Le buone abitudini si imparano da giovani

Nell’ambito del progetto «Cambia tendenza-fai la differenza» si è tenuta la Giornata della famiglia

0
Le buone abitudini si imparano da giovani
Le ragazze della Martinuzzi intervenute al dibattito. Foto: SEI Giuseppina Martinuzzi

Nell’ambito del progetto “Navike okreni- promjenu pokreni/ Cambia tendenza-fai la differenza”, la Città di Pola e la municipalizzata Herculanea, in collaborazione con la Biblioteca civica e sala di lettura hanno organizzato la Giornata della famiglia. Una giornata per ragionare in termini di riciclo, rispetto e tutela dell’ambiente.

Gli appuntamenti si sono svolti tutti negli ambienti della Biblioteca civica e sala di lettura. Il primo ha visto protagonisti, anzi protagoniste, cinque alunne delle classi ottave dell’elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi” di Pola (accompagnate dalla prof. Susanna Cerlon), che hanno affrontato alcuni temi, discutendone i pro e i contro. Presente all’incontro Marina Perkov Svilan dell’Herculanea. Così si è parlato dell’incenerimento dei rifiuti (in termini di riduzione della loro quantità da una parte e dall’altra in termini di inquinamento). Ancora, in materia di compostaggio, si è trattato di vedere se la loro diminuzione vada più o meno a braccetto con la praticità.
D’accordo a sostenere che l’educazione in materia di gestione dei rifiuti sia necessaria fin dalla più tenera età, perché è da piccoli che si acquisiscono buone abitudini. E poiché una cattiva gestione – a livello di utenza – porta a sgradevoli situazioni ambientali, si è discusso pure delle discariche abusive e delle medicine da adottare quale terapia o deterrente. Servirebbero telecamere per individuare i maleducati e multe salate quanto basta a farli desistere. Ma, come sentito dire dalla rappresentante della municipalizzata, c’è chi trova il modo di imbrogliare anche le telecamere. E allora sì che le multe dovrebbero essere più salate. Perché nel caso, a nostro avviso, la premeditazione è ancor più premeditata.
Sono di grande utilità i centri di riciclaggio, necessari anche in località minori, perché danno comodità. E qui è stato fatto l’esempio dei centri di Fasana e soprattutto di Marzana, aperti non 7/7 per motivi pratici, ma che danno una loro valida risposta. Magari diventano centro di raccolta per i rifiuti ingombranti di cui si vogliono sbarazzare i proprietari di seconde case, che vi portano il divano vecchio che qui usano magari per una stagione e poi lo smaltiscono nel centro di raccolta. Comunque, meno male, se l’alternativa dovesse essere l’abbandono nell’ambiente.
Le ragazze (ecco i nomi delle paladine dell’ambiente: Lea Lanča, Lea Jurman, Oeny Borrano, Lara Mihovilović e Mika Relota) sono venute preparate al dibattito, in quanto hanno discusso la materia in classe e hanno visionato il documentario “La terra dei rifiuti”. In chiusura di dibattito, un omaggio ai partecipanti.
La Giornata è proseguita nel pomeriggio: dalle 16 alle 19 si è svolto il Mercato mediatico, una mini fiera dello scambio dove è stato possibile scambiare i dischi di vinile (li ricordate?), cassette, fumetti, libri, poster e quant’altro di sapore vintage.
Dalle 17 alle 18 era in agenda una tribuna pubblica in tema di gestione dei rifiuti, per vedere come ognuno di noi può dare un contributo alla tutela dell’ambiente. E dalle 17 alle 19 i più giovani hanno avuto a disposizione un laboratorio creativo, nel corso del quale è stato possibile creare oggetti ecologici e avvicinarsi alla differenziazione dei rifiuti e la gestione degli stessi, tutto attraverso il gioco.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display