Liste d’attesa: l’Ospedale di Pola è messo proprio male

Per effettuare la prima visita specialistica nel nosocomio polese sono in aspettativa 9.814 pazienti che dovranno attendere in media 211 giorni. L’Oftalmologia leader poco invidiabile

0
Liste d’attesa: l’Ospedale di Pola è messo proprio male
Attese decisamente lunghe per la prima visita specialistica all’Ospedale di Pola. Foto: RONI BRMALJ

Basta la salute. Sarà una frase fatta fin che si vuole, potrebbe anche venire a noia a sentirla ripetere chissà per quante volte (a Capodanno, per gli auguri, è un must), ma al lato pratico si dimostra quanto mai aderente alla realtà. La sanità è in una crisi ormai cronica, con momenti di un antipatico e preoccupante acutizzarsi della condizione. La mancanza di quadri è purtroppo una costante; con la differenza che se prima se ne sentiva la carenza nelle strutture ospedaliere, ora fa seriamente acqua anche la medicina di base. Manca personale medico e infermieristico e sul territorio nazionale sono non pochi gli ambulatori per i quali non c’è un sostituto,ad esempio dopo il pensionamento del medico-titolare del team e quindi si rischia la chiusura. L’Albo del personale infermieristico è impegnato nella stesura di un piano che prevede la specializzazione di tecnici/infermiere che un domani si farebbero carico di alcune competenze mediche. Vedremo come andrà. Un paio di mesi fa si temeva la crisi dei farmaci. Con notizie così è impossibile uscirne indenni. Magari si rischia lo stress, l’ipertensione, l’ansia… La mettiamo un po’ sul leggero, però… come possono sentirsi quanti devono fare i conti con una patologia cronica o chi ha comunque necessità di una visita specialistica? Chi si sente male, non può che sentirsi peggio. E forse finché attende la visita specialistica la condizione peggiora davvero. Le liste d’attesa, se fossero carta e non digitali sarebbero un serpente lunghissimo. Così, molti optano per il settore privato; alla faccia di contributi di una vita versati pro sanità e molto probabilmente anche dell’assicurazione sanitaria aggiuntiva. Perché paghiamo se poi dobbiamo tornare a pagare in privato? Avrete sentito qualcuno chiederselo, no? Domanda retorica, naturalmente.

La situazione in Croazia
Abbiamo voluto toccare con mano la situazione con le liste d’attesa all’Ospedale cittadino. Bello, nuovo, moderno, bene attrezzato. CI secca dirlo, ma è quello con il maggior numero di pazienti in attesa della prima visita specialistica, considerate tutte le specialità mediche: 9.814 pazienti, con un’attesa media di 211 giorni. Per dire, alla zagabrese Merkur (ospedale di I categoria) sono in fila in 1.515 per un’attesa di 91 giorni. Tra gli ospedali della stessa categoria del nostro nosocomio, la II, allo zagabrese Sv. Duh la lista è giunta al numero progressivo 6.345 con 217 giorni di attesa; a Dubrovnik (Ragusa) i pazienti sono 763 (tempo medio d’attesa 103), a Slavonski Brod aspettano un trattamento 3.511 persone (per la qual cosa dovranno pazientare in media 80 giorni), a Varaždin 4.827 persone (attesa 86 giorni) e a Zara 4.979 pazienti (tempo medio d’attesa 92 giorni).
Nell’insieme, nelle strutture ospedaliere di II categoria le liste contano 30.239 persone e il tempo medio di attesa è di 154 giorni.
Torniamo a casa. Il problema sarà sì generale, ma poi, giustamente, ognuno affronta il proprio mal di testa.
Come va, quindi all’Ospedale polese? Dove chi di dovere dovrebbe intervenire. Vediamo i numeri. Con la precisazione che succede che le persone in attesa siano molte, ma i tempi più ridotti al confronto di situazioni che vedono una lista un po’ più corta in quanto a persone, ma più dilatata in termini temporali.
Considerando i pazienti iscritti, un poco encomiabile primo posto va all’Oftalmologia, che si vede in sala d’attesa 1.693 persone. Praticamente tutto il rione di Stoia, con qualche aggiunta. In media si attende la visita per 296 giorni e quindi c’è chi aspetta di meno, ma purtroppo anche chi aspetta di più.
Dermatologia, tempi lunghi
Fa concorrenza all’oftalmologia la Fisiatria e riabilitazione: 1.497 pazienti per 213 giorni in coda. Sempre di tempi medi si parla. E veniamo al paradossi di cui dicevamo: meno pazienti, attesa più lunga. È il caso della Dermatologia, che si ritrova a dover trattare 823 pazienti, con un’attesa di 464 giorni. procediamo a decrescere. L’Oftalmologia infantile è in debito della prima visita nei confronti di 749 piccoli pazienti, che dovranno aspettare mediamente 266 giorni; a seguire la Gastroenterologia con 525 pazienti iscritti (252 giorni di attesa in media), l’Otorinolaringoiatria 458 iscritti (64 giorni), Cardiologia 424 (258 giorni), Neurologia 420 pazienti (55 giorni), Pneumologia 324 pazienti (128 giorni), Chirurgia vascolare 318 pazienti (134 giorni), Neurochirurgia 292 pazienti (141 giorni). I numeri a seguire nelle evidenze dell’Istituto nazionale di assicurazione sanitaria al confronto sono poca cosa. Specifichiamo che questi sono numeri riferiti alla prima visita specialistica. Per le visite di controllo, ai 9mila e passa pazienti, ne andrebbero assommati altri 18.352 (che attendono in media 196 giorni).
Basta. Non forniamo altri dati, perché i numeri di per sé potrebbero creare un po’ di confusione e, in seconda battuta farci venire una cefalea coi fiocchi, stancare gli occhi, creare problemi alla cervicale… decisamente, non è il caso.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display