Ospedale In arrivo attrezzature per 23 milioni di kune

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Ospedale In arrivo attrezzature per 23 milioni di kune

Non sarà la cura per tutti gli acciacchi di cui soffre l’Ospedale di Pola, ma un’attrezzatura del valore cumulativo di 22,7 milioni di kune, contribuisce certamente a contenere il clima di sfiducia nella presente e futura efficacia del sistema sanitario polese. I reparti che troveranno posto nelle nuove strutture in fase finale di costruzione, oltre a conoscere una totale riorganizzazione del lavoro e una ridistribuzione dei ruoli di responsabilità come capireparto vedranno l’allestimento di diverse moderne attrezzature, previo nullaosta del Ministero della Sanità obbligatorio per ciascuna fornitura che superi le 750mila kune di valore. Il visto statale e pure regionale è intanto stato apposto per una prima importante ordinazione: il mammografo digitale, sistema che rappresenta la punta di diamante per questo tipo di analisi diagnostica, con qualità d’immagine abbinata a un’ergonomia e facilità d’uso eccellenti. Inoltre, la gamma completa di accessori offrirà il massimo della versatilità, sia per lo screening, sia per la mammografia diagnostica. Assicurando l’alta qualità dell’ordinazione, il vertice ospedaliero, con in testa la direttrice Irena Hrstić comunica che l’investimento, in detto caso, sarà pari a 1,7 milioni di kune (IVA compresa), assegnati dai fondi di decentramento per la sanità, mentre il Consiglio d’amministrazione ospedaliero ha già compiuto la propria scelta, incaricando l’impresa Finera di Zagabria per la fornitura della sofisticata apparecchiatura.

Seimila esami all’anno

Adesso che la prospettiva per la prevenzione medica tende a migliorare, ecco che diventa più facile rivelare gli infiniti difetti dei sistemi che andranno in disuso: il mammografo esistente ha decisamente fatto il suo tempo. Si ricorderà che un anno fa, i guasti si erano perpetuati per alcuni mesi, facendo dirottare le pazienti in direzione delle istituzioni sanitarie di Rovigno e di Fiume. Nulla di strano quando, come rivelato ufficialmente, si compiono 6.000 esami all’anno. Come tutte le macchine, anche il tradizionale mammografo è soggetto a usura ed è finito per trasformarsi in uno strumento obsoleto. A parte il fatto che il medesimo è ormai vecchio e superato dalle evoluzioni tecnologiche, si ammette che la frequenza dei guasti ha anche ridotto la capacità di precisione diagnostica. Da parte degli addetti alla fornitura vi è pure la garanzia che il nuovo mammografo che garatisce la nuova tecnica per ottenere una valutazione più precisa, più sicura e affidabile, ridurrà notevolmente la quantità di radiazione necessaria per l’esame medico. Il valore aggiuntivo dell’apparecchiatura consisterà in una più precisa campionatura del tessuto mammellare e ghiandolare sospetto, con presenza di ombre, opacità, margini irregolari o masse anomale, permettendo di agire già nelle prime fasi di sviluppo delle malattie maligne. L’ospedale di Pola, con alla mano tutte le sottoscrizioni indispensabili per procedere, ha già provveduto alla firma del contratto di fornitura con la succitata ditta zagabrese e il termine di consegna dello strumento è di 60 giorni dalla stipulazione contrattuale. Benché possano sembrare irreali, le previsioni del vertice sanitario polese sono quelle di poter mettere tutto in funzione entro l’inizio del mese di settembre.

Anestesiologia e chirurgia

Si trova in una fase di ordinazione meno avanzata, invece, quanto di specialistico e costosissimo necessario per i reparti di anestesiologia e chirurgia. Mentre dal Ministero competente devono ancora apporre il visto alla concessione per l’acquisto, la Regione istriana ha dato disco verde alla fornitura e all’allestimento di sistemi e lampade chirurgiche, nonché di monitoraggio dei pazienti sottoposti ad anestesia con montaggio a soffitto, come pure di strutture integrative del complesso operatorio. Per una commissione così complessa, l’Ospedale ha scelto la filiale zagabrese dell’impresa Olympus Czech Group, che ha formulato la propria offerta per 19,9 milioni di kune (IVA compresa), introducendo nel pacchetto dell’offerta anche il montaggio e la successiva manutenzione. Il contratto non dovrebbe farsi attendere, in quanto la firma ministeriale sarebbe una questione di pochi giorni. Tempo 90 giorni per effettuare la consegna con la condizione che i lavori edili siano completamente ultimati. Si rende noto che con quest’investimento derivante dai fondi di credito per la costruzione e l’acquisto delle attrezzature necessarie al nuovo ospedale, è previsto l’equipaggiamento dell’intero blocco operatorio, concepito come unità centralizzata e dotata di 10 sale operatorie per interventi di ogni profilo. Il blocco operatorio sarà rappresentato da tutto il complesso di locali e strutture necessarie agli interventi chirurgici, nonché alle attività e procedimenti che supportano le operazioni: locali per la preparazione preoperatoria, sale risveglio, di lavaggio e vestizione dell’équipe chirurgica, di sterilizzazione e zone filtro. Inclusi: deposito presidi e strumentario chirurgico, deposito materiale sporco, locale per la decontaminazione e la detersione di materiali e strumentario, locale attrezzature, vani per il personale e servizi igienici La fornitura dell’Olympus riguarda l’inventario medico-chirurgico di base mobile e immobile per il blocco operatorio comprendente lampade scialitiche, strumenti a soffitto con installazioni relative per l’incremento dell’irraggiamento termico sul campo operatorio, stativi pensili, monitor, soluzioni impiantistiche collegate al sistema informatico ospedaliero.

Apparecchiature mobili

Nell’elenco dello strumentario figurano, infine, apparecchiature medico-radiologiche mobili per un costo di 960mila kune che si ordineranno all’impresa Iceberg International Trading di Zagabria. Non resta che aspettare settembre per vedere se si riuscirà a compiere il miracolo del trasferimento dall’Ospedale di Marina, dell’installazione dei dispositivi sanitari e della collocazione degli arredi.

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