La Regione istriana ha assegnato buoni-casa

Iniziativa per trattenere i quadri. Contributi di 20mila euro a sette dipendenti del settore sanitario

0
La Regione istriana ha assegnato buoni-casa
La firma dei contratti. Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

L’Istria è stata una delle prime a intuire l’emergere di difficoltà come la carenza di professionisti nella sanità. E per prima ha trovato il modo di rispondere. “Abbiamo puntato sul far conoscere le opportunità e soprattutto la qualità della vita offerta da questo territorio”, ha detto il presidente della Regione, Boris Miletić, aggiungendo che l’attuale amministrazione regionale ha adottato tutta una serie di misure e previsto diversi benefit per attrarre oppure trattenere in Istria i camici bianchi. Tra i tanti vantaggi pensati appositamente per i medici, figura pure il bonus prima casa o come spiegato da Boris Miletić e dell’assessore regionale alla Sanità e l’Assistenza sociale, Gordana Antić – un contributo (di 20mila euro) per l’acquisto della prima casa di abitazione a favore di medici, infermieri e di qualsiasi altra figura professionale impegnata nel settore sanitario e socio-assistenziale.

Sebbene lanciata di recente, quest’ultima iniziativa ha già riscosso un discreto successo. Lo dimostrano i sette contratti per l’assegnazione dei bonus/contributi firmati proprio ieri dallo zupano e dai diretti interessati (cinque dipendenti delle Case della salute dell’Istria, un dipendente dell’Istituto formativo di Salute pubblica della Regione istriana e un dipendente dell’Ospedale “Marin Horvat” di Rovigno), vincitori del bando lanciato qualche mese fa dalla Regione. Si tratta di Petra Maras, specializzanda in Ginecologia ambulatoriale presso le Case della Salute, Sabina Miler, infermiere capo presso la Casa della Salute di Umago, Angela Opačić, fiosterapista presso l’Ospedale di Rovigno, Aurela Oroshi, medico di base presso l’Ambulatorio di Albona, Sanja Pačić Rojnić e Andriana Knežević, infermiere presso le Case della Salute di Pola e Mario Bištrović, ingegnere sanitario presso l’Istituto formativo di salute pubblica di Pola. Mentre le altre vincitrici del bando sono nate e vissute sempre in Istria, Mario Bistrović è l’unico ad essersi trasferito in Regione, per la precisione a Pola, dove vive e lavora da ormai dieci anni. Firmati i contratti e congratulatosi con i camici bianchi e le infermiere, Miletić ha tenuto a ricordare come l’istruzione, l’assistenza sociale e la sanità e la salute pubblica siano le priorità della sua amministrazione, che nel solo 2024 ha aumentare del 422 p.c. (portandole a 4,45 milioni di euro) le risorse destinate a quest’ultimo settore. “Per quanto riguarda le risorse umane e i nostri programmi per attrarre e trattenere in Istria il personale medico, la Regione ha aumentato i fondi addirittura del 1.127 p.c.”, ha rivelato il presidente della Regione, che tornato sul concorso per l’assegnazione dei bonus casa ha rilevato che le richieste sono state 8, di cui una non valida. Gordana Antić ha quindi ricordato che il bando è ancora aperto poiché la Regione ha a disposizione ancora tre bonus casa. L’assessore ha poi parlato anche delle altre misure, ricordando che di recente l’amministrazione ha assegnato i premi – fedeltà del valore di 700 euro ai dipendenti che da 5-10 anni lavorano nel settore pubblico della sanità e l’assistenza socio-sanitaria e di 1.400 a coloro che nel settore lavorano, invece, da più di 10 anni. Inoltre, i medici e gli infermieri che hanno dato la loro disponibilità a lavorare più ore durante l’estate, riceveranno presto un premio di 900 euro. E ancora non è tutto, visto che la Regione ha previste diverse agevolazioni, sostegni e contributi vari per i camici bianchi.

Boris Miletić e Gordana Antić insieme ai medici/infermieri riceventi il bonus prima casa.
Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display