Maturandi Un addio alle medie con tanto stile

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Maturandi Un addio alle medie con tanto stile

L’inno beneaugurante alla giovinezza e alla spensieratezza di tutti gli studenti “Gaudeamus Igitur” è tornato a risuonare nella Comunità degli Italiani di Pola. A intonarlo sul palco non è stato, però, un coro, bensì i maturandi della Scuola media superiore italiana “Dante Alighieri”, che quest’anno hanno scelto di festeggiare uno degli eventi più significativi, importanti ed emozionanti della loro vita da studenti nella splendida e suggestiva cornice dell’Estivo del sodalizio. Naturalmente stiamo parlando del ballo di maturità, andato in scena sabato sera. Come da tradizione, la serata di gala non poteva che aprirsi con la passerella dei maturandi, che tra gli applausi di genitori, parenti e amici hanno sfilato sul red carpet, sfoggiando con ogorglio, soprattutto le ragazze, magnifici ed eleganti abiti. Raggiunto il centro del terrazzo, i maturandi, più che emozionati, hanno quindi intonato il “Gaudeamus”, l’inno internazionale della goliardia. Dai ragazzi e dalle ragazze, l’attenzione si è poi spostata per qualche minuto sulla preside della “Dante”, Debora Radolović. Salutati tutti i presenti e in modo particolare i festeggiati, la dirigente scolastica ha ricordato ai ragazzi che la scuola, la “Dante Alighieri” è sempre stata presente nelle loro vite e che, silenziosamente, giorno dopo giorno ha contributo alla loro crescita, scoprendone i talenti.

Impegno ed entusiasmo

“Grazie all’impegno e all’entusiasmo di tutti, la nostra scuola è diventata un luogo di pluralità, di scambio, di confronto, di convivenza e d’inclusione” ha detto la presidente, aggiungendo che anche questa generazione di maturandi ha confermato quanto sia importante e fondamentale educare i giovani al sentimento. Nel prosieguo del suo intervento, Debora Radolović ha invitato i maturandi ad affrontare le eventuali e future avversità con coraggio, senza indietreggiare e cercando sempre di impadronirsi di quello spicchio di futuro che appartiene a tutti noi. La preside ha successivamente parlato della scuola, definita un organismo composto da molteplici figure che per funzionare devono collaborare tra loro. “È un mondo in miniatura, con delle regole da rispettare e una serie di difficoltà da superare”, ha detto la responsabile della SMSI di Pola, aggiungendo che la scuola è un luogo che insegna ai ragazzi il reale valore delle persone e delle cose. Debora Radolović ha poi augurato ai maturandi di mettercela tutta e di riuscire a dimostrare, sempre e comunque, quanto valgono e quanto sia stato corretto investire su di loro. “Affrontate sereni e con responsabilità le sfide che la vita vi riserverà” ha continuato la preside, che ha chiuso il suo discorso con una citazione di Albert Einstein: “Non cercate di diventare uomini di successo, ma piuttosto uomini di valore, perché il valore di una persona risiede in ciò che è capace di dare e non in ciò che è capace di prendere”. Ringraziata la preside e i rispettivi capoclasse, i maturandi classe 2017/2018 sono stati invitati a raggiungere il centro della pista di ballo e a danzare sulle note del valzer assieme ai genitori. L’emozionante serata, tra balli e tanto, anzi tantissimo divertimento è poi proseguita fino a tarda notte. Da oggi, però, è già tempo di pensare agli esami finali.

Tutti i maturandi

Gli studenti che quest’anno lasciano la scuola sono Antonio Banko, Marika Boljunčić, Vita Božac, Alex Kolić, Alexandar Kuzmanović, Moira Lajić, Alberto Stanko Perković, Nika Pujas, Tina Rojnić, Vid Stipčević, Tobia Vidos (IV a Liceo generale – capoclasse Tiziana Laković); Laura Ivančić, Lucia Košuta e Stefanie Škrtić (IV b Liceo Linguistico – capoclasse Samuel Brussich); Stefano Juričić, Diego Matošević, Toni Moscarda e Carlo Stepanov (IV c Perito economico – capoclasse Lorella Moscarda); Luca Beltrame, Mateo Kocev, Karlo Milanović, Matteo Pavichievaz e Stefano Rojnič (IV d Perito elettronico – capoclasse Sandra Vido); Alice De Francesco, Claudia Ferro, Albert Licul e Nino Rojnić (III e Commesso e Automeccanico– capoclasse Ozana Bugarin Geromella).

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