
Fanno in tutto 700 titoli e non più, però valgono alla pari di una buona terapia medica. Sono i libri del servizio bibliotecario appena inaugurato all’Ospedale di Pola, quale servizio offerto dalla Biblioteca e sala di lettura della Città, in collaborazione con la direzione ospedaliera che ha promosso e accompagnato in tempo breve e con entusiasmo la realizzazione di questa preziosa e nobile iniziativa. Offrire biblioterapia ai degenti non è poca cosa e rappresenta una prassi diffusa in diversi Paesi progrediti nel mondo. Nel caso della Croazia, Pola e l’Ospedale sono i primi ad inaugurare un servizio del genere che non sia limitato ai soli manuali specialistici per i medici professionisti, ma rivolto ai pazienti, per dilettarli e velocizzare la loro guarigione. Questo nuovo tipo di accoglienza nelle strutture e di umanizzazione delle prestazioni clinico-assistenziali, che genera un’evoluzione del concetto standard dell’ospedalizzazione, ieri è stato salutato con soddisfazione dalla f.f. di direttrice dell’Ospedale, Irena Hrstić e dalla direttrice della Biblioteca civica polese, Nadia Bužleta, mentre al vicesindaco Ivona Močenić e alla capo-infermiera Irina Pucić è spettato l’onore del taglio del nastro prima di lasciar passare il pubblico dentro l’ambiente perfettamente arredato e organizzato con le sue scansie e i suoi cataloghi, alla pari di qualsiasi altra sezione bibliotecaria che si rispetti. Merito delle professioniste Matea Radolović e Liana Diković, che è anche responsabile del Servizio bibliotecario centrale per le istituzioni della Comunità Nazionale Italiana, se tutto è stato curato a puntino. Non manca tra tanta scelta di generi letterari (anche riviste e fumetti), destinati a tutte le età e gusti, la scansia con le letture in lingua italiana. La biblioteca Santorio, aperta ogni lunedì e giovedì dalle 14 alle 16, nonché di mercoledì dalle 10 alle 12, è ora a disposizione gratuita dei pazienti, che potranno iscriversi (o rinnovare la propria notifica) per un periodo di 30 giorni, prestare un libro per tenerlo 21 giorni, restituirlo (nell’apposito contenitore in caso di orari di chiusura), come pure farsi portare delle letture nei singoli reparti. Ciò in caso di degenti con disturbi di deambulazione o infermi. All’inaugurazione di ieri si è espressa la piena convinzione che questa attività strutturata e organizzata per la promozione della lettura in ospedale, sarà un’occasione preziosa di miglioramento della qualità della permanenza presso il servizio ospedaliero, di arricchimento culturale e di terapia antistress.

Foto: ARLETTA FONIO GRUBISA

Foto: ARLETTA FONIO GRUBISA
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