«Non è tardi per correre ai ripari»

Il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, ha fatto visita ieri all’Ospedale di Pola per ringraziare gli operatori sanitari per gli sforzi profusi in quasi due anni di pandemia. Il vicedirettore del nosocomio dr. Ivica Fedel ha invitato chi non lo ha fatto a vaccinarsi

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«Non è tardi per correre ai ripari»

Riconoscendo i grandi sforzi del personale medico-sanitario da quasi due anni a questa parte impegnato a debellare il coronavirus, il presidente della Regione istriana, Boris Miletić si è ieri reso protagonista di una visita ufficiale e operativa all’Ospedale e al personale che porta avanti il lavoro del Reparto malattie infettive. È stata una voce di incoraggiamento e di motivazione alla vigilia del trasferimento in atto dei pazienti Covid finora dislocati in diversi indirizzi sparpagliati, ossia al vecchio Reparto malattie infettive, all’ambulatorio chirurgico, a quello d’urgenza riservato alla malattie infettive e al Reparto psichiatrico trasformato provvisoriamente in reparto post acuti. Davanti all’ala occidentale dell’edificio ospedaliero principale, nell’area che farà d’accesso all’Infettivologia e al Reparto Covid centralizzato, Boris Miletić, il vicedirettore ospedaliero, Ivica Fedel e la responsabile del settore infermieristico, Irena Pucić, hanno incontrato la stampa per sensibilizzare sulla malattia e l’operato dei medici.

 

”Il presidente della Regione – così Fedel – ci ha fatto visita per osservare da vicino l’impegno nella cura dei pazienti Covid, prendere atto di quanto fatto finora e dei piani futuri, nonché dare supporto a tutto il personale”. Miletić ha affermato che “l’intenzione è stata proprio quella di manifestare a nome della Regione istriana tutta la gratitudine nei confronti di coloro che già da quasi due anni combattono in prima linea contro l’epidemia. La Regione, in quanto fondatrice dell’istituzione sanitaria, cerca di fornire tutto il necessario al funzionamento dei reparti. Siamo orgogliosi delle nuove strutture, ma la chiave dell’efficienza e dei buoni risultati sta soprattutto in questo numeroso personale che va fortemente ringraziato”. Colpito dal lavoro indefesso portato avanti dai medici e da tanti drammatici destini umani dovuti all’emergenza, Boris Miletić ha rivolto l’invito alla cittadinanza a sottoporsi alla vaccinazione al fine di non vanificare così tanti sforzi che, come sentito dire, non sarebbero stati indispensabili qualora tutti si fossero sottoposti alla profilassi salvavita.

L’identico pensiero è stato ribadito anche da Ivica Fedel: “Ci stiamo accertando giorno dopo giorno che il Covid è una malattia oltremodo seria, con conseguenze croniche inimmaginabili. Di questo si parla ben poco, ma ce ne renderemo conto tra anni, quando scaturiranno alla luce le tante ripercussioni sulla salute, polmonare soprattutto. È per tale motivo che l’idea illogica di temere malattie causate dalla vaccinazione è più che pericolosa. L’unica via per scongiurare conseguenze invalidanti, non è la cura bensì la prevenzione. E questo lo sanno tutti coloro che dimostrano un minimo di giudizio. Da parte mia, in quanto medico con oltre 30 anni d’esperienza nel campo, non posso che ritenere incomprensibile l’ostilità nei confronti della vaccinazione. Abbiamo perso l’occasione di reagire in tempo prima che il virus muti, ma non è ancora tardi per correre ai ripari, senza sollevare inutili polveroni. Questo è il mio messaggio”.

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