Nel bosco di Siana raccolti 120 kg di rifiuti

Al primo evento «plogging» partecipa una trentina di podisti

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Nel bosco di Siana raccolti 120 kg di rifiuti

Una trentina di podisti con bambini piccoli e cani al seguito hanno raccolto la bellezza di 120 chilogrammi di spazzatura in un’ora di corsa e di cammino tra i sentieri del bosco Siana che s’intrecciano intorno alla radura centrale del Kaiserwald. È successo ieri mattina al primo “plogging” organizzato in città dall’Ente pubblico “Natura Histrica” in collaborazione con l’associazione sportiva “IstraRun”. Il plogging è una disciplina di nuovo conio che unisce il valore dello sport al rispetto per l’ambiente e consiste nel correre (o andare a passeggio per chi non fosse del mestiere o perlomeno discretamente allenato) raccogliendo quello che gli altri hanno disperso nell’ambiente. Si tratta di un’iniziativa inventata qualche anno fa in Svezia, che combina il valore etico della salvaguardia dell’ambiente alla (sana) competizione dello sport. “Plogging” è per l’appunto un neologismo che deriva dallo svedese “plocka upp” (raccogliere) e dalla meglio nota parola inglese “jogging”. Il padre di questo sport ambientalista sui generis è Erik Ahlström, un cittadino di Stoccolma che, giunto nel capoluogo da una piccola località sciistica svedese, ha notato la quantità di rifiuti e deciso di rimediare impegnandosi personalmente mentre si allenava. Un gesto diventato abitudine, che sta conquistando il mondo intero.

Davanti alla tabella del percorso

Pola non è stata la prima a promuovere l’iniziativa in Istria. È stata Dignano a fare scuola con due sessioni di “plogging” nel capoluogo e una nella zona (costiera) di Peroi. La staffetta è passata domenica a Pola, su iniziativa dell’ente pubblico “Natura Histrica”, che ha chiamato in aiuto (per la definizione delle regole di gara e l’arbitrio) la società “IstraRun”. Erik Lukšić e gli altri promotori del podismo in città hanno messo a punto il regolamento di questo primo “plogging” cittadino: percorso a circuito chiuso con tre punti sorvegliati dai guardaboschi e dall’arbitro; un’ora di tempo per correre ognuno secondo le proprie preferenze e capacità con raccolta dei rifiuti disseminati nel bosco strada facendo. Chi arriva primo si porta a casa il pacco regalo dello sponsor (DM) e la medaglia. Il fatto è che il primato non consiste nella velocità e nell’arrivo al traguardo. Consiste invece nell’aver raccolto più rifiuti degli altri, in termini di peso (e non di volume). Da notare che si è unita ai corridori anche la direttrice dell’ente pubblico “Natura Histrica”, Silvia Buttignoni, che prima di mettersi in corsa ha dichiarato: “Il senso dell’iniziativa è di sensibilizzare i cittadini al valore della tutela dell’ambiente, perché questo pianeta non regge più il peso dell’uomo. Credere che non sta a noi decidere è sbagliato: anche nel nostro piccolo possiamo fare tanto. In primo luogo dobbiamo imparare a non lasciare i nostri rifiuti in natura e possibilmente produrne di meno. Per esempio, usare la borraccia piuttosto che comprare l’acqua al supermercato ogni volta che si esce di casa è un punto di partenza”.

Erik Lukšić e Silvia Buttignoni spiegano il regolamento di gara

Passata l’ora della corsa ecologica, i promotori hanno notato con sorpresa che l’iniziativa ha superato ogni aspettativa. Stando a quanto ci ha fatto sapere Lukšić, i podisti ecologi hanno raccolto la bellezza di 120 chilogrammi di spazzatura ma hanno anche saputo indicare le zone di maggiore inquinamento, per cui i guardaboschi hanno prelevato in seguito altri cinquanta di chilogrammi di rifiuti con il furgone. Meglio di così, per la prima volta, non poteva andare. Silvia Buttignoni ed Erik Lukšić propongono di ripetere l’esperienza del “plogging” anche nell’altra pineta protetta di Pola, quella di Bussoler, tra qualche settimana.

Grande interesse per il primo “plogging” a Pola

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