In Istria criminalità in calo

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In Istria criminalità in calo

Stando ai dati elaborati dalla Questura istriana in base al resoconto annuo fornito dai Commissariati di Polizia operanti in Regione, nell’arco del 2018 in tutta la penisola sono avvenuti 4.183 reati, ossia il 6 per cento in meno rispetto all’anno precedente, quando ne erano stati evidenziati 4.444. Circa la metà, ossia 2.086 sono stati commessi nel comprensorio polese (il 3 p.c. di meno rispetto al 2017), mentre tra le altre città maggiormente a rischio figurano Parenzo (con 654 reati), Rovigno (532) e Umago (391). A Parenzo, tuttavia, la situazione si presenta di gran lunga migliore in confronto all’anno precedente, quand’erano stati commessi 858 reati (la diminuzione è del 24 p.c.); Rovigno segnala un 8,4 p.c. in più, mentre Umago la stessa percentuale in meno. Albona ha chiuso il 2018 con 182 reati (+1,7 p.c.), Pisino con 148 (-8,6 p.c.), Buie con 94 (- 6 p.c.), mentre Pinguente risulta essere la località più sicura, con soltanto 65 reati, nonostante l’impennata di addirittura l’80 p.c. in confronto all’anno precedente.

La criminalità comune

In generale, il maggior numero dei reati ha riguardato la criminalità comune (3.694 casi, un centinaio di meno rispetto al 2017), quella economica (165), nonchè la produzione e il traffico di droga (136), in quest’ultimi due casi con un’inversione di tendenza positiva di circa il 40 p.c. Altri 78 casi sono stati evidenziati invece come criminalità organizzata (+18 p.c.), mentre a far quadrare i conti sono 58 reati commessi nel traffico (-15 p.c.).
Ad alimentare la statistica sono stati in primo luogo i furti, mentre tra i reati più gravi a segnare il 2018 sono stati 6 casi di tentato omicidio, 2 di stupro, una cinquantina di arrecamento di lesioni gravi e 33 rapine (28 l’anno prima). Nello specifico della criminalità organizzata, accanto a una quindicina di estorsioni, una cinquantina di casi hanno riguardato il passaggio illecito del confine di clandestini, mentre tra i reati in campo economico ci sono stati soprattutto casi di falsificazione di documenti (61), abuso dei poteri d’ufficio (58) e truffa (15).

Tutela dei minori e della famiglia

Un capitolo a parte riguarda la tutela dei minori e della famiglia, e le cifre, purtroppo non sono affatto confortanti. L’anno scorso, infatti, in Istria sono stati evidenziati 732 casi di reato, il 30 p.c. in più rispetto all’anno prima, quando ne erano stati registrati 564. La maggior parte ha fatto riferimento alla lesione dei diritti del bambini (249), minacce (208) e violenza tra le mura domestiche (114), mentre tra i reati più gravi risultano pure due casi di stupro, 65 di arrecamento di lesioni, di cui 7 in modo grave, 29 casi di abuso sessuale, nonchè singoli casi di sfruttamento di minori a scopi pornografici.
Va detto pure che l’anno scorso la Polizia è risalita agli autori di più della metà dei reati (2.193 per la precisione), risolvendo pure 1.509 cari risalenti agli anni precedenti.

Incidenti

In base ai dati messi a disposizione dalla Questura, risulta che l’anno scorso lungo le arterie delle penisola sono avvenuti 1.842 incidenti, il 10 p.c. in meno in confronto all’anno precedente, quando ne erano stati registrati 2.052. Il bilancio parla di 23 morti (22 nel 2017), 119 feriti gravi e 664 leggeri, mentre le strade maggiormente a rischio risultato quelle del Polese (687 incidenti), del Parentino (373), dell’Umaghese (249) e del Rovignese (200). Nel corso del 2018, inoltre, la Postrada ha registrato 38.293 infrazioni (oltre ai citati 58 reati veri e propri), con in cima alla classifica la velocità eccessiva (13.003 contravenzioni), il mancato uso della cintura di sicurezza (3.834), l’uso del cellulare durante la guida (3.395), il sorpasso azzardato (2.422) e la guida in stasto etilico (2.229). Status quo, invece, per quanto riguarda i casi di disturbo della quiete pubblica, di cui l’anno scorso sono stati evidenziati 748 casi, appena 4 in meno rispetto al 2017. In buona parte si è trattato di liti e schiamazzi in luogo pubblico (199), comportamento aggressivo (167) e pestaggi (130). Nella statistica pure 51 casi d’oltraggio a pubblico ufficiale, 35 di vagabondaggio, 12 di offesa della morale pubblica e altro. Alle multe comminate per il disturbo della quiete pubblica, se ne aggiungono altre 3.919 per vari altri tipi di infrazione.
Tutto sommato, una situazione favorevole, visto che nel 2018 non sono stati commessi reati che abbiano seriamente compromesso la sicurezza dei beni e delle persone.

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