Medolino. Abusivismo edilizio, sarà lotta

Durante una conferenza a Medolino l’ispettore capo, Andrija Mikulić ha annunciato la discesa in campo di un buon numero di colleghi in modo da contrastare questo devastante fenomeno. «La nostra sarà una presenza sentita», ha dichiarato

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Medolino. Abusivismo edilizio, sarà lotta
I casi di abusivismo edilizio in Istria sono numerosi. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Da una parte un esercito armato di mattoni, dall’altra un altro armato di decreti. L’Ispettore capo, Andrija Mikulić, nel corso della conferenza sull’abusivismo edilizio, che si è svolta a Medolino, ha annunciato la discesa in campo di un buon numero di ispettori edili in modo da “contrastare questo devastante fenomeno”.

”Entro una decina di giorni aumenteremo il numero degli ispettori edili in Istria, che in loco prenderanno le misure necessarie. Il problema si può risolvere unicamente con la presenza in campo”, ha specificato l’ispettore capo nel corso della conferenza, organizzata dal quotidiano Glas Istre e alla quale hanno preso parte i vertici della Regione istriana e di Città e Comuni della penisola.
”La nostra sarà una presenza sentita”, ha promesso Mikulić. Trattando poi del lavoro dell’Ispettorato, ha specificato che dal 2019 (quando il settore è stato istituito), sono state registrate 32mila denunce di abusivismo edilizio; nella metà dei casi sono già state verificate e di queste un’altra metà non rientra nella casistica.
In Istria, ha rilevato, sono state demolite 128 costruzioni.
Tornando all’offensiva contro il mattone selvaggio, ha detto che per mettere in campo la task force verranno inviati in penisola ispettori attualmente disposti in altre Regioni. Non sarà una veloce… riconquista del territorio: in alcuni casi si potrà chiudere il fascicolo, in altri, nel caso in cui il proprietario di un immobile dovesse fare richiesta di condono o di rilascio di licenza, l’iter avviato dall’ispettore verrà sospeso. Serve perciò procedere a braccetto con le autonomie locali.
”Noi non rimuoviamo le costruzioni, ma in ogni modo ci saranno effetti della nostra presenza e della nostra attività sul terreno – ha ribadito Mikulić –. C’è anche l’aspetto della compravendita di questi lotti; della loro frammentazione”.
Presente all’incontro, il presidente della Regione, Boris Miletić, ha detto che qualsiasi forma di abusivismo edilizio è inaccettabile, ma che è importante lanciare forte e chiaro il messaggio che non ci si può più comportare così, che le costruzioni abusive verranno demolite e che tali “tetti” non possono venire affittati nel limbo dell’economia sommersa.
”A che pro pianificare e regolamentare il territorio se poi tali documenti non vengono rispettati? Cose così di certo in Slovenia non succedono”, ha concluso Miletić. Per voce del sindaco di Rovigno, Marko Paliaga, la conferma che nemmeno la città di Sant’Eufemia è immune dal male del mattone illegale, considerato che attualmente vi si registrano circa 2mila costruzioni abusive, su terreni agricoli.
”Quello che di peggio abbiamo fatto è proprio quest’infelice condono. Un’altra cosa: non facciamoci scrupolo a puntare il dito contro la lobby dei geodeti, che con il suo fare ha impedito di modificare la Legge sui terreni agricoli e boschivi in modo da evitare la parcellizzazione”, è stato esplicito Paliaga.
Tra i presenti anche il sindaco di Medolino, Ivan Kirac, il direttore dell’ente turistico locale Mihael Idžaković, il sindaco di Valle, Edi Pastrovicchio, quello di Marzana Predrag Pliško, il direttore della Pro loco regionale Denis Ivošević e la direttrice dell’ente regionale Natura Histrica, Silvia Buttignoni.
”La situazione è sconfortante sia nelle aree protette che in altre zone dell’Istria – ha dichiarato Silvia Buttignoni –. Ogni giorno riceviamo una decina di telefonate con le quali la gente denuncia casi di abusivismo edilizio nei loro dintorni”.
Bene. Guerra all’abusivismo dichiarata. Resta da vedere se sarà più forte il mattone (con gli stratagemmi cui può ricorrere) o lo Stato.

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