
Anche se il titolo mondiale tra i piloti manca dal 2007 e quello dei costruttori dall’anno dopo, la Ferrari continua a mantenere il suo fascino. Se ne è resa conto anche una comitiva di 43 allievi della Scuola media superiore itlaliana “Dante Alighieri” che nella giornata di lunedì hanno trascorso alcune ore nell’ammirare la storia e i segreti del Cavallino Rampante. Un’uscita, che a detta della direttrice dell’istituzione Debora Radolović, ha incontrato i favori dei partecipanti, specialmente coloro che sono affezionati al rosso della Ferrari.

Prima tappa obbligatoria di questa gita di un giorno il Museo della Ferrari a Maranello dove è raccontata la storia sportiva di uno dei marchi italiani più famosi nel mondo. Dalle prime gare agli ultimi successi, dalle prime vetture che si sono distinte nei campionati di varie discipline di macchina da corsa a quelle che si sono distinte a cavallo tra i due millenni. E ovviamente la storia e i successi dei piloti che hanno fatto diventare grande la scuderia voluta fortemente da Enzo Ferrari. Ovviamente nessuno si è lasciato sfuggire l’occasione di fotografarsi davanti alle vetture che hanno fatto la storia della scuderia. Dopo la vista al Museo, la comitiva si è spostata nella Fabbrica Ferrari per capire come venivano e vengono costruite le macchine con lo stemma del Cavallino Rampante. La tappa successiva è stata il circuito della Ferrari a Fiorano, dove dal 1972 si sono svolti i test delle vetture da competizione e stradali.

Esaurita la parte dell’escursione dedicata alla Ferrari, la comitiva ha raggiunto la città di Modena distante poco meno di 20 chilometri. Qui gli alunni hanno trascorso due ore per conoscere da soli il centro della realtà dell’Emilia Romagna, ricca di gioielli architettonici. Nel 1997 infatti la Cattedrale di Modena, la Torre Civica e Piazza Grande sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
L’uscita degli allievi della “Dante” è stata resa possibile grazie anche al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Unione Italiana. Ad accompagnare gli alunni accanto alla direttrice Debora Radolović sono stati i prof. Tina Brajković, Denis Gentilini ed Eduard Filipčić Rozze.
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