Il lungomare del «Macello» sembra cucito su misura

Il «question time» della 41ª sessione del Consiglio municipale ha aperto un tema che finora non è stato oggetto di polemiche e che, stando a Dušica Radojčić, «puzza di favoritismo»

0
Il lungomare del «Macello» sembra cucito su misura
La seduta di ieri del Consiglio cittadino. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

C’è del marcio in quel di Valdifora, stando a Dušica Radojčić (Možemo!). L’ora delle interrogazioni della 41ª sessione ha aperto così un argomento che finora non è stato oggetto di polemiche in seno al Consiglio municipale. A suo avviso, “improvvisamente l’amministrazione cittadina investe in un lungomare di nuova costruzione più largo che lungo sulla spiaggia del Macello”, antistante la penisola di Stoia. La cosa “puzza di favoreggiamento” secondo la consigliera, per due motivi: primo, nessun lungomare è mai stato pianificato da questo Consiglio municipale né compare, del resto, in alcuno dei Piani delle opere pubbliche finora approvati. In secondo luogo, la proprietà sovrastante è stata recentemente rilevata dal re del mattone Ivica Salvador, per cui la decisione di spendere soldi pubblici (trecentomila euro) su un’area pubblica, davanti a una proprietà privata sul mare, è come minimo sospetta, ha rilevato Radojčić. Immediata la risposta del sindaco: “Che io sappia, il lungomare di Valdifora è in preparazione da almeno un anno, e la notizia della proprietà mi giunge nuova. Mi informerò e se dovesse essere vero quello che afferma, mi creda, sospenderò l’attività e non ci sarà nessun lungomare”. La consigliera ha sollevato in seguito altri due argomenti scomodi. Uno inerente l’incapacità dell’apparato municipale di troncare sul nascere l’abusivismo edilizio endemico in località quali Paganor e Valdenaga, dove “nascono interi caseggiati senza permessi di costruzione” e una sull’inutile mattanza dei cinghiali nei fine settimana quando si potrebbe agire con azioni preventive mirate piuttosto che con l’uccisione indiscriminata e pericolosa della selvaggina nelle zone abitate. Le risposte del sindaco e dei collaboratori sono rimaste sul tono del vago e del burocratico.

Danijel Vuković (Možemo!) ha chiesto spiegazioni sull’annunciata fusione per incorporazione della società Pula parking da parte dell’azienda Pula usluge i upravljanje (Servizi e amministrazione immobili). Il sindaco ha risposto brevemente che dopo il cambio ai vertici della società dei parcheggi è stata disposta una revisione interna, al termine della quale verranno comunicati i risultati e i piani per l’accorpamento. La proposta di unire l’azienda dei parcheggi all’azienda dei trasporti pubblici, che sembrava la soluzione più logica, è stata accantonata subito perché la Pulapromet è una partecipata e non una controllata, per cui le decisioni che si prendono seguono un iter tortuoso. Ad ogni modo, se ne riparlerà in seguito. A proposito di autobus, Sean Soldatić (HDZ) ha chiesto più corse con sosta sulla tangenziale nord, alla fermata che sfiora il centro di revisione automobili in prossimità del distributore del gas, ma gli è stato risposto che tra gli autobus delle linee di Stignano, di Montegrande, di Fasana e di Dignano, il numero delle corse (una ogni 21 minuti) è più che sufficiente. Tra l’altro il numero dei passeggeri non è tale da giustificare altri provvedimenti.
Il consigliere DDI Ardemio Zimolo ha chiesto informazioni sul futuro di Valovine, visto che due anni fa Pola ha vinto la causa contro l’Arena Hospitality Group e ora può disporre liberamente della zona a beneficio degli abitanti di Pola. Il sindaco ha risposto che propone di tutelare l’area verde marittima come bosco urbano. “Senonché, in pineta rimangono degli inquilini abusivi che sono dei casi sociali e come tali non vanno gestiti con la forza delle ingiunzioni di sfratto”, ha aggiunto Zoričić. Bisogna tuttavia ricordare che questo problema ha avuto un gestazione in tempo di guerra, su decisione del Governo centrale, e che le sue soluzioni sono state aggravate dal contenzioso con l’azienda alberghiera. Tra le interrogazioni “scomode” anche quella relativa a Pragrande e al fatto che il suo corso d’acqua sia stato trasformato in un canale fognario a cielo aperto. I consiglieri della coalizione rosso-verde ritengono che rinunciare alla riqualificazione dell’area sia stato uno sbaglio e chiedono che almeno sia tenuta in ordine e protetta dagli allacciamenti fognari abusivi. Edo Krajcar della società idrica Vodovod ha risposto che Pragrande sarà bonificato nell’ambito del progetto di potenziamento del sistema di drenaggio Pula-Centar. Quanto agli allacciamenti abusivi, “deve prima informarsi e poi risponderà per iscritto”.

Valdifora con vista sul “Macello”.
Foto: DARIA DEGHENGHI

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display