
La stampa internazionale torna a elogiare Pola. Dopo l’endorsement sul principale centro urbano dell’Istria da parte di diverse testate estere, stavolta è nientemeno che il quotidiano britannico “The Times” a dedicare un lungo articolo al capoluogo economico/finanziario della penisola. E sono più dolci del miele le parole riservate alla città dell’Arena dall’autrice del reportage Kirsten Henton: “Nascosta e riparata dal suo porto naturale Pola – un tempo sede di importanti autorità ecclesiastiche, base della marina militare e centro nevralgico dell’industria navalmeccanica – è una destinazione accessibile, facile da visitare e relativamente economica, ma piuttosto deliziosa”. L’autrice prosegue poi ricordando che Pola, in passato un piccolo insediamento, assunse poi una dimensione urbana grazie ai Romani. “Nei secoli successivi – continua Henton – fu conquistata dai bizantini, da Venezia e dall’Ungheria, prima di essere poi inghiottita dalla Jugoslavia nel 1947”. Per quanto riguarda il presente, il “The Times” descrive Pola come una località avvolta dal verde e circondata dall’azzurro del suo mare, i cui colori caldi del centro storico lastricato, le sue antiche rovine, gli archi scolpiti, i mosaici e i templi butterati dall’età attraggono appassionati e turisti, desiderosi di conoscere la storia, assaporare i prodotti locali, godere del tramonto, oziare su una delle tante spiagge oppure godere di un romantico e sempre suggestivo tramonto in riva al mare. L’autrice del testo non ha poi potuto fare a meno di citare le grandi gru del decaduto stabilimento navalmeccanico Scoglio Olivi, che ogni notte si illuminano e dominano dall’alto una città vivace con una vita notturna tutta da scoprire.
L’articolo propone poi un itinerario di due giorni a Pola con cui scoprire i luoghi più interessanti della città, approfittando al massimo del tempo disponibile. Per il primo giorno, Henton suggerisce di partire da una visita mattutina del centro e dell’Anfiteatro, cui dovrebbe seguire un pranzo in uno dei locali di Pola. La seconda parte della giornata dovrebbe essere invece riservata all’esplorazione dei tunnel della Zerostrasse e da un drink in uno dei bar dei Giardini. La sera non dovrebbero poi mancare la visita al Museo dell’olio d’oliva e una bella cena in una taverna tipica dell’Istria. I suggerimenti per le successive 24 ora sono: il Parco Nazionale delle Isole Brioni e l’Acquario di Verudella. Anche per il secondo giorno sono suggeriti alcuni locali, bar ed enoteche da non perdere assolutamente. Naturalmente, il reportage non si limita a suggerire alcuni luoghi e siti da visitare. Infatti, Henton ricorda ai lettori che l’Arena di Pola è uno degli anfiteatri romani più grandi e meglio conservati al mondo. “Questa enorme struttura ellittica – spiega l’autrice dell’articolo pubblicato dal Times – ospita nei suoi tunnel sotterranei una piccola mostra permanente sulla produzione del vino e dell’olio d’oliva e un intero carico di anfore rinvenute al largo della costa di Pola nel 1956”. Il reportage offre inoltre brevi informazioni sulle altre attrazioni di Pola e un elenco dei ristoranti, delle pizzerie, dei caffè bar e delle enoteche da non perdere assolutamente. Non mancano nemmeno le informazioni sugli hotel e le altre strutture ricettive presenti in città. È spiegato inoltre come raggiungere Pola dalla Gran Bretagna. A tale proposito, il The Times ricorda che durante tutte l’estate la città istriana può essere facilmente raggiunta con voli diretti da Londra, Bristol, Glasgow, Birmingham e Manchester. Ai lettori si ricorda che l’aeroporto di Pola dista soli 15 minuti dal centro città, che può essere raggiunto a bordo di una navetta messa a disposizione dallo scalo oppure optando per il più costoso taxi.
Nel caso qualcuno decidesse di trascorre a Pola più di 48 ore è consigliata una visita anche alle altre principali località turistiche dell’Istria.
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