
Quattro anni fa Sanja Radolović, candidato del Partito socialdemocratico non era riuscita a conquistare un posto nel ballottaggio per il ruolo di sindaco. In questa tornata di elezioni l’SDP insieme all’alleato SU punta su Peđa Grbin che in questa intervista non nasconde il suo ottimismo.
Il suo percorso politico è un po’ insolito. È stato il leader del Partito Socialdemocratico, ricopre il ruolo di vicepresidente del parlamento e soltanto ora è entrato nell’arena politica della città nella quale è nato. Quando ha deciso e cosa l’ha spinto a candidarti?
A dire il vero già prima ero consigliere e membro dell’Esecutivo cittadino. In quel periodo mi sono occupato intensamente di come risolvere i problemi quotidiani che gli abitanti della nostra città incontrano a due passi da casa. È proprio questo che mi ha spinto a candidarmi: il desiderio di migliorare Pola. Perché con il sindaco attuale Filip Zoričić al timone, la nostra città è in stallo da quattro anni.
Nelle ultime elezioni per il ruolo di sindaco, il rappresentante del suo partito si era fermato al primo turno senza raggiungere il ballottaggio. Come cambiare l’umore degli elettori in vista di queste elezioni?
È già cambiato. Ogni giorno che parlo con la gente, sento il sostegno non solo per me stesso, ma anche per la mia collega Sanja Radolović, la futura presidente della Regione istriana. Abbiamo programmi concreti, abbiamo le conoscenze, il desiderio e la volontà di affrontare i problemi che affliggono i nostri concittadini e la gente lo ha riconosciuto.
Il vostro programma elettorale è molto ambizioso. Ha annunciato ad esempio asili gratuiti… Come è possibile farlo senza tagliare altre voci di Bilancio?
Soltanto nel 2023 il Bilancio della città ha registrato un surplus di 5 milioni di euro. Questo surplus del 2023 è sufficiente per garantire asili gratuiti a Pola, soggiorni prolungati gratuiti nelle scuole elementari e rimane a disposizione ancora un milione e mezzo di euro per altri programmi. Dopotutto Pola non sarà la prima città ad avere asili gratuiti: lo hanno anche Umago o Sisak, il cui bilancio pro capite è inferiore a quello di Pola. Quindi è fattibile, soltanto che l’attuale sindaco non ha avuto la volontà o le conoscenze per farlo.
Se verrà eletto, quale sarà la prima decisione che cercherà di mettere in pratica?
Prepareremo subito tutto il necessario per assicurare gli asili gratuiti. Inoltre, lavoreremo per introdurre 1.000 ore di parcheggio gratuito per i residenti a Pola e garantire il trasporto pubblico gratuito a tutti i pensionati.
È difficile aspettarsi che un’unica opzione politica possa ottenere la maggioranza nel Consiglio comunale. Quali sono le opzioni politiche o le liste a cui chiederebbe il sostegno se eletto?
Ne parleremo quando vedremo chi altri oltre a noi varcherà la soglia.
Il porticciolo Delfin, il Centro di gestione dei rifiuti di Castion, il cementificio Calucem, la mancanza di parcheggi, gli ingorghi stradali sono solo alcuni dei problemi urgenti che attendono la prossima amministrazione cittadina. Come risolverli?
Per quel che riguarda Castion, in collaborazione con la Regione, vanno costrette le altre città in Istria a fare ciò che finora non sono riuscite a fare. Per quanto riguarda la paventata costruzione in zona Delfin, prima di tutto dobbiamo scoprire quanto ci costerebbe annullare il contratto, perché questa performance dell’ultimo minuto di Zoričić è stata un palese esempio di populismo, senza alcuna reale intenzione di ottenere alcun risultato. Aveva quattro anni per prendere una decisione concreta. Disponiamo già di numerose soluzioni pronte per il parcheggio e la viabilità. Da quattro anni esiste una concessione edilizia per un altro parcheggio dietro alla sede della Croatia Osiguranje, con 100 posti auto, su terreni comunali, ma né il governo cittadino precedente né quello attuale hanno concretizzato l’investimento. Ridurremo inoltre la congestione, ad esempio ricostruendo alcuni incroci e continuando ad ampliare la tangenziale. E abbiamo già presentato una soluzione concreta per sistemare una rotatoria vicino al City Mall o all’incrocio con via dell’Arsenale vicino all’edificio delle Poste. E infine il cementificio: un problema particolarmente importante per me, perché sono cresciuto a Stoia, ne sentivo sia il rumore e che i malodori. La legge sulla tutela dell’aria fornisce a Pola i meccanismi per combattere autonomamente questo tipo di inquinamento e ho intenzione di utilizzarli. Per il momento, la risposta è telegrafica, in breve, perché non abbiamo spazio per dilungarci.
Pola si è trasformata in una città di commercio e servizi. I vecchi mestieri stanno scomparendo, la produzione è ai minimi storici. È possibile correggere queste tendenze? Se sì, come?
Sarò breve e chiaro. Serve una nuova zona imprenditoriale. Abbiamo individuato il luogo in via dei Partigiani che è previsto pure dal Piano urbanistico generale, il terreno è di proprietà statale, quindi pubblico. Possiamo procedere rapidamente con l’implementazione e lo faremo.
Secondo lei, il livello dei diritti della Comunità nazionale italiana raggiunto è soddisfacente o può essere migliorato?
A questa domanda vorrei la risposta della Comunità degli Italiani di Pola. Non sta a me rispondere: il mio compito è ascoltare e risolvere ovvero migliorare tutto ciò che va migliorato. E lo farò in collaborazione con la Comunità degli Italiani di Pola.
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