Istria, ci sono 53 imprese ogni mille abitanti

Con oltre 10mila aziende la penisola vanta un tasso di imprenditorialità tra i più alti in Croazia

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Istria, ci sono 53 imprese ogni mille abitanti
Gli interni di una calzoleria a Pola. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

L’Istria vanta un tasso di imprenditorialità tra i più alti in Croazia. Nella nostra Regione, infatti, operano più di 53 imprese ogni mille abitanti. E il merito non può che essere attribuito all’intraprendenza degli istriani. Ma anche all’Amministrazione regionale e alla Confartigianato dell’Istria, le cui strategie congiunte hanno migliorato in maniera sensibile il clima imprenditoriale. Ad esserne convinti sono in modo particolare il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, e il responsabile della più rappresentativa organizzazione regionale dell’artigianato e della micro e piccola impresa, Robert Momić, incontratisi a Pola per discutere della forza e della resilienza del mondo delle imprese istriane. Accanto ai due presidenti, alla riunione hanno partecipato il vicepresidente della Regione, Tulio Demetlika, l’assessore regionale all’Economia, Elena Božac Čujić, il direttore dell’Agenzia di sviluppo IDA, Boris Sabatti, la vicepresidente della Confartigiano istriana, Karmen Gašparini e il segretario dell’organizzazione, Eros Sorić.
Il summit è stata anche un’ottima occasione per guardare indietro, tirare le somme sul lavoro svolto e valutare i risultati raggiunti. Un particolare accento è stato poi riservato al successo della terza edizione del Festival delle competenze e dei mestieri e della 16esima edizione della Fiera internazionale della pesca, della componentistica, degli accessori e degli sport acquatici “Crofish”. Oggetto di discussione sono stati poi l’applicazione “Stop radu na crno” (Stop al lavoro nero), i tanti workshop di aggiornamento professionale e le tante nuove collaborazioni siglate con partners sia croati che esteri.
L’interesse dei presenti è stato quindi nuovamente spostato sulle micro e piccole imprese istriane, il cui numero ha ormai abbondantemente sfondato quota 10mila. A fine 2024 le imprese registrate in Istria erano esattamente 10.459, ben 805 in più rispetto all’anno precedente. Il numero degli imprenditori, invece, supera di poco quelle delle imprese: sono 10.772. “Per quanto riguarda il numero delle piccole e medie imprese per ogni mille abitanti siamo i quarti in Croazia, mentre siamo i primi per numero di imprenditori”, ha commentato Momić.
L’attenzione si è poi spostata sulle normative vigenti in materia di artigianato e di commercio. Il presidente della Confartigianato ha quindi presentato agli ospiti il piano delle attività dell’organizzazione, tra le quali spiccano la prossima partecipazione dei soci a due eventi (PromoHotel e Agro TerraIstria), l’organizzazione delle Giornate dell’artigianato in Istria e dell’edizione 2025 della Festival dei mestieri dedicato ai ragazzi delle scuole elementari.
Lo zupano si è, invece, soffermato sul passato, quando – una ventina di anni fa – il problema dell’Istria era rappresentato dall’elevato tasso di disoccupazione. “Oggi la situazione è diametralmente opposta. Le imprese, ma anche il settore pubblico, hanno notevoli difficoltà nel reperire personale qualificato”, ha detto Miletić, secondo cui, oggi, il problema è rappresentato piuttosto dal rapporto tra pensionati e lavoratori. Il presidente ha subito tenuto a precisare, che in Istria la problematica è meno accentuata rispetto ad altre regioni della Croazia. Un altro tema toccato dallo zupano sono state le migrazioni. A tale proposito ha svelato che lo scorso anno 3.400 istriani hanno deciso di trasferirsi altrove. Tuttavia, il saldo non è negativo, anzi. Infatti, nel corso del 2024 sono state ben 8.600 le persone che hanno scelto di trasferirsi nella nostra regione. “Purtroppo – continua Miletić – anche in Istria, come del resto in numerose altre aree della Croazia e dell’Europa – abbiamo registrato più morti che nascite”. Ritornato poi sulla difficoltà a reperire personale qualificato, il presidente della Regione ha ribadito che il problema riguarda anche il sistema sanitario regionale e le aziende dell’ICT. Un problema che l’amministrazione regionale sta tentando di arginare con politiche e misure ad hoc.
Tornando infine all’exploit delle micro e piccole imprese istriane, tutti i presenti hanno concordato sul fatto che un grosso contributo è stato dato anche dall’IDA, ai tanti programmi di finanziamento e alle diverse linee creditizie promosso dalla Regione e dall’Agenzia di sviluppo stessa, in collaborazione con i principali istituti di credito.

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