Italia e Croazia soffrono di problemi economici e sociali comuni

Prima visita ufficiale a Pola del Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini

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Italia e Croazia soffrono di problemi economici e sociali comuni

Prima visita a Pola e alla sua Comunità degli Italiani per il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, scortato per l’occasione dal Console onorario Tiziano Sošić e dell’assistente Ileana Jančić. Una visita di “conoscenza e di apprendimento”, come ha avuto modo di definirla l’illustre ospite, che per la sua missione in Croazia dichiara di essere stato investito dalla Farnesina di due compiti principali: l’appoggio al mantenimento e alla diffusione della lingua e della cultura italiane nel territorio di competenza del Consolato generale, e l’appoggio alle relazioni economiche tra i due Paesi. “Italia e Croazia soffrono di problemi economici e sociali comuni – ha detto – e sono la crescita economica stentata e una preoccupante fuga di professionisti che impoverisce e indebolisce ulteriormente le due economie”. Il compito del Consolato generale sarà dunque anche quello di rafforzare il tessuto economico e sociale, spianando la strada agli investimenti italiani in Croazia, alla formazione degli imprenditori, alla circolazione di beni, capitali, conoscenze ed esperienze maturate da questa e da quella parte del confine. Entra nel novero degli impegni futuri del Consolato generale anche la promozione di un tipo di turismo diverso, un turismo intelligente, chiamiamolo culturale, che sia capace di favorire conoscenze e legami che esulino dalla mera consumazione della vacanza al mare.

Davide Bradanini (primo piano) con Tiziano Sošić

La realtà italiana polese
Nel corso dell’incontro con i connazionali di Pola, a Bradanini è stata illustrata la piccola ma complessa e delicata realtà italiana polese. La presidente della Comunità degli Italiani, Tamara Brussich, ha snocciolato la storia e le attività promosse dal sodalizio, ma anche quella degli asili pubblici italiani di cui è direttrice. Ana Ćuić Tanković ha fatto altrettanto per il Centro studi di musica classica dell’Unione Italiana, di cui è direttore didattico, le due presidi Susanna Cerlon e Debora Radolović hanno presentato al Console la scuola elementare italiana “Giuseppina Maritnuzzi” e la Media Superiore “Dante Alighieri”. Liana Fortunato Diković si è soffermata sull’attività del Servizio bibliotecario centrale per la Comunità Nazionale Italiana della Biblioteca civica di Pola, Vito Paoletić ha riservato la sua parte di tempo alle presentazioni della Società artistico-culturale “Lino Mariani”, mentre Ervino Quarantotto ha speso qualche parola per descrivere la funzione del Consiglio per la minoranza nazionale italiana di cui è presidente.

