«Macello», primi passi del restauro

Ricostruito il muro di cinta ceduto per dissesto idrogeologico. È stata realizzata una scalinata provvisoria

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«Macello», primi passi del restauro

Il “Macello”, area costiera soggetta a frequenti dissesti idrogeologici per la sua altitudine e l’esposizione ai venti di meridione e ponente, delle onde e delle maree, ha subito una nuova serie di danni ai resti delle vecchie opere murarie a rischio di crollo. L’amministrazione municipale ha messo in moto l’operazione di restauro e della messa in sicurezza del sito. Ricostruito il muro di cinta ceduto per dissesto idrogeologico, è stata realizzata una scalinata provvisoria in attesa di una soluzione più duratura e possibilmente definitiva. Il passaggio dal livello superiore della costa alla battigia è ora sicuro per i pedoni e i bagnanti che al “Macello” non rinunciano nonostante la sua condizione di rudere poco attraente in termini puramente turistici.

Un’opera di rilancio

La popolarità del “Macello” tra i polesi non è mai sopita e per questo le autorità urbanistiche propongono un’opera di rilancio da realizzare nel prossimo periodo. Dopo la messa in sicurezza della spiaggia ad opera del costruttore locale “Roveria” (col concorso del costruttore “Edo gradnja” per la scalinata) al costo di 13.000 kune IVA esclusa, l’amministrazione municipale ha commissionato un progetto architettonico per l’imminente assetto dell’area comprendente un lungomare che funga da anello di congiunzione mancante tra le due insenature vicinanti di Valcane e Valdifora. Una volta realizzato anche questo percorso costiero sarà possibile passeggiare in riva al mare ininterrottamente dal campeggio di Stoia fino a Valsaline, passando per Valcane e il Lungomare. Sarebbe anche l’ora.

Il crollo del muro di sostegno al “Macello”

In Riva piante mediterranee

Sempre nell’ambito degli interventi in città in vista della stagione turistica, i giardinieri della società di nettezza urbana “Herculanea” stanno realizzando un’aiuola verde lungo il recinto del cantiere navale in via Flacio dall’entrata principale di Scoglio Olivi in Riva in direzione di piazza Foro. Verso la fine dello scorso anno sono stati ricostruiti il marciapiedi e lo spartitraffico, e ora si passa ai lavori di giardinaggio in senso stretto. Dopo avere steso il sistema d’irrigazione autocomandata, la municipalizzata sta mettendo a dimora piante ornamentali mediterranee che reggono bene sia il caldo che il freddo e sopportano anche un minimo di siccità. Si tratta in prevalenza di giovani piantine di oleandro, teucrium (erba gatta), nandina domestica o bambù sacro e grevillea. Il centro storico guadagna dunque una nuovo giardino coltivato a regola d’arte.

Piante mediterranee per il recinto del cantiere navale in via Flacio

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