Medolino specialista nella creazione delle recycling station. La stagione turistica appena trascorsa ha offerto una propria immagine decorativa anche grazie ai rifiuti. L’impossibile è diventato possibile. E validi esempi d’arte del riciclaggio restano sempre utili anche d’inverno. Basta adocchiare quanto collocato sopra l’insenatura sabbiosa che ha dato nome all’abitato di Valsabbion. A fianco del campetto sportivo, molto frequentato nel fine settimana, ci sta in bella mostra un delfino. O meglio una delfina, “Kate”, che esibisce un cartello indicativo per l’uso, fornendo un’utile lezione in materia di ecologia ed educazione ambientale. “Sono l’unico pesce – recita la scritta – cui piace nutrirsi di bottiglie di plastica! Inserisci nella mia pancia i vuoti, acciocché non diventi affamata. E tieni bene in mente: solo a me piace la plastica. Ai miei amici nel mare fa male. Mantieni pulito l’ambiente marino e ricicla!”
Ricapitolando le regole
Ma il pesce di metallo fusiforme ha anche altro da comunicare, dati di fatto che non guasta ripetere in continuazione: la plastica nel mare non è biodegradabile, ma si trasforma in microplastica, vale a dire in frammenti minori di 5 millimetri, che come tali sono in grado di attirare metalli pesanti, virus e batteri, in concentrazioni elevatissime. Tutto ciò raggiunge il sistema digerente dei pesci e degli altri organismi marini e con il loro consumo pure l’organismo umano. La bella installazione è stata creata dall’Associazione Medulin Art in collaborazione con la ditta Alu Grad. Peccato che il monito ecologico sia scritto solo in croato e in inglese. A conti fatti, in materia di tutela e rispetto dell’ambiente, più vasto è il bacino dei destinatari del messaggio, migliori saranno i risultati.
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