Orari d’apertura dei locali. La città scioglie le briglie

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Orari d’apertura dei locali. La città scioglie le briglie

Mentre su Pola grava lo spettro del fallimento della cantieristica, la città tenta di esibire un volto turistico. Adesso che i botti del Veglione di Capodanno si sono calmati, resta comunque presente l’aspirazione di conferirsi un’immagine di vitalità diurna e notturna, tanto nel lungo periodo della stagione estiva, quanto nel più breve lasso di tempo invernale, legato alle festività di Natale e Capodanno, nonché alle vacanze scolastiche. A sciogliere le briglie all’autonomia locale per quanto riguarda le concessioni dei permessi per una maggiore libertà d’esercizio è la stessa nuova Legge che regola il settore dei servizi di ristoro. Sta di fatto che le Città e i Comuni ottengono più autorità a procedere e possibilità di prolungare o anche di ridurre l’orario di lavoro dei locali. E non vi è dubbio che nel nome dell’affare, turistico in primis, Pola opti sicuramente per il movimento notturno che procura guadagno, crescita come destinazione vacanziera e maggiori entrare dai tributi locali. Quelli che potrebbero guastare e paralizzare i propositi sono invece i residenti, gli abitanti dell’urbe, che nei mesi propensi a collocare sul piedistallo i vacanzieri, si riducono a cittadini di secondo ordine e grado. Che cosa cambierà nel nuovo 2019? Molto. La Città ha appena confezionato una proposta con cui iniettare nuova linfa ai bar e ai loro titolari, che, volendo, potranno dilatare l’apertura fino alle ore più tarde. Naturalmente il beneficio che ne potrebbe derivare è direttamente proporzionale: più ore d’esercizio, più tassa sull’apertura. Il nuovo tabellone con gli orari si riferisce a categorie diverse. In una di queste rientrano i servizi di catering, che potranno servire la clientela dalle ore 6 alle 24, restando tranquilli per sole sei ore consecutive. I fast food, le rosticcerie e gli snack potranno lavorare dalle 6 alle 2 di notte nel periodo che va dal 1.mo giugno al 30 settembre. Autonomia ancora più grande, con piena facoltà di guadagno, magari accompagnato da musica dal vivo se non ritmato da decibel elettronici nei terrazzi allestiti all’aperto, per ristoranti e bar del centro. Potranno tenere aperto dalle 6 del mattino fino alle 2 di notte per un periodo ancora più esteso, comprendendo non soltanto la stagione turistica di punta, ma anche i mesi di abbondante bassa stagione primaverile e autunnale, vale a dire dal 1.mo aprile al 31 ottobre. Identica libertà di consumo, limitata per sole 4 sparute ore notturne, anche in pieno inverno, nel periodo strategico delle feste, ossia dal 15 dicembre al 15 gennaio.
Prima di passare dalle parole ai fatti, però, la Città deve adeguarsi anche alla Legge sul diritto alle informazioni e ha avviato una consultazione pubblica finalizzata a raccogliere punti di vista, osservazioni e suggerimenti in merito a quelli che dovrebbero essere gli orari d’esercizio più confacenti per i locali di Pola, rendendo la medesima vivibile sia per i cittadini residenti che per i turisti, due categorie difficilmente conciliabili. Tempo concesso al pubblico fino al 20 gennaio per esprimersi in proposito mediante posta elettronica all’indirizzo [email protected]., reso disponibile dalla Città. L’invito a partecipare alla consultazione, le proposte di modifica alla Decisione che regolamenta gli orari dei bar e servizi di ristorazione si possono attingere dalle pagine ufficiali della Città di Pola www.pula.hr, sotto la rubrica “Obavijesti UO za financije” (Comunicati assessorato alla Finanza).

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