La mia casita, incastro… vincente

Tra laboratori di costruzione nella tecnica della muratura a secco, viaggi in trenino e altre attività, è stata portata a termine con successo un’altra edizione dell’iniziativa che dal 2006 viene promossa dalla Città di Dignano, volta al restauro e alla conservazione di queste tipiche costruzioni in pietra

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La mia casita, incastro… vincente

Portata a termine con successo un’altra edizione dell’azione “Moj kažun – La mia casita”. Si è conclusa domenica pomeriggio con le ultime attività l’iniziativa che dal 2006 viene promossa dalla Città di Dignano, volta al restauro e alla conservazione di queste tipiche costruzioni in pietra. Ancora una volta, la manifestazione si è rivelata un’occasione preziosa per riscoprire e valorizzare un patrimonio architettonico e culturale spesso dimenticato: le casite e i muretti a secco. Questi elementi, nati dalla sapienza costruttiva contadina, raccontano una storia di equilibrio tra uomo e natura, di lavoro paziente e rispetto per il territorio. Attraverso attività pratiche, riflessioni condivise e momenti di scoperta, il progetto ha permesso di avvicinarsi a queste strutture non solo come semplici manufatti, ma come simboli identitari e testimonianze vive di un sapere antico.
Durante gli scorsi due fine settimana, i partecipanti hanno potuto godersi un giro panoramico in trenino alla scoperta della casite e dei muretti a secco, partecipare ai laboratori di costruzione nella tecnica della muratura a secco, ed esprimere la propria creatività nei laboratori artistici ispirati al patrimonio istriano. C’è stata pure la Fiera della creatività.

Principi di ordine e proporzione
Vediamo com’è andata. Il sabato mattina è stato dedicato al laboratorio di costruzione nella tecnica della muratura a secco, guidato da Branko Orbanić, che nei due weekend ha visto la partecipazione di 21 interessati, dell’Istria e della Slovenia. Come si è potuto sentire “La muratura a secco è una tecnica costruttiva basata sull’assemblaggio di pietre naturali senza leganti, che sfrutta l’equilibrio e l’incastro per garantire stabilità strutturale. La composizione dei muretti a secco segue principi di ordine e proporzione, con una precisa selezione delle pietre per forma, dimensione e funzione. L’assenza di malta consente alla struttura di “respirare” e di adattarsi dinamicamente ai movimenti del terreno, rendendola durevole e resiliente”.
Immancabili i giri panoramici in trenino, programma che ha affascinato ugualmente grandi e piccoli. Accompagnati dal simpaticissimo Šandor Slacki si è fatto un giro del Parco delle casite: “Queste che vedete sono le casite, tipiche costruzioni in pietra a secco che un tempo servivano ai contadini come rifugio dal sole o dalla pioggia, o per custodire gli attrezzi e i prodotti del lavoro nei campi. Sono realizzate interamente senza malta, soltanto con pietre locali sapientemente incastrate. Guardate la cupola: è costruita a falsa volta, una tecnica antichissima che permette alla struttura di reggersi soltanto grazie all’equilibrio delle pietre. In cima hanno tutte un bel ‘pimpignol’ – dei veri gioielli dell’architettura contadina, perfettamente integrati nel paesaggio istriano. E poi tutti in treno alla volta di Peroi, dove si è fatta sosta presso la chiesa sconsacrata di S. Stefano, avanti verso la zona che ospita le due casite, per arrivare fino alla chiesa di S. Fosca e le tre casite.

 

Foto: Vanja Stoiljković

I laboratori artistici
E ancora i laboratori artistici guidati di pittura su tela “Juice & Paint”, per i più piccoli, e “Wine & Paint”, per gli adulti. Entrambi guidati da Anita Pilat, hanno visto i partecipanti dipingere la propria casita. Esigente? “Un po’ sì – afferma Marina di Dignano –, ma con la guida e con un po’ d’aiuto dell’insegnante, ci si arrangia. È la prima volta che partecipo a un laboratorio di questo tipo e sono contenta di come sia andata. Il risultato è davvero soddisfacente e… gli troverò un posto sul muro del salotto”.
Ricorderemo che il territorio di Dignano è l’area con la più alta concentrazione di casite nella Regione istriana (2.000). In due decenni di durata, l’azione “La mia casita” ha permesso il restauro e il recupero di numerose strutture costruite con la tecnica tradizionale della muratura a secco. Quest’anno la manifestazione è stata organizzata dall’Università popolare aperta di Dignano con il sostegno della Città. Soddisfatti anche gli organizzatori. “Attraverso il divertimento e la condivisione, abbiamo promosso l’importanza della costruzione a secco e la tutela delle casite – veri simboli della nostra identità e del nostro patrimonio culturale. Fortunatissimi con il tempo, che è stato soleggiato durante tutta la durata”, contenta la direttrice dell’UPA, Jelena Kancijanić.

 

 

 

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