Le autorità dicono grazie al personale medico

Il facente funzione di presidente della Regione, Fabrizio Radin e il sindaco di Pola, Boris Miletić hanno incontrato la direttrice dell’Ospedale Irena Hrstić e i capireparto

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Le autorità dicono grazie al personale medico

In occasione della Giornata dei medici della Croazia le autorità del territorio, Fabrizio Radin da facente funzione di presidente della Regione istriana in primis, nonché il sindaco di Pola, Boris Miletić hanno sentito il dovere di onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico dell’Ospedale di Pola nel corso della pandemia da coronavirus, che da un anno sta segnando la vita della comunità del territorio. Giornata significativa ieri, perché si è dato un tributo a coloro che con abnegazione hanno compiuto il loro dovere di tutelare la salute della cittadinanza in condizioni estremamente sfavorevoli e anche in prima linea per sconfiggere il virus e salvare le vite umane. Omaggio ai camici bianchi, dunque, nell’ambito di un incontro diretto con la direttrice dell’istituzione ospedaliera, Irena Hrstić e tutti i capireparto chiamati a riunione per sentirsi rivolgere i meritati auguri e complimenti alla loro dedizione. In secondo luogo, la visita della autorità locali è servita anche a compiere un giro di perlustrazione attraverso le vecchie corsie della Ginecologia, che rappresentano l’ultima porzione di cantiere edile ancora aperto e da chiudere per poter attivare l’Ospedale di Pola al completo con annessi e connessi.

Fabrizio Radin, Boris Miletić e Irena Hrstić

Puntare sulle risorse umane
“Abbiamo approfittato dell’odierna Giornata dei medici e del vantaggio di godere ancora di un momento di pausa nell’epidemia Covid – così Fabrizio Radin nella sua dichiarazione alla stampa – per poter far visita non tanto al cantiere quanto al personale medico. All’incontro con i direttori di reparto, è stato fatto il punto della situazione e ringraziato per tutto quanto compiuto finora e che verrà fatto anche in seguito per il benessere e la salute della popolazione residente, in estate anche dei turisti e in genere di tutti coloro che hanno avuto e avranno bisogno di fruire dei servizi medico-sanitari di questo nostro nuovo ospedale. Si è voluto trasmettere un messaggio per il futuro, in quanto dopo avere costruito l’ospedale e averlo dotato di attrezzature all’avanguardia, puntiamo sulle risorse umane. Siamo consapevoli che manchiamo di personale ospedaliero specializzato e ad alta qualifica. Per questo motivo stiamo costruendo la Scuola media-superiore di medicina a Pola che, all’inizio di aprile, vedrà l’inaugurazione nella sua parte edile. Viene costruito qui vicino al Centro di cure palliative ed è stata costruita e mai ufficialmente inaugurata, perché nel frattempo è scoppiata l’epidemia, la nuova sede dell’Istituto di sanità pubblica. Si stanno compiendo degli sforzi enormi per poter dotare la sanità istriana e polese di sedi e di attrezzature appropriate“. Segnalando il fatto che si punta sul capitale umano, il presidente della Regione ha posto in evidenza che un ulteriore obiettivo anche più difficile di quelli raggiunti finora, è quello di riuscire ad ottenere un istituto universitario che formerà medici anche a Pola, se non autonomo almeno come dipartimento di un altro Ateneo contiguo. Un tanto per poter diventare un Centro clinico-ospedaliero supportato anche dal settore scolastico-universitario che, come specificato, potrebbe imprimere quel salto di qualità necessario a creare nuove risorse mediche in grado di innalzare il livello del servizio professionale che si sta offrendo ora in una situazione assolutamente difficile, fatta di difficoltà finanziarie, di epidemia e di concomitanti lavori edili ancora in corso.

