Una scuola all’aria aperta, senza banchi e senza aule, completamente circondata dal verde delle pinete e dall’azzurro delle acque cristalline di Stoia, Valcane e del Lungomare: la Scuola Media Superiore Italiana “Dante Alighieri” è anche questo. Almeno per un giorno all’anno. Un giorno di maggio, per la precisione. Ogni anno, in questo periodo, la “Dante” festeggia infatti la sua Giornata con attività originali e divertenti, ma allo stesso tempo edificanti e istruttive. E così è stato anche quest’anno. Questa mattina, venerd+ 2 maggio anziché tra i banchi di scuola, alunni e docenti si sono incontrati davanti all’entrata dello stabilimento balneare di Stoia. Non per una lezione, ma per una tranquilla passeggiata in riva al mare. Da Stoia, i ragazzi e tutti i loro professori si sono incamminati in direzione di Valdefora, Valcane e il Lungomare. Insieme a loro c’era, ovviamente, anche Debora Radolović, preside della SMSI, che raggiunta l’insenatura di Valcane ha spiegato perché la “Dante” festeggia la sua Giornata proprio a maggio e perché lo stabilimento di Stoia è stato scelto quale punto di partenza dell’apprezzatissima escursione. “Abbiamo scelto il bagno di Stoia poiché punto di ritrovo estivo di moltissimi polesani fin dai primi anni del secolo scorso”, ha ricordato la responsabile. Ha quindi proseguito ricordando che questo mese, in tutta Europa, si celebra la vittoria sul fascismo e il nazifascismo. “Vittoria – continua la preside – che segna l’inizio di una nuova era per Pola”. La fine della guerra e la sconfitta del nazifascismo segnano anche un altro inizio. “Nel maggio del 1947 nasce il nostro istituto”, ricorda la direttrice, aggiungendo che l’odierna “Dante” nasce non come scuola, ma come istituto commerciale, tra l’altro con un solo corso integrativo. Il resto è storia. Una storia che Debora Radolović ricorda essere caratterizzata da un lungo percorso e tanti trasferimenti di sede in sede.

Tornando agli inizi della Scuola Media Superiore Italiana, la preside ha raccontato ai ragazzi che a quel tempo Pola era diversa da com’è oggi. “Era distrutta dai bombardamenti”, ha detto, aggiungendo che proprio tra Valdefora e Valcane si trovava un enorme impianti di macellazione, anch’esso raso al suolo dalle bombe.

L’uscita di oggi è stata un’ottima occasione per festeggiare non soltanto la Giornata della scuola, ma anche l’eccellente risultato di un suo studente: Stefano Stocco, alunni della IVa (Liceo generale) reduce dal secondo posto alle Competizioni nazionali di matematica. Un secondo posto accolto con dagli applausi di tutti suoi compagni di classi e da tutti gli altri alunni della “Dante”. “Un risultato fantastico che dimostra l’eccellenza e l’impegno dei nostri allievi”, ha commentato la preside, che ha quindi lasciato il doveroso e meritato spazio a Stefano e alla sua mentore, la docente di matematica Tea Šumberac. “Dopo quattro anno sono riuscito a salire sul podio. Sono felicissimo del risultato e orgoglioso di avere rappresentato la mia scuola. A queste gare non si vedono spesso alunni delle istituzioni scolastiche delle minoranze”. Così Stefano Stocco, che ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente la sua mentore. “Seppur giovane è preparatissima, oltre che bravissima nell’insegnare la matematica e nel mettere tanta passione per il suo lavoro. Non è facile trovare persone e insegnanti così”, ha spiegato Stefano, aggiungendo di essersi preparato per il Campionato lavorando, ovviamente insieme alla sua mentore, sul materiale e sui test delle competizioni precedenti. Per quanto riguarda il futuro, Stefano dice di voler proseguire gli studi e iscrivere un corso di laurea in Matematica o in Scienze matematiche. Spera presso l’Università di Trieste. È d’obbligo ricordare che Stefano Stocco è stato ammesso al Campionato nazionale di matematica grazie al primo posto conquistato alle gare scolastiche cittadine (a punteggio pieno) e al secondo conquistato invece alle competizioni regionali.
“È stato un piacere lavorare con Stefano e seguire il suo percorso e i suoi progressi. Ha sempre mostrato tanta capacità e tanta voglia di fare e di imparare”, è invece il commento della docente Tea Šumberac.