Il Comune di Medolino non scherza e nel suo piccolo propone un programma assistenziale e di tutela sanitaria che potrebbe assurgere da esempio per molte altre realtà locali omologhe. In tutto 433.480 euro non sembrerebbero il massimo di uno stanziamento da attingere dai mezzi che dovrebbero essere resi disponibili nel Bilancio di previsione 2025, ma con una buona proposta di ripartizione risultano voler coprire voci standard e aggiuntive insieme, assicurando un livello assistenziale superiore rispetto al resto nel contesto delle autonomie locali. I medolinesi avranno tempo fino al 6 dicembre prossimo per pronunciarsi in merito alla proposta di Programma delle pubbliche necessità del settore sanitario e della tutela sociale per il territorio comunale attraverso consultazione pubblica on line.

Ben 140mila euro rappresentano la cifra che corre in aiuto alle categorie dei cittadini meno abbienti più fragili, mediante assegnazione di bonus una tantum. I criteri di erogazione prestano attenzione alle persone sole con entrate mensili che non superano i 300 euro; ai nuclei famigliari rappresentati da due membri con una disponibilità complessiva inferiore ai 450 euro; alle famiglie di tre e di quattro persone con meno di 550 rispettivamente 650 euro, mentre nel caso delle famiglie ancora più numerose i bonus aumentano di 70 euro, computati per ogni membro aggiuntivo. Gli interventi di sostegno risultano distribuiti una o più volte all’anno sotto forma di aiuti finanziari e pacchetti alimentari cui si aggiungono ulteriori buoni da 55 euro da designare alla categoria degli anziani. A titolo di indennità mensili a favore dei quiescenti si prepara lo stanziamento di 50mila euro, mentre ulteriori 45mila euro serviranno a coprire gli acquisti dei biglietti per i tragitti gratuiti in autobus. L’assistenza e le cure sanitarie a domicilio verranno organizzate grazie all’impiego di 20mila euro.
D’altra parte, Medolino premia la natalità con 800 euro di bonus bebé da regalare ai genitori residenti sul territorio comunale per cui è stato preventivato un importo di 40mila euro. Esiste persino lo stimolo demografico sotto forma di 10mila euro, quale partecipazione alle spese per la fecondazione medica assistita. In aggiunta c’è l’aiuto alla famiglie con la sovvenzione delle rette di frequenza dei soggiorni prescolari per i figli, più le coperture che reggono anche il 100 per cento delle spese nel caso delle famiglie più disagiate, per cui sono previsti 20mila euro. I supporti si estendono poi alla popolazione scolastica mediante 36mila euro pro sovvenzione dei trasporti bus e altri 2.500 euro per assicurare le merende. Piccoli contributi vogliono essere inviati in direzione delle istituzioni quale l’Ospedale di Pola (5.500 euro per l’acquisto di strumentario) e quello di Rovigno (10.500 a favore della ricostruzione delle strutture). Ancora nel pacchetto dell’erario versamenti per l’ambulatorio medico comunale (3mila euro) e altri ambulatori periferici (7.500), l’organizzazione di conferenze pro salute (5.600), aiuti a favore della copertura delle spese dei servizi funebri (3mila), dell’acquisto di medicinali (4mila), del riscaldamento dei domicili (4mila) ed anche di abitazione (12mila euro). L’idea è quella di tentare di rafforzare pure lo stesso servizio pubblico d’assistenza sociale con l’erogazione di borse studio per dei quadri spesso deficitari attingendo da un preventivo di 10mila euro.