L’incontro alla Comunità degli Italiani di Pola

Il ponte tra Italia e Croazia
In mattinata il Console generale si è fatto accompagnare all’Università degli studi di Pola per un incontro con i vicerettori Valter Boljunčić e Mirjana Radetić Pajić, con Tea Golja ed Eliana Moscarda Mirković della Facoltà di studi interdisciplinari, culturali ed italiani nonché Lorena Lazarić del Dipartimento di scienze della formazione. Il Console generale ha dichiarato di avere una particolare predilezione per il mondo dell’Università e della ricerca, di essere stato informato dal predecessore sulle iniziative di collaborazione tra il Consolato generale e l’Ateneo e di voler proseguire sulla stessa strada, facendosi portavoce dei bisogni delle istituzioni che trasmettono e diffondono la lingua e la cultura italiane, creando quel “ponte tra Italia e Croazia” che l’Ambasciata italiana a Zagabria e il Consolato generale d’Italia a Fiume sono appunto in obbligo di creare. Succinta descrizione dell’Ateneo da parte del vicerettore Boljunčić: le Facoltà che si vanno moltiplicando soprattutto in funzione delle scienze naturali e mediche, della tecnologia e dell’informatica, accanto alle facoltà umanistico-letterarie di più lunga tradizione; un numero ormai non più irrilevante di 4.000 studenti (la maggior parte iscritti a Economia e Turismo, la Facoltà più longeva dell’Ateneo, nata 70 anni fa), la fitta rete di scambi e di collaborazioni internazionali che comprende i progetti Erasmus e contatti regolari con le Università di Bologna, Roma Tre, Rimini, Trieste, Udine ecc.
Lettori d’italiano
Eliana Moscarda Mirković della Cattedra di lingua e letteratura italiana ha ribadito che il Dipartimento vanta una tradizione lunga quarant’anni, un’aderenza al territorio molto sentita e un valore storico intrinseco, anche se le sue “cifre sono piccole”. Le collaborazioni internazionali sono orientate principalmente all’Italia, e precisamente a Università quali Padova, Chieti, Catania, Napoli e naturalmente Trieste, da cui attinge un numero considerevole di docenti esterni tra i propri collaboratori fissi. Gli studenti che all’Ateneo di Pola studiano italiano sono 70 in seno al Dipartimento (i futuri insegnanti di italiano) e altri 50 alla Facoltà di scienze della formazione (le future educatrici e insegnanti elementari). Il loro problema didattico più grave è l’assenza di un lettore di madrelingua, che l’Università di Pola ha perso tre anni fa, quando ne aveva ben due. Della grave carenza è stata informata l’Ambasciata di Zagabria, ma si spera che ora il Console generale faccia la sua parte nella catena delle sollecitazioni ufficiali, cosa che Bradanini ha promesso di fare immediatamente. Nella loro fitta agenda polese Davide Bradanini e Tiziano Sošić hanno incontrato pure il responsabile della Direzione della Polizia croata in Istria, Božo Kirin, il presidente del Tribunale regionale, Iztok Krbec, e il direttore delle carceri di Pola, Goran Terković.
«Grazie per la tutela dei diritti degli italiani»

Ileana Jančić, Tiziano Sošić, Boris Miletić, Davide Bradanini, Fabrizio Radin e Giuseppina Rajko

Durante la sua visita alla città dell’Arena, il Console generale d’Italia a Fiume, Davide Bradanini, accompagnato dalla sua assistente particolare, Ileana Jančić, e dal Console onorario d’Italia, Tiziano Sošić (presidente del Consiglio municipale di Pola), ha incontrato il facente funzione di presidente della Regione istriana, il connazionale Fabrizio Radin, e il sindaco di Pola, Boris Miletić.
Ottima collaborazione
Presente all’incontro pure la vicepresidente della Regione istriana eletta in quota CNI, Giuseppina Rajko. Durante l’incontro, tenutosi a porte chiuse, Fabrizio Radin ha sottolineato l’ottima collaborazione tra la Regione istriana e il Consolato generale a Fiume dicendosi convinto che continuerà a essere allo stesso livello anche in futuro. Si è parlato anche di temi attuali quali il coronavirus e la questione dell’entrata della Croazia nello Spazio Schengen.
Tagliati fuori
“Anche se facciamo parte dell’Unione europea – così Radin – siamo ancora tagliati fuori per cui l’entrata nel regime di Schengen è molto importante per la Croazia. Anche se ciò non rientra nelle sue competenze credo che lei possa fare da portavoce di questi nostri desideri. Il confine è una barriera che ci divide”, ha detto Radin.
Legami duraturi
Il Console dal canto suo ha aggiunto che Italia e Croazia sono legate da rapporti di collaborazione duraturi negli anni. “Il mio desiderio è di svilupparli ancora di più e su tutti i fronti. Pola e l’Istria garantiscono i diritti degli italiani e la Repubblica Italiana vi ringrazia di ciò. Parlare di minoranza italiana in queste terre ha un significato diverso e questa è una ricchezza”, le parole di Bradanini il quale ha detto che l’Italia è l’alleato maggiore della Croazia nel suo percorso che la porterà nel regime del Trattato di Schengen dicendosi comunque ottimista.
Lo Statuto di Pola
“Sono fiero dello Statuto della Città di Pola – ha sottolineato il sindaco Miletić – con il quala garantiamo la tutela dei dirtti di tutte le minoranze nazionali”.
Il primo cittadino ha pure sottolineato l’ottima collaborazione con la Comunità degli Italiani di Pola e il Consolato generale di Fiume.

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