Istravirgin, rassegna dell’eccellenza: il prodotto alla conquista del mondo

Inaugurate ieri nell’ex scuola elementare le Giornate dell’olio d’oliva novello

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Istravirgin, rassegna dell’eccellenza: il prodotto alla conquista del mondo
Ezio Pinzan, Tugomir Majdak, Edi Pastrovicchio, Diriana Delcaro Hrelja, Dalibor Paus e Velibor Mačkić. Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

“Istravirgin: un veicolo sempre più significativo di promozione dell’extra vergine made in Istria nel mondo”. Ne è certo Velibor Mačkić, inviato speciale del presidente della Repubblica, Zoran Milanović, che ha inaugurato ieri la 18esima edizione delle Giornata dell’olio d’oliva novello Istravirgin, in programma nell’ex Scuola elementare di Dignano fino a domani 17 novembre. L’inviato del presidente Milanović non è stato l’unico rappresentante delle istituzioni ieri a Dignano. La cerimonia d’inaugurazione dell’edizione 2024 del Salone degli extravergini tipici e di qualità è stata, infatti, ulteriormente impreziosita dalla presenza e dagli interventi del sindaco di Dignano, Edi Pastrovicchio, dell’assessore all’Agricoltura della Regione istriana, Ezio Pinzan, del parlamentare e presidente della DDI, Dalibor Paus e del sottosegretario all’Agricoltura, Tugomir Majdak (in rappresentanza del premier, Andrej Plenković).

Edi Pastrovicchio.
Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

Il momento della verità
“Benvenuti a Dignano! Benvenuti a Istravirgin!”, è il saluto rivolto agli ospiti e ai primi visitatori della Rassegna da Pastrovicchio, che subito ha tenuto a spiegare perché il periodo della raccolta delle olive è un appuntamento annuale speciale per il Dignanese. “È il momento in cui raccogliamo i frutti del nostro lavoro. Un momento di impegno, ma anche un momento che ci permette di rivivere le nostre tradizioni”, evidenzia il primo cittadino, ricordando poi che la raccolta delle olive nel Dignanese è un’attività che coinvolge intere famiglie e tanti amici, pronti ad aiutarsi l’un l’altro. Il sindaco non si è poi dimenticato di descrivere l’incontenibile emozione del primo olio che sgorga fluente. Un olio per cui gli olivicoltori hanno lavorato per un intero anno, affrontando e superando diverse sfide. “Il loro sforzo è stato ripagato e ancora una volta possiamo dire con orgoglio che l’olio dignanese, l’olio istriano, è il migliore al mondo”, è il commento di Pastrovicchio, che ha colto l’occasione per ringraziare gli olivicoltori locali non soltanto per il duro lavoro negli oliveti, ma anche per avere contribuito con i loro extravergine di qualità superiore alla promozione dell’Istria e di Dignano. Il sindaco si è quindi soffermato sul programma delle Giornate dell’olio d’oliva novello, dicendo che oltre a essere un salone espositivo sono un luogo di incontro: tra produttori e produttori, tra produttori e consumatori, tra produttori e ristoratori…

Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

Anni di crescita
Le lodi tessute nei confronti di Istravirgin e degli olivicoltori e il grande entusiasmo del sindaco sono stati condivisi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Ezio Pinzan, che dopo avere nuovamente ricordato che la Rassegna compie quest’anno la maggiore età, ha sottolineato quanto essa sia stata fondamentale per lo sviluppo dell’olivicoltura nel Dignanese e oltre. Il rappresentante dell’amministrazione regionale ha quindi ricordato che soltanto una ventina d’anni fa la qualità dell’olio prodotto a Dignano era considerata scarsa dagli stessi olivicoltori. “Tuttavia,alcuni di loro, in collaborazione con l’allora responsabile dell’associazione agricola locale, Franko Raguž, hanno deciso di organizzare la prima Rassegna dell’olio d’oliva. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Sono stati organizzati workshop e corsi di aggiornamento, ma anche introdotte nuove tecnologie di lavorazione delle olive e di conservazione dell’olio. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Queste le parole di Pinzan, che non si è scordato di sottolineare che per l’ottavo anno consecutivo l’Istria è stata nominata migliore regione olivicola al mondo.

Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

Ottimo? Simply the best
Se Pinzan ha evidenziato soprattutto l’importanza della rassegna e il contributo dei produttori locali per lo sviluppo dell’olivicoltura a Dignano e in Istria, Dalibor Paus ha posto l’accento sui meriti della Regione istriana e dei suoi vertici, che hanno saputo trasformare una visione in realtà, creando strategie e aumentato le superfici agricole da destinare a oliveti. Per quanto riguarda, invece, l’olio dignanese, il parlamentare ha detto essere non ottimo, ma il migliore di tutti. Un giudizio condiviso dall’inviato del premier, Tugomir Majdak, che dopo essersi congratulato con tutti gli olivicoltori locali ha ricordato che la Repubblica di Croazia è riuscita ad ottenere a livello europeo il riconoscimento e la tutela di ben sei oli d’oliva, tra i quali spicca, naturalmente, quello istriano. Rilevato poi che soltanto quest’anno il governo ha incentivato e sostenuto la messa a dimora di ben 900 ettari di nuovi oliveti, il rappresentante del governo ha annunciato il lancio di nuovi concorsi per l’assegnazione di contributi all’agricoltura, tra cui uno (del valore complessivo di 50 milioni di euro) riservato ai giovani agricoltori, che potranno dunque approfittare dell’opportunità e realizzare i propri investimenti e progetti.

Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

Un esempio da seguire
L’ultimo intervento, prima di dichiarare ufficialmente aperta la 18esima edizione di Istravirgin, è stata quella di Velibor Mačkić, che salutati i presenti anche a nome del presidente della Repubblica, Zoran Milanović, ha detto che l’olivo e i suoi frutti sono una vera e propria carta dell’identità mediterranea, e dunque anche dell’Istria, la migliore regione olivicola del mondo. “Siamo fieri e orgoglio di voi e del vostro lavoro”, ha detto Mačkić, che nel prosieguo non ha potuto fare a fame di definire Dignano “un esempio da seguire”. “Nonostante siate una piccola cittadini siete comunque conosciuti in tutto il mondo e non per una sola cosa, bensì per due: l’olio d’oliva e l’Infobip”, ha concluso l’inviato del presidente Milanović.

Dalibor Paus e Velibor Mačkić.
Foto: MARKO MRĐENOVIĆ

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