In quattro anni 173 milioni di euro di contributi nazionali ed europei

Numeri alla mano il primo cittadino Filip Zoričić ha lodato la sua squadra per l’europrogettazione

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In quattro anni 173 milioni di euro di contributi nazionali ed europei
Il sindaco Filip Zoričić col suo “dream team” per l’europrogettazione e la pianificazione strategica. Foto: DARIA DEGHENGHI

Se il successo di un’amministrazione municipale si misura in milioni di euro investiti in opere pubbliche e progetti di sviluppo con i contributi assicurati, allora in questi quattro anni dal 2021 il sindaco in cerca di rielezione Filip Zoričić afferma di possedere le prove del successo, e ieri mattina ha inteso esporle in cifre e (poche) parole. Ebbene la sua giovane squadra per l’europrogettazione e il team della pianificazione strategica dell’assessorato all’urbanistica hanno prodotto in quattro anni progetti realizzati o in fase di esecuzione del valore di 113 milioni di euro, e stanno ora lavorando su un nuovo ciclo di progetti da 60 milioni, per un totale di 173 milioni di denaro europeo o nazionale che Pola ha saputo “assorbire” con la forza della persuasione, degli argomenti e della capacità di gestire il proprio futuro. Questo, in estrema sintesi il messaggio di Filip Zoričić che ha deciso di esibire all’elettorato quelle che considera essere le prove inconfutabili di un lavoro metodico e lungimirante, senza tuttavia negare che vi sono stati anche degli sbagli. Ci mancherebbe.

Istruzione elementare
Come si è visto nei giorni scorsi, la scuola elementare di Siana sta crescendo a vista d’occhio sul pendio di Monte Ghiro, per cui il prossimo anno aprirà i battenti agli scolari delle classi inferiori, che d’ora in avanti non dovranno più andare a scuola al pomeriggio, ma solo la mattina. Anche la scuola elementare di Castagner avrà una nuova aula scolastica nel cortile del retro e se c’è voluto del tempo per mettere in moto l’ingranaggio dell’opera è stato soprattutto per una questione di rapporti patrimoniali poco favorevoli all’impresa. In via di edificazione anche quattro palestre scolastiche del valore di 23 milioni di euro, e l’ampliamento della Scuola per ragazzi con difficoltà intellettive di Monte Zaro, che guadagnerà una nuova ala scolastica al posto dell’attuale campo sportivo per un valore di 30 milioni di euro.

Asili pubblici
Per quanto attiene all’educazione prescolare, il sindaco guarda con divertimento a certe promesse elettorali secondo le quali tutti i bambini di Pola potranno avere l’asilo completamente gratuito. Idee di questo genere fanno sorridere quando non abbiamo neanche finito di costruire gli asili che mancano. “In primo luogo abbiamo bisogno di strutture”, ha detto il sindaco, che infatti non ha perso tempo: l’asilo Centar è stato già ampliato, ma quello che conta sono le due sedi di nuova fondazione: l’asilo di Sisplaz e l’asilo di Valmade. Per aprirli sarà necessario anche un adeguamento della rete degli enti chiamati a gestire gli asili pubblici, che per definizione non possono avere più di 500 bambini iscritti, per cui sarà necessario fondare un quarto ente in aggiunta ai tre attuali (Dječji vrtić, Mali svijet e Rin Tin Tin). Nessun problema, tranne un po’ di burocrazia in più. Il sindaco preferirebbe avere una sola istituzione che diriga tutti gli asili di Pola, ma la legge chiede questo sforzo e sarà fatto.

Edilizia e ambiente
Un gioiello distrutto dall’incuria sta per rinascere a nuova vita e si parla dello stabilimento balneare di Stoia, per cui Pola ha avuto 2 milioni di euro di contributi europei a fondo perduto. L’altro è la rigenerazione urbana dell’area smilitarizzata di Vallelunga, che in dieci anni, lentamente, diventerà un nuovo polo per l’industria, l’impresa, l’università e la ricerca, e quindi un terzo centro urbano in aggiunta al nucleo storico e a Veruda. Per Zoričić, Vallelunga e il suo Polo per l’innovazione e l’impresa sono il futuro di Pola, un secondo “Scoglio Olivi”, se vogliamo, ma verde e sostenibile, di elevata efficienza, bella presenza e minima impronta ambientale. I primi 60 milioni sono assicurati attraverso il programma degli Investimenti territoriali integrati, “gli altri dovremo guadagnarceli, cosa che faremo certamente fintanto che ci saranno dei contributi UE da utilizzare, e cioè fino ad almeno il 2030 e poi si vedrà”.

Il verde urbano
Corre in parallelo anche la cooperazione transfrontaliera sotto l’egida di Interreg Italia-Croazia, che si va utilizzando per il restauro, la riqualificazione e la rivitalizzazione delle fortezze austroungariche, o perlomeno una piccola parte di queste strutture, visto che Pola ne ha da vendere. Ottima anche la resa dell’europrogettazione nel campo della rigenerazione verde urbana, che ha sortito diversi interventi di rimboschimento da Monvidal a Punta Verudella, senza scordare la tangenziale che ha guadagnato un nuovo viale alberato, le fermate degli autobus con le pensiline in fiore, il giardino pubblico ai piedi di Monte Zaro per il centro sociale e la zona sportiva di Campo Marzio ancora in attesa di lancio, ma il sindaco promette che presto tutto si sistemerà. Ha evitato di aggiungere alla lista la riqualificazione verde di Pragrande, un progetto abbandonato o rinviato ad altre occasioni perché, evidentemente, troppo esigente o costoso da realizzare nei tempi ridotti degli Investimenti Territoriali Integrati come proposto inizialmente.

Trasporti, drenaggio e riciclo
In compenso, Pola guadagnerà 10 autobus elettrici, mentre i tetti delle scuole sono già tappezzati di pannelli fotovoltaici che producono energia pulita a costo zero. Gli impianti sportivi sono un argomento a parte, ma già si parla del prossimo restauro del Pattinaggio che versa ormai in condizioni spaventose. Buono anche l’esito del progetto “Cambia tendenza, fai la differenza” della società di Nettezza urbana che ha sortito 5.500 cassonetti per la raccolta differenziata dell’umido, 200 compostiere e contenitori seminterrati per la raccolta di vetro, plastica, alluminio e carta. “Al mio arrivo al municipio il tasso di raccolta differenziata era fermo al 27 per cento, adesso stiamo sfiorando il 50 p.c. e siamo sul punto di raggiungere Osijek, prima in Croazia per riciclo”. Le società controllate gestiscono in proprio progetti infrastrutturali per un valore di 50 milioni di euro, gran parte dei quali (42 milioni) impegnati dalla sola società Vodovod per il potenziamento della rete fognaria col progetto Pola Nord che supera i confini della sola Città di Pola.

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