I lavori all’interno dell’ex Ginecologia

In attesa della Facoltà
Auguri per la loro giornata ai medici e a tutto il personale sanitario, quindi, da parte del sindaco Boris Miletić: “A loro ci si deve inchinare per avere sostenuto il peso maggiore in questi tempi di pandemia. Un sentito grazie al personale medico che si trova in prima linea del fronte nella lotta contro il Covid. D’altra parte possiamo considerarci soddisfatti, perché la trentennale aspirazione di vedere finalmente costruita una struttura ospedaliera moderna e adeguata diventa sempre più una realtà lasciando alle spalle anni di difficoltoso operato dislocato in due sedi. É stata una vera impresa anche per i nostri medici e grazie a tutti loro anche per questo“. Rafforzando i buoni auspici di Radin, pure Miletić è convinto che l’Ospedale di Pola, la costruenda scuola di medicina finanziata dalla Regione istriana quale fondatrice e dalla Città di Pola, l’hospice di cure pallative nelle immediate adiacenze creeranno tutto un insieme. “Resta ancora il permesso – ha concluso – d’inaugurare la Facoltà di medicina a Pola, nostro grande desiderio, e così avremo i presupposti necessari a creare un sistema sanitario completo”.

Associandosi agli auguri per la Giornata dei medici, Irena Hrstić, ha ringraziato le autorità locali per essere sempre vicini alla necessità, per la comprensione dimostrata nei confronti della sanità istriana, dell’Ospedale di Pola e delle altre istituzioni medico-sanitarie, assumendo ruoli da partner interessati alla creazione di quadri sanitari.

L’ingresso coperto di montagne di materiale edile

La ristrutturazione della Ginecologia
A seguire, uno sguardo allo stato d’avanzamento dei lavori di ristrutturazione del vecchio edifico della Ginecologia, pezzo mancante per dare conclusione alla missione Ospedale nuovo. “In questo momento – ha informato la dirigente dell’istituzione sanitaria – i lavori più esigenti si stanno effettuando all’esterno dell’edificio, dove su due facciate sono stati demoliti i terrazzi, mentre è in corso lo smantellamento dalla facciata retrostante. Dall’aspetto tecnico, è un’opera più che esigente. In parallelo, i lavori interni sono partiti dal settimo piano con l’allestimento delle installazioni e impianti. L’aspetto degli ambienti interni dell’edificio del vecchio Reparto di ginecologia vedrà un’organizzazione e un arredo con soluzioni di design identici a quelli già proposti per le corsie delle nuove strutture ospedaliere. Il passaggio non avrà differenze. I lavori stanno procedendo bene nonostante le numerose infezioni da coronavirus verificatesi tra gli appaltatori e i subappatlatori. Nonostante tutto siamo soddisfatti. Il rifornimento attrezzature e strumentario è stato risolto in buona parte. Non passerà molto tempo per vedere operativa un’istituzione ospedaliera tutta d’un pezzo e ad un unico indirizzo“.

Le ruspe sono state spesso ferme per Covid e nel rispetto dell’obbligo di isolamento

Anestesiologi, un lavoro eccellente
A proposito di ricoveri in crescita a causa del Covid. Una settimana fa erano 14 adesso sono in 24 i pazienti degenti al Reparto malattie infettive. Irena Hrstić informa che la loro condizione è stabile e che Fiume a riassunto il ruolo di centro respiratorio primario. L’Ospedale di Pola e i suoi anestesiologi hanno effettuato un lavoro eccellente nel periodo di più grossa emergenza, quando il sistema fiumano per la respirazione assistita aveva rischiato di collassare. In questo momento vi sono zero necessità. Attrezzature, letti, tutto è pronto per riattivare le cure intensive, in caso di bisogno. A scanso di timori non vi sono deficit di rifornimento dei medicinali. Il debito polese nei confronti del settore farmaceutico è analogo alle altre istituzioni sanitarie. Ma, come sentito, il rischio esiste, e il problema si ripete dopo 6 settimane trascorse dalla crisi dicembrina. L’assegnazione delle retribuzioni ai medici, nel frattempo, conosce tempi incerti ancora da giugno dell’anno passato. “La gestione di un settore sanitario – ha aggiunto infine la direttrice – deve tener conto di tre aspetti da far funzionare secondo priorità: fornire l’assistenza sanitaria ai pazienti prima di tutto, assicurare le paghe dei dipendenti e, infine, saldare i debiti nei confronti della farmaceutica nei limiti del possibile.

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