«L’autocaravan non è fonte di degrado»

La precisazione della presidente dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, Isabella Cocolo

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«L’autocaravan non è fonte di degrado»

A confutazione di quanto pubblicato il 7 ottobre 2021 Camper, turismo a costo zero. Anche se la stagione è ormai agli sgoccioli i caravan continuano a occupare il suolo pubblico di notte dove la stessa foto riprodotta evidenzia un corretto parcheggiare, l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti – www.coordinamentocamperisti.it – ricorda che:
le AUTOCARAVAN sono autoveicoli previsti nell’articolo 54 del Codice della Strada Codice della Strada in vigore dal lontano 1992 le definisce: aventi una speciale carrozzeria ed attrezzati permanentemente per essere adibiti al trasporto e all’alloggio di sette persone al massimo, compreso il conducente. Pertanto, non devono essere assimilate alle CARAVAN che sono dei rimorchi previsti nell’articolo 56 del Codice della Strada Codice della Strada, alle tende o ad altre voci attinenti al campeggiare;
la sosta delle autocaravan NON costituisce e NON va confusa con il campeggio; in quanto la prima è componente statica della circolazione stradale mentre il campeggiare è un’attività che non attiene alla circolazione stradale. La sosta – di tutti i veicoli e, quindi, anche delle autocaravan – non necessita né di attrezzature né di servizi. L’autocaravan, dunque, può sostare alla stessa stregua di qualsiasi altro veicolo. Sulla circolazione delle autocaravan è intervenuto il Ministero dei Trasporti con le direttive n. 31543/07, recepite dal Ministero dell’Interno con circolare n. 277/08 dall’A.N.C.I., dall’U.P.I. e dal Corpo Forestale dello Stato con prot. n. 1721/). Ulteriore conferma proviene dalla giurisprudenza amministrativa con la sentenza del T.A.R. Calabria, Sez. 1, n. 2093/2017 che censurava la restrizione imposta alla sosta delle autocaravan, dalla sentenza T.R.G.A. Bolzano, n. 69 del 19.3.2019 e dalla sentenza T.R.G.A. Trento, n. 179 del 27.10.2020 ove si legge: “La questione del transito e della sosta degli autocaravan sulle strade pubbliche è stata ampiamente esaminata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella direttiva prot. n. 31543 dd. 2.4.2007 ed è stata anche oggetto di numerose note ministeriali di chiarimento in ordine alle preclusioni adottate da vari Comuni nei confronti degli autocaravan. A tal riguardo, il Ministero ha reiteratamente affermato che non c’è differenza alcuna tra un autocaravan ed un altro veicolo, sicché, anche se gli spazi di sosta sono limitati, non è possibile effettuare discriminazioni, con sentenza del T.A.R. Liguria n. 111 del 13.02.2021 si precisa: “Con la successiva censura viene denunciata la violazione dell’art. 185 del codice della strada, in quanto l’ordinanza gravata ha frapposto indebiti ostacoli alla sosta degli autocaravan nel territorio comunale;
il turismo in autocaravan è un turismo sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale, come evidenziato nella Relazione Luis Queirò sulle nuove prospettive e le nuove sfide per un turismo europeo sostenibile, approvata il 12 settembre 2005 dai membri della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo. Infatti, al punto 11e sancisce: ‘‘Si riconosce il contributo del turismo itinerante, così come quello del turismo su caravan e autocaravan, nel ridurre gli effetti negativi del turismo di massa, come la capacità di disperdere le concentrazioni di turisti. Si sottolinea il bisogno di promuovere misure di sostegno che contribuiscano al suo sviluppo, in particolare per rimediare alla mancanza di strutture attrezzate per i parcheggi, siti di sosta multifunzionali e depositi per caravan e autocaravan in tutta la comunità”;
viaggiare in autocaravan è vacanza sociale; perché su ogni autocaravan viaggiano mediamente tre persone, e in molti casi ci sono minori. Ciò consolida il rapporto all’interno della famiglia, poiché il microspazio dell’autocaravan consente alla famiglia di riscoprirsi unita, in una dimensione intima che favorisce il colloquio e un proficuo scambio di esperienze. In questo contesto sorgono tra genitori e figli utili complicità che portano ad apprezzare gli aspetti salienti di un territorio;
l’autocaravan consente di superare gli ostacoli della disabilità. È infatti accertato che in Italia il 7% dei proprietari di autocaravan la utilizza quale ausilio protesico, avendo a bordo un cittadino portatore di una disabilità, che in tal modo potrà fruire il territorio a pari dignità e con le stesse opportunità;
la mobilità e autonomia in autocaravan amplia le possibilità di conoscenza di un territorio in tutta la sua estensione, a differenza del turismo di massa che si concentra in poche località;
l’autocaravan NON è fonte di degrado del decoro e dell’ambiente; poiché, dopo aver sostato, riparte lasciando integro il territorio;
l’autocaravan NON mette in pericolo l’igiene e la salute pubblica; poiché, al contrario degli altri veicoli, è autonoma, essendo dotata d’impianti interni che raccolgono i residui organici e le acque chiare e luride. Sul punto, con direttiva prot. n. 31543/2007 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano ha chiarito che “…le autocaravan, per il loro allestimento, che comprende serbatoi di raccolta delle acque inerenti cucina e bagno, sempre che siano debitamente ed idoneamente utilizzate, sono veicoli che non possono mettere in pericolo l’igiene pubblica”. Per quanto attiene alla produzione di rifiuti non v’è dubbio che possano essere prodotti da qualsiasi tipologia di turista ed è un comportamento sanzionabile a prescindere dall’utilizzo di un veicolo.
l’autocaravan NON minaccia l’ordine e sicurezza pubblica; anzi, chi viaggia in autocaravan contribuisce a creare sicurezza, poiché favorisce il controllo del territorio, per la possibilità di rilevare e segnalare tempestivamente alle Forze dell’Ordine eventuali azioni criminose in atto nei luoghi in cui sosta. Inoltre, le direttive del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano (fra le quali la direttiva prot. n. 31543 del 2 aprile 2007) e numerose sentenze evidenziano che: l’autocaravan NON rappresenta una turbativa all’ordine e sicurezza pubblica, essendo inverosimile che il transito, la fermata o la sosta di tale autoveicolo rechi pregiudizio a quel complesso di beni giuridici fondamentali e interessi pubblici primari sui quali si regge l’ordinata e civile convivenza, impedendo agli individui di vivere tranquillamente nella comunità e di agire in essa per manifestare la propria individualità e soddisfare i propri interessi, conclude la precisazione la presidente dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, Isabella Cocolo.

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