La base aerea militare sarà presto operativa

Altura. Lavori in corso per fare ritornare l’aeronautica

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La base aerea militare sarà presto operativa

È ormai passato quasi un anno dall’annuncio del ritorno dei militari, o meglio dell’aeronautica militare, a Pola. Tuttavia, dal giorno dell’annuncio da parte del ministro della Difesa, Damir Krstičević, poco o nulla è cambiato. O almeno è stato così fino a ora.

Camion e ruspe in pista

Da qualche giorno, l’ex base aerea di Altura è invasa da camion e ruspe. Ma anche di militari in divisa, al momento impegnati in interventi di manutenzione delle aree verdi e in operazioni di recupero dei vecchi edifici e degli impianti che sorgono all’interno del perimetro della base. Operazioni che è previsto debbano essere ultimate entro i prossimi due o al massimo tre mesi. Il dicastero retto dal ministro Krstičević ha infatti già fissato la data dell’inaugurazione della nuova area militare di Pola che, a quanto pare, porterà il nome “Hrvatski branitelji Istre” (Difensori croati dell’Istria). Il ritorno dell’Esercito nel capoluogo economico-finanziario della penisola istriana è parte integrante di un più ampio programma operativo di riposizionamento strategico delle forze armate croate sul territorio. Un programma pensato e fortemente voluto dal ministero della Difesa, il cui principale obiettivo è garantire una migliore protezione dei cittadini e al contempo conferire maggiore sicurezza al Paese. Altri obiettivi secondari sono il miglioramento degli standard di vita del personale delle forze armate, la promozione dell’immagine dell’Esercito croato e dei valori della Guerra patriottica. Il recupero e la riapertura della base aerea di Altura sono inoltre parte del progetto di recupero delle ex aree militari dismesse.

Qualche trasloco

Dei lavori in corso in questi giorni allo scalo militare di Pola hanno parlato alcuni responsabili del ministero della Difesa, i quali hanno sottolineato che gli interventi di recupero della base militare – intensificatisi soltanto nelle ultime settimane – sono iniziati ancora lo scorso mese di febbraio. Dal dicastero fanno inoltre sapere che la base di Altura ospiterà il Reparto servizi del Comando delle forze operative di supporto, che dunque sarà trasferito dall’odierna sede di Vergarolla. Inoltre, allo scalo militare di Altura sarà trasferito anche il Nucleo militare di sviluppo del 4° Reggimento fanteria dell’Esercito croato di terra. Ma soprattutto, la base aerea-militare sarà il nuovo quartier generale dei droni (gli aeromobili a pilotaggio remoto) militari, che saranno soprattutto utilizzati per il controllo dei confini di terra e di mare, ma anche per il monitoraggio e la prevenzione degli incendi boschivi. Dal ministero fanno inoltre sapere che nei prossimi due anni l’Esercito trasferirà ad Altura circa 150 militari, il cui ritorno a Pola avverrà in più fasi. Ancora non si sa quante.

Discussioni e accordo

L’unica cosa certa è che con la rimessa in funzione della base polese si chiude un lungo periodo di discussioni circa il futuro dell’area di circa 25 ettari, che 7 anni fa l’allora governo dichiarò priva di interesse militare. Una sentenza che l’attuale ministro della Difesa, Damir Krstičević, ha deciso di ribaltare nel mese di luglio del 2018, quando nel corso di una seduta del Sabor annunciò la volontà dell’Esecutivo di riaprire lo scalo militare polese, dicendo che lo avrebbe fatto nonostante l’opposizione di molti, soprattutto in Istria. Effettivamente, le istituzioni e i vertici politici locali si sono sempre detti contrari all’idea. Tuttavia, nel corso della seduta polese del governo dello scorso mese di settembre, l’Esecutivo e i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche locali sono giunti a un compromesso, che prevede la cessione di un’ampia area della vecchia base al Comune di Lisignano.

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