La famiglia dell’Acquario di Pola continua a crescere

La collezione «Habitat umidi - acque dolci fredde» è più ricca di un banco di avannotti della carpa Koi donati da un allevatore

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La famiglia dell’Acquario di Pola continua a crescere

Cresce la famiglia dei pesci d’acqua dolce all’Acquario di Pola. Grazie a una donazione dell’allevatore Vlado Basetić, la collezione “Habitat umidi – acque dolci fredde” è più ricca di un banco di avannotti della carpa Koi, un genere di carpa colorata allevata esclusivamente per scopi decorativi. Le carpe Koi, o meglio nishikigoi (letteralmente: carpa broccata) o carpa giapponese, è la varietà ornamentale addomesticata della carpa comune (Cyprinus carpio). Viene allevata per scopi decorativi negli stagni e nei laghetti da giardino. I colori più comuni comprendono il bianco, il nero, il rosso, il giallo, il blu e il color crema. Le Koi sono state sviluppate dalla carpa comune in Cina durante la dinastia Jìn: se ne hanno le prime notizie a partire dal V secolo a.C. La carpa giunse poi anche in Europa grazie ai traffici dell’Impero Romano che la diffusero per la prima volta anche nelle abitazioni e nei giardini privati che disponevano di laghetti e fontane. L’acquario di Pola ringrazia l’allevatore per il valido apporto alle sue collezioni di organismi d’acqua dolce.

Un banco di avannotti Koi: costosa donazione di Vlado Basetić

A gentilezza si ricambia con gentilezza, per cui prossimamente l’Acquario di Verudella darà in cambio al donatore alcune settimane di rifornimento di piccoli crostacei della specie Artemia salina. Tra acquari, giardini zoologici e allevatori, è norma comune ricorrere a scambi di organismi animali e vegetali per favorire la ricerca, lo studio, la riproduzione in cattività, la conservazione delle specie a rischio e naturalmente la divulgazione scientifica. Diversamente, gli acquisti sarebbero quasi proibitivi. Per esempio, le Koi sono pesci molto apprezzati e tra i più costosi in commercio. Ci sono esemplari pagati in cifre milionarie, benché il loro progenitore sia la carpa comune (Cyprinus carpio). Il segreto sta naturalmente nella selezione, e in questo gli allevatori giapponesi hanno fatto miracoli perché oggi si dispone di più di 80 varietà di Koi. Il banco di avannotti Koi dell’Acquario di Verudella conta un centinaio di individui nati appena qualche giorno fa. I più fortunati vivranno 20, 30 anni, raggiungeranno la maturità sessuale a tre, una lunghezza di 40 cm e un peso medio di 20 chilogrammi. Sono pesci pacifici che denotano un livello d’intelligenza caratteristico dei pesci “meglio dotati”: riconoscono il “padrone” dalla voce e dimostrano di gradirne la presenza.

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