
Il turismo rurale ha smesso da tempo di essere un fenomeno di nicchia. E il merito è tutto dell’overtourism o “turismo eccessivo”, che spinge sempre più visitatori a scegliere località alternative, molto meno frequentate e note. Una tendenza, quella di esplorare destinazioni fuori dal comune, che sa di opportunità per moltissimi borghi e piccole realtà fino a tempo fa assolutamente marginali. Una grande opportunità colta al balzo anche dall’Istria, dove il turismo rurale è ormai un trend consolidato, ma anche un paradigma che celebra la ricchezza e la bellezza del territorio, la sua tipicità e i suoi sapori ancora legati alla terra e alle tradizioni. Ad accorgersene sono stati non soltanto gli operatori turistici locali, ma anche l’Associazione nazionale per lo sviluppo e la promozione dell’ospitalità rurale “Klub članova Selo”, il cui premio annuale “Suncokret ruralnog turizma” (Il girasole del turismo rurale) per lo straordinario contributo allo sviluppo delle aree rurali, la salvaguardia delle tradizioni locali e il patrimonio culturale, la produzione e la promozione di prodotti autoctoni è stato assegnato a ben 8 enti pubblici, organizzazioni e aziende istriane. Un successo celebrato negli spazi del Centro Coworking di Pola su iniziativa del presidente della Regione, Boris Miletić. “Il turismo in Istria è qualcosa di completamente diverso rispetto a una ventina di anni fa. Tuttavia, oggi come ieri la parola chiave è sostenibilità”, ha detto lo zupano, secondo cui “puntare sull’autenticità è stata la mossa vincente”. “Dunque – ha commentato – se vogliamo che l’Istria continui a essere riconosciuta come destinazione top dobbiamo continuare su questa strada”. Un ringraziamento particolare agli istriani vincitori del premio “Girasole” è stato rivolto anche dal direttore dell’Ente per il turismo della Regione istriana, Denis Ivošević, soffermatosi soprattutto sui numeri. “Nel 1995 le presenze turistiche nelle aree interne della penisola sono state appena 10mila. Oggi abbiamo superato i 3 milioni”, ha ricordato il responsabile della Pro loco regionale.
Ma passiamo ai premiati, che sono la “Aura proizvodi” (categoria Piccoli produttori), la Pro loco di Orsera (categoria Gastronomia tradizionale e rurale), il Comune di San Pietro in Selve (categoria Comunità rurale smart), le aziende familiari “Robi Bertosa – Berba Bertosa” (categoria Enoturismo), e San Mauro (Piccole aziende familiari). Un riconoscimento speciale è stato poi assegnato alla Radanović Winery (enoturismo), e ai Comuni di Valle e Barbana, rispettivamente premiati per il Festival degli antichi mestieri e per la Giostra dell’anello.
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