Le reliquie dei Santi sono una ricchezza inestimabile

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Le reliquie dei Santi sono una ricchezza inestimabile

Preoccupato dal dilagare degli ideali scaturiti dalla Rivoluzione francese, il 23 giugno di duecento anni fa il pittore veronese Gaetano Gresler decise di trasferire da Venezia a Dignano i corpi di quattro Santi e oltre 300 reliquie, oggi conosciute come il “tesoro di Dignano”. In ricordo di tale importante avvenimento, l’Ufficio parrocchiale di San Biagio ha organizzato un interessante Simposio dedicato al passato, al presente e al futuro di una delle più grandi collezioni di reliquie del mondo.

Il bicentenario della traslazione
Ospitato a Palazzo Bradamante, sede della Comunità degli Italiani di Dignano, il primo Simposio internazionale riservato al bicentenario della traslazione delle reliquie nella cittadina istriana non poteva che essere aperto dal parroco della località, monsignor Marijan Jelenić, il quale ha ricordato che uno studio dettagliato delle reliquie – custodite nella Chiesa di San Biagio dal lontano 1818 – è partito soltanto una trentina di anni fa. Nel 1984 è infatti stato avviato uno studio scientifico dettagliato delle reliquie. Ma non soltanto. “Negli ultimi trent’anni è stata effettuata un’operazione di ricognizione e d’inventarizzazione delle reliquie”, spiega monsignor Marijan Jelenić, il quale sottolinea che nel 2010 le ossa custodite a Dignano sono state scansionate e sottoposte ad accurati esami con tomografo. Esami dai quali è emerso che numerosissime reliquie dei Santi risalgono a prima del 1054, anno del Grande Scisma, ossia la divisione della Chiesa cristiana in Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa.

Un patrimonio universale
“A Dignano custodiamo quindi un patrimonio universale comune a tutti i cristiani” ha detto Jelenić, che ha poi parlato del presente e delle sfide future. Sfide che prevedono la realizzazione di un luogo adeguato in cui esporre e presentare le reliquie al pubblico nel migliore dei modi. La soluzione migliore, secondo il parroco, sarebbe la costruzione di uno spazio museale (ai lati della Chiesa di San Biagio) di 1.100 metri quadrati, ma anche la realizzazione di una cripta di 400 metri quadrati al di sotto della Chiesa parrocchiale. E ancora, uno dei desideri del parroco di Dignano sarebbe la realizzazione di un museo virtuale facilmente accessibile via internet.
Destinazione di pellegrinaggio
“Se il nostro progetto andrà in porto Dignano potrebbe diventare una delle destinazioni di pellegrinaggio di centinaia di migliaia di persone. Jelenić ha poi annunciato l’imminente uscita di un volume dedicato alle reliquie. Oltre al parroco di Dignano, alla cerimonia d’inaugurazione del Simposio sono intervenuti numerosi altri partecipanti, tra i quali il sindaco Klaudio Vitasović, il quale ha dichiarato che la città deve puntare sul turismo religioso. “Stiamo lavorando in questa direzione, ma abbiamo ancora molto da fare” ha commentato il primo cittadino. Un saluto ai presenti è stato poi rivolto anche dal vescovo di Parenzo e Pola, monsignor Dražen Kutleša, vescovo emerito di Parenzo e Pola, monsignor Ivan Milovan, e dalla vicepresidente della Regione Istriana, Giuseppina Rajko.

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