In Grega il primo orto sociale urbano

Un gruppo di lavoro in rappresentanza di scuole, associazioni e cittadini ha inoltrato la proposta alla Città

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In Grega il primo orto sociale urbano

Appezzamenti di terra da coltivare all’interno dei centri urbani da destinare a singoli o a gruppi di cittadini. Sono gli orti urbani: un modello che negli ultimi anni si è diffuso a livello locale, rispondendo alla richiesta sempre più forte di contatto con la terra e di ritorno a un saper fare antico che unisce piacere, benessere, socialità ed educazione. Un modello che piace sempre più anche ai polesi, che proprio in questi giorni hanno consegnato ai vertici della pubblica amministrazione la loro proposta per la creazione del primo orto sociale urbano di Pola. L’idea è stata presentata dai responsabili del gruppo di lavoro ad hoc, composto da una quindicina di rappresentanti dei cittadini, delle associazioni e delle scuole del principale centro urbano dell’Istria, che dal 25 novembre a oggi si sono più volte incontrati virtualmente per discutere di orti urbani.

 

Il progetto di massima
Nel corso degli incontri online è nata poi l’idea di creare il primo orto sociale urbano nel quartiere di Grega. Il progetto di massima è stato quindi consegnato in questi giorni all’assessorato alla Pianificazione del territorio della Città di Pola, ma anche alla responsabile del dipartimento per la Tutela dell’ambiente, Loris Mošnja. La proposta del gruppo di lavoro è stata anche trasmessa al sindaco, Boris Miletić, e al team responsabile dei cambiamenti climatici in seno alla Città di Pola. Accanto al progetto, i vertici del gruppo di lavoro hanno richiesto alla pubblica amministrazione anche l’autorizzazione per l’utilizzato di alcune porzioni di terreno del rione di Grega sui quali poter piantare alberi da frutta e seminare ortaggi, piante officinali e fiori. Complessivamente, il gruppo di lavoro ha richiesto alla Città di Pola l’iscrizione del diritto di usufrutto su una cinquantina di piccoli appezzamenti di terreno da 50 metri quadrati circa ciascuno. Il diritto di usufrutto è stato richiesto per un periodo di due anni dietro il pagamento di una cifra simbolica pari a una kuna al metro quadrato. Alla Città di Pola è stato inoltre chiesto di coprire il 50 per cento delle spese per il consumo d’acqua. La proposta presentata dal gruppo di lavoro prevede che i terreni possano essere utilizzati e lavorati non soltanto dal richiedente, ma anche dai suoi familiari ed eventualmente dai suoi vicini di casa.

I criteri proposti
Alla Città di Pola, i responsabili dell’iniziativa hanno inoltre presentato anche una lista, o meglio un elenco dei criteri di assegnazione dei terreni. Tra questi figurano le entrate mensili del richiedente, il numero dei componenti del nucleo familiare e altri ancora. La proposta prevede inoltre la possibilità di promuovere l’integrazione nel progetto dei gruppi emarginati all’interno della società. Nella sua proposta, il gruppo di lavoro prevede poi che la supervisione degli orti possa essere affidata a un’associazione, a una rete di associazioni oppure a un ente pubblico facente capo alla Città di Pola o alla Regione istriana, che avrebbero il compito di vigilare sul corretto utilizzo degli orti da parte degli usufruttuari. Presentata la proposta, il gruppo di lavoro attendere ora la risposta della Città di Pola che, sperano i responsabili dell’iniziativa, possa a breve dare il via definitivo al progetto degli orti urbani.

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