Lisignano e ginestra. Binomio… vincente

La Pro loco ne ha fatto un brand, il Comune l’ha messa sullo stemma

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Lisignano e ginestra. Binomio… vincente
Foto: PRO LOCO LISIGNANO/GIANNI TROMBA

Leccio, una grande varietà di orchidee e piante endemiche… si potrebbe dire che non ci sia che l’imbarazzo della scelta. E Lisignano ha scelto la ginestra. Semplice, umile, solare. Presente lungo tutta la costa, la ginestra (Spartium junceum L.) è elemento imprescindibile del paesaggio lisignanese, tanto che il Comune l’ha voluta sullo stemma, la municipalizzata l’ha messa nel nome (Brnestra) e la Pro loco ne ha fatto un prodotto turistico sui generis.
In effetti, la ginestra non è un arbusto puramente ornamentale della fascia costiera. In passato ha avuto utilizzi pratici per la resistenza della sua fibra. Nella carestia del secondo dopoguerra la pianta veniva usata per produrre sacchi, spago, tappeti, ma anche calzature, vestiario, lenzuola. E per parlare di sapori… avete mai gustato il miele di ginestra? Una bontà assoluta.
Per vedere la pianta in tutto il suo splendore (quando si dice “un tappeto”) la miglior cosa da fare è recarsi a Marlera: dalla baia di Cuie a Kažela è un rincorrersi di cespugli.

Foto: PRO LOCO LISIGNANO/LATINKA JANJANIN

Le tabelle con curiosità e dati
Vuole la leggenda (o forse non è leggenda) che la ginestra sia benefica soprattutto per le donne: sembra faccia bene alla bellezza e aiuti ad acquisire fascino. Provare per credere. Sì, ma provare come? Ad esempio con una bella e salutare passeggiata lungo il percorso educativo della ginestra che da S. Stefano porta a Monte Madonna, a Sissano. Ben 10,5 km. Detto tra noi, anche se la formula ginestra-fascino non dovesse funzionare, una camminata così lunga deve fare bene per forza. Lungo il percorso sono state posizionate altre sei tabelle recanti curiosità e dati sulla ginestra, ma anche sulle tante bellezze naturali e culturali dell’area: la fortezza di Monte Madonna, le colonie di posidonia, le cisterne, le orchidee e il leccio (a proposito: lungo Porto Badò si sviluppano i boschi di leccio meglio conservati del Mediterraneo).
Un’altra bella tradizione che si lega alla ginestra vuole che le donne e le ragazze, durante la processione del Corpus domini, che si svolge a Lisignano e a Sissano, spargano il percorso con i suoi petali. La ginestra ci porta più lontano ancora nella storia del territorio: agli Histri e alla loro città fortezza Nesazio. Gli Histri usavano le ginestre per le loro navi.

Un motivo d’ispirazione
E infine un tocco di estetica. Ci vuole, no? A Lisignano hanno pensato a come far durare la fioritura tutto l’anno. Impossibile, dite? State sbagliando. Per molti artisti la ginestra è stata ed è motivo d’ispirazione. Il marchio Artefacto, che propone manufatti ispirati a motivi del patrimonio naturale e culturale della Croazia, si è lasciato affascinare dalla ginestra e ne ha trasformato i fiori in orecchini; dopo una visita a Lisignano, Nataša Stanić Bellante ha creato orecchini in argento che richiamano al fiore della ginestra. A dire il vero sono reperibili anche in doratura e giallo. Grazie alla collaborazione tra l’Artefacto e la Pro loco lisignanese, da giugno a settembre gli ospiti evidenziati nel sistema e-Visitor e i residenti possono acquistare gli orecchini scontati del 20 (argento e dorati) e del 15 p.c. (gialli). Inviare la richiesta all’indirizzo mail [email protected] oppure attraverso la pagina FB @artefacto.zagreb e profilo Instagram @artefacto.hr. La Pro loco di Lisignano ha in esposizione gli orecchini in argento.

Foto: PRO LOCO LISIGNANO/ARTEFACTO

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