolare pianta sia stata abbattuta per motivi di sicurezza. “Per il vecchio spaccasassi non c’era più nulla dare”, comunicano i responsabili della pagina Facebook gestita dall’amministrazione cittadina in collaborazione con l’Ente per il turismo del Dignanese. Gli addetti ai lavori fanno poi sapere che il tronco del vecchio bagolaro era affetto da marciume, che con il passare del tempo si è esteso anche ai rami, provocandone il distacco dal fusto. Inoltre, la pianta presentava numerose grosse ferite causate proprio dalla rottura e il distacco dei rami dal fusto. Sia come sia, il plurisecolare bagolaro, punto d’incontro particolarmente amato dagli abitanti di Peori, non c’è più. Come ricordano gli amministratori della pagina Facebook, lo spaccasassi aveva 354 anni circa. Questo significa che a piantarlo furono i primi immigrati montenegrini, giunti per la prima volta a Peroi nel lontano 1657.
Il grosso tronco dell’albero che era stato un punto di riferimento per la località e i supi abitanti, una volta tagliato è stato consegnato alla Società dei Montenegrini “Peroj 1657”, la cui idea è utilizzare il legno per creare piccoli manufatti da donare a ogni singola famiglia autoctona della località quale simbolo di comunità e unione.

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