
Il turismo continua a rappresentare uno dei settori chiave per l’economia, specialmente per l’Istria, e sta contribuendo significativamente alla crescita del PIL regionale e, soprattutto, dell’occupazione. La riprova giunge puntuale dalla lettura dei dati riferiti a maggio. Dati che parlano chiaro e non lasciano adito a dubbi: anche la stagione turistica appena iniziata ha assicurato una preziosa boccata d’ossigeno al mercato del lavoro che già ad aprile ha attraversato una fase di forte ripresa rispetto ai mesi precedenti. Ma torniamo a oggi, o meglio all’ultimo rapporto dell’Istituto nazionale del lavoro, che – come anticipato – porta ulteriori buone notizie. Difatti, a maggio, il tasso di disoccupazione è sceso ulteriormente. Di pari passo si è contratto (e non di poco) anche il numero dei residenti iscritti nelle liste degli uffici regionali per l’impiego. Al momento sono 1421, mentre un mese fa erano poco meno di 1960. Su base annua, invece, il numero dei senza lavoro residenti in Istria è aumentato di 6 unità. Il rapporto sul lavoro fresco di stampa dice poi che tutti gli uffici istriani per l’impiego segnalano una contrazione del numero di persone iscritte nelle loro liste di collocamento. A Pola, o meglio nel Polese, ad esempio, i residenti in cerca di un’occupazione sono al momento 818, 245 in meno rispetto ad aprile, 548 in meno rispetto a marzo e oltre mille in meno rispetto a febbraio. Come anticipato, le liste di collocamento al lavoro non si sono ulteriormente assottigliate soltanto a Pola e dintorni, bensì anche in tutte le altre aree della penisola. Infatti, l’ufficio per l’impiego di Pinguente segnala soli 39 disoccupati. Soltanto un mese fa erano 57 e il mese prima ancora 65. La situazione è decisamente migliorata pure nel Parentino, dove si è passati dai 258 senza lavoro di aprile ai 193 di oggi. L’ufficio territoriale di Rovigno segnala, invece, 77 iscritti alle liste di collocamento. Confrontando il dato odierno con quello di aprile risulta che il numero dei disoccupati è sceso di 75 unità. Sono, invece, esattamente 40 in meno i disoccupati residenti nell’Umaghese, il cui numero è sceso tra il primo e il 31 maggio da 116 a 76. Mancano all’appello l’Albonese e il Pisinese, che al momento contano, rispettivamente, 136 (-58) e 82 (-30) senza lavoro.
Se da una parte molto è cambiato per quanto riguarda il numero dei disoccupati, dall’altra è cambiato poco o nulla per quanto riguarda l’età delle persone in cerca di lavoro. Infatti, i giovani continuano a rappresentare circa il 30 p.c. del totale.
Oltre alla rappresentazione cartografica della distribuzione sul territorio dei disoccupati e una veloce panoramica sull’età degli istriani ancora in cerca di un’occupazione, l’Istituto nazione del lavoro ha fornito anche per il mese di maggio uno sguardo d’insieme sul livello d’istruzione e la condizione professionale dei senza lavoro. Tuttavia, anche in questo caso, il rapporto non offre nulla di nuovo rispetto al passato. Infatti, i disoccupati residenti in Istria che non hanno ultimato nemmeno la scuola di primo grado continuano a rappresentare il 3-4 p.c. circa del totale, mentre quelli che hanno ultimato le scuole dell’obbligo rappresentano il 17-18 p.c. circa. Il 31 p.c. circa del totale dei disoccupati possiede poi un titolo di studio di scuola media superiore della durata di tre anni. La stessa percentuale riguarda anche i possessori di un titolo di scuola media superiore della durata di tre anni. Tutti gli altri possiedono una laurea di primo o secondo grado o un titolo di studio superiore.
Come sempre, l’Istituto nazionale del lavoro e, ovviamente, tutti gli uffici istriani per l’impiego invitano chi è in cerca di un un lavoro a consultare il sito web dedicato burzarada.hzz.hr, sul quale – come prevedibile – il maggior numero di offerte di lavoro arriva dalle aziende del settore dell’accoglienza e della ristorazione. Non mancano tuttavia anche le richieste di altre figure professionali come gli economisti, i commessi, gli esperti di elettronica, i medici specialisti, gli operatori socio-sanitari…
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