L’artigianato è una priorità

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L’artigianato è una priorità

Favorire l’attività delle imprese nei mercati, attuare iniziative per la soluzione di problematiche inerenti l’organizzazione, la gestione e lo sviluppo delle imprese, attivare specifiche convenzioni per migliorare l’operatività di ogni singola azienda e promuovere iniziative di settore quali seminari, convegni, manifestazioni e fiere. Di questo si occupa la Confartigianato dell’Istria, l’organizzazione più rappresentativa degli artigiani e delle piccole imprese della penisola, che da qualche mese ha una nuova guida, un nuovo presidente. Si tratta del parentino Robert Momić, che prima di occupare la più alta carica della Confartigianato ricopriva il ruolo di responsabile della Categoria dei pescatori, una tra le tante rappresentate dall’organizzazione. Nonostante abbia da poco assunto l’incarico, il neo presidente ha comunque accettato di parlare con noi e presentare i piani presenti e futuri dell’organizzazione, ma anche le principali problematiche dell’artigianato e delle piccole imprese dell’Istria, i cui interessi continueranno a essere rappresentati e tutelati in ogni campo e nei confronti di qualsiasi pubblica amministrazione dalla Confartigianato. Parola di Robert Momić, che ha colto l’occasione dell’incontro per ringraziare i soci per la fiducia (unanime) accordatagli. Fiducia che il neo presidente intende assolutamente ripagare con l’umiltà e il duro lavoro, tra l’altro già iniziato.

Il sostegno della Regione

In qualità di neo presidente dell’organizzazione degli artigiani istriani, il presidente ha infatti già organizzato una serie di riunioni e incontrato i responsabili di ogni categoria rappresentata dalla Confartigianato e i vertici delle singole associazioni degli artigiani sparse sul territorio. In questi primi mesi di mandato non sono mancati nemmeno gli incontri con i vertici della Regione istriana – che hanno rinnovato il pieno sostegno all’organizzazione – e con gli assessori regionali, assieme ai quali nelle prossime settimane e mesi saranno definite con cura le priorità e le attività di sostegno all’artigianato. “A quel punto convocheremo la nostra Commissione per l’economia e assieme alla Regione istriana e alla Camera d’Economia cercheremo di far valere le nostre ragioni e le nostre richieste, anche ai livelli più alti” ha detto Momić, il quale spiega come molte delle problematiche che toccano da vicino gli artigiani e i piccoli imprenditori non possono essere risolte né dalla Confartigianato né dalla Regione, ma soltanto dal governo.

Corsi di perfezionamento

“Soltanto l’Esecutivo può ad esempio ridurre l’IVA (PDV), i cui importi rappresentano un ostacolo di non poco conto per i ristoratori e gli operatori turistici. Un altro problema particolarmente sentito, ma di non facile risoluzione, riguarda il confine marittimo tra Croazia e Slovenia nel Golfo di Pirano. Un problema che tocca da vicino soprattutto i pescatori e che può essere risolto, anche in questo caso, soltanto dallo Stato. Escluse le diverse problematiche che la Confartigianato può soltanto fare presenti ai livelli più alti, esistono numerose altre questioni che l’organizzazione istriana degli artigiani può risolvere. A tale proposito, il neo presidente ha voluto ricordare che i titolari dei laboratori artigianali e delle piccole e anche medie imprese possono rivolgersi in qualsiasi momento all’organizzazione e richiedere un aiuto o un consiglio legale. “Inoltre – continua – tutti i nostri soci possono ad esempio richiedere informazioni in merito alla pensione e molto altro ancora. La Confartigianato organizza o cofinanzia ad esempio i corsi di perfezionamento o riqualificazione, indispensabili per poter aprire un’azienda. A tale proposito, Momić ha sottolineato che, di recente, l’organizzazione degli artigiani dell’Istria ha raggiunto un accordo di collaborazione con la Facoltà di Marineria di Fiume, dove i pescatori istriani potranno seguire corsi, dare esami e continuare il loro percorso di studi. I corsi saranno finanziati in parte dalla Confartigianato.

La mancanza di manodopera

Sempre parlando di pescatori, ha evidenziato che, su iniziativa dell’associazione che raggruppa gli artigiani della penisola istriana, l’amministrazione regionale ha delegato a Graciano Prekalj la responsabilità del settore pesca. “Dunque, in Istria abbiamo ora una persona delle istituzioni impegnata a trovare soluzioni per uno dei nostri settori più importanti”, ha commentato il presidente, dalle cui parole successive emerge che un problema che tocca da vicino praticamente tutti i comparti dell’artigianato locale riguarda la difficoltà nel reperire manodopera e forza lavoro. Un problema particolarmente sentito in questo periodo dagli operatori turistici, sia grandi che piccoli. Nel tentativo di ovviare, almeno in parte, alla cronica mancanza di forza lavoro, proprio di recente la Confartigianato ha siglato un accordo con l’HR Partner International, un’agenzia specializzata in risorse umane, che dovrebbe aiutare le piccole aziende alberghiere a reperire personale in Montenegro. Momić ha rilevato che l’agenzia già collabora con grandi aziende del turismo come la Maistra e la Valamar.

Custruzioni, ridurre i divieti

Il neo responsabile dell’organizzazione degli artigiani ha parlato poi anche degl agricoltori, il cui problema principale è rappresentato dai bassi prezzi d’acquisto con cui vengono loro pagati i differenti prodotti. “La situazione non è delle migliori” ha evidenziato Momić, il quale ha successivamente rilevato che la Confartigianato lavora alla stesura di un accordo comune con l’associazione dei commercianti e degli agricoltori della Regione litoraneo-montana. L’obiettivo è raggiungere un’intesa che permetta agli agricoltori di piazzare i loro prodotti sul mercato a prezzi maggiori rispetto a oggi. “Insomma, ogni comparto ha i suoi problemi, grandi o piccoli” ha commentato il presidente, che non dimentica nemmeno quello edile, il cui problema principale riguarda i divieti estivi di costruire approvati dalla quasi totalità delle località turistiche della penisola istriana. “Ritengo che in questi caso ci siano ampi margini di manovra. Vedremo di lavorare assieme alle amministrazioni locali, che potrebbero ridurre da tre a due mesi soltanto il periodo di divieto” ha detto Momić, che nonostante le tante difficoltà ritiene che la situazione dell’artigianato in Istria sia tutto sommato molto buona, anche se siamo ancora lontani dai livelli pre-crisi del 2008, quando in Istria operavano oltre 9.100 laboratori artigianali e piccole aziende.

I servizi al primo posto

“Oggi sono 7.526” ha rilevato Momić, affiancato da Eros Sorić, segretario della Confartigianato istriana. Secondo loro l’artigianato è comunque in ripresa rispetto al 2016 e il 2017. A proposito di numeri, Sorić ha evidenziato che quello delle persone occupate nelle piccole e medie imprese artigiane è al momento di 13.320 individui. Il numero massimo di dipendenti è stato raggiunto la scorsa estate, quando nel comparto artigianale dell’Istria erano impiegate oltre 18mila persone. Sorić ha inoltre evidenziato che il 36,13 per cento delle aziende artigianali opera nel settore dei servizi, mentre il 18,31 p. c. degli artigiani si occupa di commercio. Il 14,07 p. c. si occupa, invece, di ristorazione e turismo, mentre il 10,24 p. c. di produzione.

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