Il «Rin Tin Tin» non si tocca

Il presidente dell’UI Maurizio Tremul sull’indipendenza dell’asilo italiano

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Il «Rin Tin Tin» non si tocca

“Il sistema scolastico in lingua italiana in Croazia e Slovenia ha per gli italiani dei nostri due Paesi di residenza, un’importanza strategica, vitale, direi. Essi sono il fulcro della formazione, dell’educazione, dell’apprendimento e dello studio della cultura e della lingua, sono luoghi straordinari anche per la creazione dell’identità nazionale. I principali atti internazionali ed europei in materia di tutela dei diritti delle Minoranze nazionali e linguistiche prevedono chiaramente il dovere degli Stati sovrani di assicurare alle Comunità minoritarie l’istruzione nella propria madrelingua.
I sistemi giuridico-costituzionali croato e sloveno stabiliscono con chiarezza che gli appartenenti alle Comunità Nazionali hanno, anche, il diritto ad avere asili, scuole elementari e medie-superiori nella propria madrelingua”, così il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul in un comunicato stampa a proposito della ventilata possibilità di aprire sezioni croate nell’asilo polese.
”Il nostro sistema scolastico, quello che noi chiamiamo ‘verticale scolastica in lingua italiana – spiega ancora Maurizio Tremul – è tra i più estesi e meglio organizzati. Abbiamo sempre voluto che le istituzioni scolastiche e prescolari italiane siano autonome, indipendenti, con la piena soggettività giuridica, al fine di svolgere al meglio la loro funzione.
Su questo punto l’Unione Italiana è sempre stata molto chiara e ha sempre assunto decisioni, anche in sede di Assemblea, inequivocabili. Al riguardo sarebbe sufficiente ricordare l’Assemblea tematica sulla scuola tenutasi a Crevatini trent’anni fa”.
”Le Comunità minoritarie sono per loro natura fragili, specialmente in questo periodo quando sono maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica, dalla diminuzione della natalità, dalle immigrazioni interne ed esterne, dalla rapida trasformazione sociale e culturale dettata dall’impetuoso susseguirsi di crisi e riprese economiche e delle radicali modificazioni che lo sviluppo sempre più rapido della tecnica e tecnologico stanno apportando all’umanità – ha aggiunto il presidente dell’Unione Italiana –. Noi italiani di Slovenia e Croazia andiamo giustamente fieri della nostra rete educativo-istruttiva, rete che vogliamo ampliare e rafforzare, anche con il raggiungimento dell’autonomia istituzionale di tutti i nostri asili e scuole elementari dovunque si trovino a operare. È questo il presupposto giuridico e organizzativo fondamentale per non deragliare dal nostro obiettivo primario: il mantenimento e il consolidamento della nostra presenza autoctona qui, nella nostra patria”.
”Per queste ragioni (ma ce ne sono moltissime altre, quale quella degli investimenti che l’Unione Italiana fa in favore delle scuole e degli asili con i fondi della Nazione madre) ritengo inaccettabile l’ipotesi dell’accorpamento di sezioni non in lingua italiana nell’asilo italiano “Rin Tin Tin” di Pola – recita ancora il comunicato di Maurizio Tremul –. L’asilo ‘Rin Tin Tin’ di Pola ha raggiunto 25 anni fa la propria autonomia e ha assolto egregiamente e professionalmente al proprio ruolo, compiendo, soprattutto nell’ultimo decennio, un percorso innovativo esemplare. Questa autonomia e questa funzione esclusiva in favore dell’educazione prescolare dei connazionali di Pola devono essere preservate, rispettate e conseguentemente assicurate, ora e in futuro.
Il mio invito alla Città di Pola è quello di individuare altre soluzioni tese ad assicurare a tutte le bambine e i bambini, cittadini e cittadine, il diritto alla scuola d’infanzia, senza intaccare in alcun modo la soggettività e l’indipendenza dell’Asilo Italiano ‘Rin Tin Tin’ di Pola”, ha scritto infine Maurizio Tremul.

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