Il grande cuore della «Martinuzzi»

Gli alunni della SEI hanno donato giocattoli e libri illustrati ai degenti del Reparto di pediatria

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Il grande cuore della «Martinuzzi»
Gli alunni della “Martinuzzi” con i doni dinanzi al Reparto di Pediatria dell’Ospedale cittadino. Foto: FREDY POROPAT

Come promesso, una decina di giorni fa gli alunni della Scuola elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi”, nell’ambito della celebrazione della Giornata della Città di Pola hanno fatto una donazione al Reparto di Pediatria dell’Ospedale cittadino e alle stanze per i bambini ricoverati. Un gesto encomiabile, da ogni punto di vista. Si tratta della prima parte dell’azione umanitaria intitolata “Nešto per niente” (Qualcosa per niente), nata nell’ambito del progetto scolastico annuale denominato “Sparagnomat” (basato sul risparmio e ideato dalle insegnanti di lingua croata Teana Tomažin e Petra Rajh, con il sostegno dell’insegnante di biologia Luca Privileggio). Un gruppo composto da una decina di ragazzini delle classi IV e VI accompagnati dai propri docenti, tutti visibilmente emozionati e con i doni in mano, sono stati accolti nel Reparto di Pediatria dalla capo infermiera dell’ospedale Irina Pucić e da altre sue colleghe. Nel concreto sono state consegnate delle scatole interattive “Libromat” (Čitomat) e “Baloccomat” (“Igračkomat”), ideate e progettate (con materiale riciclabile) per la raccolta e la donazione rispettivamente di libri illustrati e giocattoli. Va detto che nella circostanza le scatole “sperimentali” dal 17 al 21 aprile erano state esposte nell’atrio della “Martinuzzi” dove è stata effettuata la raccolta e in seguito gli alunni delle classi superiori, durante le lezioni di arte e cultura tecnica hanno realizzato quelle originali che ieri sono state donate.

Una ventata d’allegria
“Nel corso del nostro annuale progetto ‘Sparagnomat’ – così l’insegnante Rajh rivolgendosi all’organico del Reparto –, tra le numerose proposte si è distinto lo slogan ‘Nešto per niente’. E poi, idea dopo idea, la migliore ci è apparsa quella di Annamaria Modrušan, sostenuta dalle amiche Natali Vodanović, Rosana Delcaro e Lana Vitasović, il cui fratello Teo (nel frattempo guarito da una grave malattia e presente alla donazione) era stato ricoverato al Reparto di Pediatria. Sono stati raccolti tutti i giocattoli e i libri illustrati che a casa non servivano più e che adesso potranno portare un po’ d’allegria e di divertimento ai bambini malati. Speriamo che questa nostra collaborazione continui e che in futuro ci siano altre attività, come ad esempio l’organizzazione di incontri legati alla lettura, a delle rappresentazioni… Questo tipo di azioni testimoniano l’elevato grado di empatia degli alunni, che chissà, un giorno diverranno forse dei volontari con un occhio di riguardo al risparmio e al riciclo”.

Un forte messaggio d’aiuto
La capo infermiera Pucić, nel ringraziare gli alunni e gli insegnanti della “Martinuzzi”, ha rilevato che questi doni serviranno a rendere più allegri i bambini ricoverati, solitamente tra una decina e una dozzina. A detta della Pucić, questa promossa dalla SEI è una bellissima storia, legata a un forte messaggio d’aiuto ai bambini e ai ragazzini ammalati. “Inoltre, affascina il fatto che in questo caso sono proprio i ragazzini a pensare di aiutare i propri coetanei. Per quel che riguarda il Reparto pediatrico non si registra carenza di personale, che purtroppo è carente nell’Ambulatorio pediatrico d’urgenza. Basti pensare che nei fine settimana riceviamo una cinquantina di pazienti, il cui numero viene raddoppiato nella stagione estiva con l’arrivo dei turisti”, ha sottolineato Irena Pucić. Il ricevimento, con gli inevitabili dolcetti e succhi di frutta per gli alunni, è trascorso all’insegna del dialogo in un’atmosfera vivace e in compagnia del personale del Reparto di Pediatria dell’Ospedale polese.

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