Il tennistavolo come terapia: attività motorie e riflessi migliorano

Da oggi in città i mondiali di ping pong per gli affetti dal morbo di Parkinson. Ne parliamo con il promotore e direttore di un Fondo specializzato, Nenad Bach

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Il tennistavolo come terapia: attività motorie e riflessi migliorano
Nenad Bach alla chitarra. Foto: FREDY POROPAT

“Il Parkinson è una diagnosi neurologica e non una malattia. Non sono ancora noti i motivi che la generano”. Parole queste del musicista, produttore musicale e attivista pacifista Nenad Bach, fondatore del Fondo statunitense PingPongParkinson, grazie al quale a livello mondiale si promuove questa terapia relativamente nuova. Bach, e Thorsten Boomhuis, presidente della sezione tedesca del Fondo, sono gli organizzatori del Campionato mondiale nel tennistavolo per le persone affette dal morbo di Parkinson, che inizierà oggi alle ore 15 in Arena e che è patrocinato dai Presidenti della Repubblica di Croazia e della Repubblica di Slovenia, Zoran Milanović e Borut Pahor. La presentazione dell’evento si è tenuta ieri nella sede della Comunità turistica polese, alla presenza della direttrice Sanja Cinkopan Korotaj.

La svolta dopo una partita
“Ho deciso di fondare quest’organizzazione nel 2017 – ha puntualizzato Bach, nato a Zagabria nel 1954 e residente a New York dal 1984, dopo che nel 2010 mi era stato diagnosticato il Parkinson. Semplicemente non potevo più suonare la chitarra. Cinque anni dopo un amico mi ha invitato a disputare una partita di ping-pong. Incredibile, ma vero, il giorno dopo mi sono sentito molto meglio per cui ho iniziato ad allenarmi, sino a svolgere alcune sedute alla settimana. E i risultati si sono fatti vedere eccome, considerato che ho potuto nuovamente a suonare la chitarra e adottare il ritmo sincopato che è il mio preferito”.

Cinque minuti per indossare la camicia
Interpellato in merito alla gravità di questo morbo, il musicista non ci ha pensato due volte: “Guardi, tanto per fare un esempio, per indossare la camicia mi servono 5 minuti. Nel mondo ci sono 10milioni di persone affette dal Parkinson e si tratta di una categoria che da sempre non viene accettata nella società. Dunque, era assolutamente necessario fondare quest’associazione. Il motivo principale era quello di far uscire di casa la gente che era senza motivazioni e stesa sui divani aspettando la fine e trovare loro un’attività terapeutico-salutare che potesero migliorare le condizioni di vita. E in questo senso il ping-pong è la migliore soluzione, in quanto incrementa le attività motorie e i riflessi, è veloce nel suo svolgimento per cui i praticanti di questo sport non hanno tempo per pensare. La nostra associazione è la prima a livello mondiale che si occupa delle persone affette da Parkinson. Semplicemente desideriamo abbattere la barriera che ci distanzia dalle altre persone e quindi continueremo con questo progetto ovvero ad organizzare simili tornei, che a livello mondiale si svolgono 8-10 volte all’anno”.

Le collaborazioni musicali
Stavolta la scelta è caduta su Pola. “È una città che ci ha accolto in modo splendido grazie anche al sindaco Filip Zoričić che ha accettato subito la nostra offerta. La città è molto bella e i residenti sono gradevoli e gentili. Prossimamente faremo tappa in Israele, negli Stati Uniti, in Brasile… L’appuntamento clou comunque si svolgerà il 16 dicembre prossimo, quando prenderemo parte all’US Open. Voglio puntualizzare infine che queste nostre manifestazioni, caratterizzate dall’allegria, contribuiscono pure a ridurre la violenza, nonché ad aumentare gli introiti economici nelle città dove ci rechiamo. Il Parkinson è una diagnosi, però il tennistavolo è una delle sue terapie”, ha concluso Bach, che nella sua carriera da musicista ha collaborato pure con Bruce Springsteen, Leonard Cohen, Allen Ginsberg, Luciano Pavarotti, Bono&The Age (U2) e molti altri musicisti e attori, e sinora ha venduto oltre un milione di dischi.

In Germania elevato interesse
Thorsten Boomhuis, ha fatto notare che si era dedicato a quest’attività sportiva una quarantina d’anni e dopo aver smesso di praticarla quando ha saputo di avere contratto il morbo di Parkinson, su indicazione del medico ha ricominciato a giocarlo. In Germania ci sono 1.500 affetti da morbo di Parkinson che giocano a tennistavolo, per cui è una disciplina molto seguita. Siamo davvero molto soddisfatti da ogni punto di vista, di disputare questo torneo a Pola” – così Boomhuis. La direttrice della Comunità turistica locale infine ha ricordato che dopo l’apertura del Campionato mondiale in Arena la competizione, alla quale prenderanno parte 164 sportivi provenienti da 20 Paesi e oltre 500 accompagnatori, continuerà nel Palazzetto dello sport “Mate Parlov” a Veruda per concludersi domenica prossima.

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